Capitolo 21

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I giorni erano passati lentamente.
Jorge passava giorno e notte all'ospedale, rimanendo però in sala d'attesa.
Dopo l'ultima volta aveva deciso di non tornare più in quella camera fino a che la sua piccolina non si sarebbe svegliata.
Si era giustificato con i suoi amici dicendo che non ne aveva voglia ma la verità era che vedendo così Martina si sentiva male, quindi si accontentava di chiedere ai suoi amici quale fosse lo stato della ragazza ricevendo ormai da giorni la stessa risposta "va e controlla tu stesso".
Il dottore invece ripeteva ormai da giorno la stessa cantilena e Jorge non ne poteva davvero più di sentirsi dire che probabilmente la sua piccolina non si sarebbe più svegliata dallo stato di incoscienza in cui era caduta a causa dell'incidente.
Macarena non metteva più piede in quell'ospedale  da quando Jorge le aveva fatto una scenata in sala d'attesa dicendole di stare alla larga da lui e da Martina perché tutto quello che stava succedendo era soltanto colpa sua.
Jorge non era più uscito da quell'ospedale neanche un secondo se non per prendere una boccata d'aria una volta ogni tanto obbligato da Ruggero.
Ripensava hai momenti passati con lei: alla prima volta che si erano visti, a come lo aveva incantato con i suoi occhi da cerbiatta color nocciola, alla prima volta in cui avevano fatto l'amore, agli sguardi furtivi che si scambiavano quando il fratello di Martina era presente e a tutte quelle emozioni che provava soltanto guardandola.

<<Jorge...Jorge....Jorge!>> quasi gridò Ruggero cercando di attirare l'attenzione dell'amico intento a fissare qualcosa sul telefono.
Una volta che si rese conto che proprio non lo ascoltava minimamente si affrettò a togliere di mano il telefono all'amico scorgendo su di esso una foto, una bellissima foto. Ritraeva Jorge e Martina da piccoli, lei avrà avuto 10 anni mentre lui 15 secondo l'opinione di Ruggero; erano in spiaggia, Jorge era seduto sulla sabbia e Martina era poggiata sulle sue gambe con la testa rivolta verso il ragazzo dagli occhi verdi; le loro mani erano intrecciate sul ventre di lei ed entrambi si guardavano negli occhi sorridendo.
Ruggero sorrise fissando quell'immagine mentre Jorge lo stava implorando di ridargli il suo iPhone.
<<dovresti entrare>> sbottò all'improvviso Candelaria affiancando il suo ragazzo.
Fissò per qualche secondo la foto e poi aggiunse un 'siete proprio carini insieme' sospirando pesantemente.
<<Cande ha ragione>> si intromise Alba ricevendo segni d'assenso da parte di tutti i ragazzi.
<<non voglio entrare okay?>> urlò Jorge stanco di quella conversazione.
<<Jorge, Martina è incosciente da ormai 1 mese, se non di più, e dobbiamo guardare la realtà in faccia>> Mercedes fece una pausa <<Martina potrebbe non svegliarsi mai più, potrebbe morire lo capisci?>> cominciò a piangere stringendo forte a se il braccio di Xabiani. <<credi che non lo sappia? Credi che per me sia facile? Ho visto Martina 'nascere', l'ho vista crescere diventare quello che è adesso, ho promesso a suo fratello che l'avrei protetta anche quando lui non ci sarebbe stato ed adesso lei è lì, in quel letto d'ospedale priva di sensi! Avevo promesso... Avevo promesso>> sbottò irritato Jorge.
Le sue iridi verdi erano contornate di rosso e la gola bruciava in modo assurdo. 'Jorge Blanco non piange' 'Jorge Blanco non è debole' continuava a ripetersi cercando di reprimere la voglia di piangere.
<<Jorge...>> questa volta fu Lodovica a rompere il silenzio che aveva invaso la stanza.
<<Jorge entra là dentro, dille che la ami, che è tutta la tua vita, va e dille quello che provi>> fece una pausa per assicurarsi che Jorge la stesse ascoltando.
<<potrebbe morire e tu, tu non vuoi che muoia senza che sappia che cosa provi veramente per lei!? Vuoi vivere con il rimorso che lei non abbia mai saputo che cosa provi realmente? Con il rimorso di non avergli parlato a cuore aperto?>>
<<credi davvero che io riuscirei a vivere se lei morisse? Che riuscirei ad andare avanti? Ho già vissuto questa situazione con il fratello di Martina e se non ci fosse stata lei non sarei mai andato avanti>> Jorge era serio, come non lo era mai stato. Se Martina fosse morta lui non avrebbe avuto più niente da fare in questa vita. Aveva deciso. Dopo ore di riflessione aveva deciso. Voleva suicidarsi, era l'unico modo per non soffrire più. Quando e se Martina fosse morta lui sarebbe morto con lei.
<<non vorrai suici...>> Ruggero si fermò scuotendo la testa. <<so cosa fare Ruggero, adesso lo so>>.
Jorge lo disse così seriamente che tutti capirono le sue intenzioni. Nessuno però disse niente si limitarono a trattenere le lacrime e a morire dentro. Martina, Jorge questo era troppo per dei ragazzi ventenni, troppo persino per degli sconosciuti che vedono la vicenda da lontano. Troppo.
Le porte della sala d'attesa si aprirono con un tonfo facendo girare tutti da quella parte. Il dottor Harrison, il medico che seguiva il caso di Martina si fermò davanti ai ragazzi scuotendo la testa. I respiri di tutti in fermarono e le prime la lacrime cominciarono sgorgare dagli occhi delle ragazze.
Il cuore di Jorge si paralizzò.
<<dottore parli>> lo spronò Facundo.
<<Martina è sul filo del rasoio, questa notte è andata in arresto tre volte e questa mattina due. Pensiamo che se continua in questo modo le resta al massimo una o due settimane>> un sospiro di sollievo invase la stanza quando il dottore disse che Martina era ancora viva mentre ne seguì un'altro accompagnato da singhiozzi.
<<c'è qualche speranza che migliori?>> questa volta fu Diego a parlare. <<le possibilità sono davvero scarse, è come se il suo corpo stesse cedendo, come se a Martina le mancasse un motivo per andare avanti e continuare a lottare, si sta arrendendo>> il dottore non fu molto chiaro ma una cosa era certa, quel discorso fece riflettere Jorge. E se fosse lui il motivo per cui Martina si stesse arrendendo? E se Martina per qualche strano motivo riuscisse a sentire tutto e avesse pensato che Jorge la avesse abbandonata? Jorge aveva deciso. Finalmente sapeva che cosa fare.

Insieme di nuovoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora