Capitolo 11

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Jorge aprì la porta di casa silenziosamente per evitare che Martina si svegliasse.
Lentamente l'appoggiò sul letto accarezzandole il volto per qualche secondo, la coprì con il lenzuolo e si allontanò per lasciarla riposare.
<<Jorge>> quasi gridò Martina non avvertendo più il corpo del ragazzo vicino al suo.
Si guardò intorno, era a casa, Jorge non era li, o almeno non era in quella stanza.
Martina iniziò ad agitarsi, il respiro si fece sempre più irregolare e le mani iniziarono a tremare.
Sentì lo scricchiolio della porta segno che si stava per aprire, Martina iniziò ad avere paura finché non intravede il volto di Jorge sbucare dalla porta semiaperta.
<<Martina>> si allarmò non appena vide la ragazza con le labbra viola e le mani che le tremavano.
Si avvicinò velocemente a lei posando le sue mani sulle spalle della ragazza sussurrandole dolcemente di calmarsi.
Martina si calmò improvvisamente mentre Jorge le stringeva la mano.
<<come ti senti?>> chiese Jorge guardandola dritta negli occhi.
<<mi sento sporca, usata>> confessò in un sussurro coprendosi di poco il petto semi scoperto dal lenzuolo.
<<non ce la faccio Jorge, ogni volta che vedo questi segni...>> si bloccò improvvisamente iniziando a singhiozzare.
Jorge non capiva a cosa si riferisse con la parola 'segni' cosi le prese delicatamente i polsi notando dei lividi su entrambi, li accarezzò provocando una smorfia di dolore sul volto della ragazza.
<<quello stronzo!>> sussurrò non facendosi sentire da Martina.
<<Jorge... Non riesco più a guardarmi senza pensare a quel ragazzo>> sussurrò Martina facendosi sfuggire una lacrima.
Jorge l'asciugò velocemente pensando a quello che era successo quella mattina.
Jorge posò una mano sulla guancia di Martina avvicinandosi a lei, posò la sua fronte su quella della ragazza e la osservò per qualche secondo.
Martina senti le labbra del ragazzo premere sulle sue, aprì leggermente gli occhi capendo che era tutto reale.
<<Martina tu mi piaci>> le sussurrò Jorge mordendole il labbro inferiore.
Martina sorrise leggermente mentre il suo corpo era immerso in una scarica elettrica che le partiva dalla punta delle dita dei piedi ed arrivava fino alla punta dei capelli.
Martina seguiva Jorge, non aveva la forza, ne fisica, ne mentale, per prendere in mano la situazione.
Si limitò a restare sdraiata ed a rispondere al bacio, mentre Jorge era posto sopra di lei con il solo lenzuolo a separare il ragazzo dal petto nudo di Martina.
Jorge "lasciò la presa" dalle labbra di Martina che ormai ansimava per la mancanza di ossigeno.
Il ragazzo la guardò attentamente, il petto che le si alzava e le si abbassava velocemente, i capelli spettinati, le labbra gonfie e gli occhi chiusi come se si dovesse riprendere mandavano in tilt il ragazzo.
Martina aprì gli occhi sorridendo appena, le guance avvamparono appena si accorse che Jorge la fissava.
<<mi piaci quando arrossisci>> ridacchiò il ragazzo passandosi una mano tra i capelli.
<<a me quando sorridi>>
Disse Martina arrossendo nuovamente dopo aver realizzato che cosa avesse detto.
Jorge sorrise appena riprendendo a baciare Martina.

Insieme di nuovoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora