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ODIATEMI PURE.

Ho fatto davvero di tutto. Non avevo ispirazione e leggere dei buoni libri mi ha aiutato leggermente..quindi anche se il capitolo è abbastanza corto, spero lo apprezziate!

Un bacio, Sar.

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Io e Lip ci addentrammo nella folla odorante di un miscuglio vomitevole di alcool, sudore ed erba. La gente si preoccupava solo di strofinarsi con il proprio compagno di ballo o di ficcare la lingua nella bocca di qualche, talvolta, sconosciuto.

Prima che me ne accorgessi Lip mi stava tirando stringendomi la mano verso un punto meno affollato. Quando mi aveva preso la mano? Non era importante ora, volevo solo respirare un po'.

Prima di arrivare al nostro obiettivo una ragazza tutto seno e niente cervello, o almeno dava quell'impressione, quasi inciampò e rovesciò quello che le era rimasto nel bicchiere sopra i miei indumenti. Lip mi tirò via di lì prima che la insultassi.

"È stata una pessima idea venire qui" urlai sopra la musica assordante che mi faceva fischiare le orecchie mentre cercavo di rimediare al danno.

"Stai sempre chiusa in casa, bisogna fare delle esperienze nella vita o morirai sola" iniziò a muoversi in modo talmente bizzarro e goffo che scoppiai a ridere tenendomi la pancia. "Che?"

Gli sorrisi e dimenticai l'argomento di cui stavamo parlando iniziando a muovermi con lui stando a ritmo con la musica che sembrava piacere a tutti tranne che a me.

Eravamo vicino una porta che poteva essere quella sul retro e ogni volta che qualcuno la apriva uno spiffero mi colpiva sulla pelle nuda e leggermente sudata a causa dei movimenti e della poca aria nella stanza facendomi rabbrividire leggermente.

Mentre cercavo di non risultare ridicola con i miei movimenti da gallina impacciata sentii qualcosa toccarmi il fianco, qualcosa di caldo. Mi girai di scatto. Una mano. Alzai gli occhi risalendo il braccio collegato ad essa arrivando poi al viso del proprietario di ciò che mi aveva fatta sussultare. Harry. Harry?

Lui sembrò non notare chi fossi, dato che non mi rivolse nemmeno uno sguardo.

"Scusa dolcezza dovrei passare" mi guardò e ma sembrò non riconoscermi ancora. I suoi occhi guizzarono velocemente verso la porta, "Sono qui ragazzi" corse in contro a dei ragazzi che non erano mio fratello e gli altri. Quindi aveva anche un altro gruppo? Loro gli somigliavano un po' di più, per il loro modo di vestire che sembrava si fossero svegliati e avessero scelto gli abiti al buio, e per il loro portamento che induceva tutte le persone a girarsi quando loro passavano.

Davvero non mi aveva riconosciuta? O non voleva fare sapere agli altri che mi conosceva? Si vergognava di conoscermi? Tutte quelle domande mi diedero il capogiro quindi decisi di non pensarci più e bevvi dal bicchiere di un ragazzo che me lo stava offrendo per la terza volta quella sera.

Dopo circa due ore di movimenti senza senso che diventavano più scoordinati ogni bicchiere di vodka alla ciliegia bevessi sentii la necessità di uscire all'aperto per tentare di respirare aria che non sapesse di erba o alcool.

Avevo perso Lip già da un pezzo quindi uscii da sola passandomi le mani sulle braccia per l'improvviso freddo che aveva colpito la mia pelle quasi con violenza voluta. Osservai i gruppetti di ragazzi seduti sull'erba quasi bagnata per l'umidità ridere e fumare qualcosa simile a delle canne. Non ero molto esperta.

Mi sedetti su una panchina vicino la porta, all'estremità dato che l'altra era occupata da una coppia che ci dava dentro davanti a tutti, allo scoperto. Rabbrividii.

"Non eri con quella specie di sfigato?" sentii una voce, che, ahimè, riconobbi subito. Girai lentamente la testa verso la direzione da cui proveniva la voce e lo guardai senza rispondere. Si avvicinò a me passandomi appena sotto l'occhio una delle sue dita morbide e fredde. Doveva essere stato fuori dalla casa per tanto tempo per essere così freddo.

Sussultai sorpresa ma soprattutto per la scintilla di freddo che mi pizzicò la pelle.

"Avevi il trucco sbavato" mi sorrise appena quasi giustificandosi, "vuoi una coperta?" sembrava quasi...apprensivo?

Ignorai la sua domanda e mi limitai a chiedergli l'unica cosa che mi interessava "Davvero non mi hai riconosciuta prima?" distolsi lo sguardo dal suo e guardai una ragazza ubriaca un po' più in là intenta a fare pipì dietro un vaso troppo piccolo per coprirla.

"Sì ti ho riconosciuta, Amanda" portai di nuovo lo sguardo sul suo viso e alzai le sopracciglia scrutandolo.

"Potevi salutare" si passò una mano dietro il collo...imbarazzato? Corrugai la fronte e aspettai la sua risposta che non arrivò. "Va bene, io torno dentro a cercare Lip." Mi alzai e mi girai decisa ad andare verso la porta ma sentii la sua mano gelida afferrarmi il polso quindi mi voltai verso di lui aspettandomi una spiegazione a quel gesto.

"Chi è Lip?" è possibile che non ascolti mai quello che dico ma si preoccupi solo di quello che vuole sapere? Odiavo questa parte di Harry, mi irritava talmente tanto da farmi venire l'orticaria.

Mi voltai di nuovo verso la porta ed entrai lasciando Harry da solo, o almeno ancora per poco, in giardino andando a cercare Lip per farmi riaccompagnare a casa. Mi ero divertita finché non avevo incontrato Harry e ora volevo solo tornare a casa mia per mettere in ordine la miriade di sensazioni che il tocco di Harry aveva provocato al mio stomaco.

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Vi dico già ora che apporterò delle modifiche ai capitoli precedenti, vi avviserò a lavoro finito così che possiate controllare!

Per favore lasciate voti e commenti, non vi costa nulla!!

Ciaaoo xx


Only Fears In His Heart - HS [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora