Capitolo 16.

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Amanda's P.O.V
Sento dei rumori provenire dal piano di sotto che mi svegliano. Infilo i miei piccoli piedi nelle ciabatte di topolino e corro giù per le scale. Le grida di una donna diventano sempre più forti e solo quando arrivo in cucina realizzo che sono le urla di mia madre. È sdraiata per terra che piange e urla disperatamente mentro il mio papà le tira calci e le urla addosso.
-Mamma!- urlo.
-Amy, vai in camera tua, io sto bene, è tutto apposto, vai di sopra tesoro.- dice la mia mamma facendomi un sorriso.
-Mamma, no, io voglio stare qui con te, perché papà ti sta facendo del male?- chiedo mentre le lacrime iniziarono a rigare il mio volto.
-Non preoccuparti è tutto ok-dice e guarda nella direzione di papà che stava per tirarle un altro calcio-Ti prego smettila! Non davanti alla bambina- urla la mamma.
-Mamma, papà ti ama ancora?- chiedo alla mamma ormai sommersa dalle lacrime.
-Si tesoro, ama anche te, e sta facendo questo per proteggerti- dice girandosi ancora verso di me.
Papà le tira un altro calcio molto forte e la mamma chiude gli occhi. Non risponde più.
-Mamma! Mamma! Aiuto ,mamma, rispondi mamma!- urlo mentre papà esce di casa.
-Liam!Liam aiuto!- urlo in cerca di aiuto da parte di mio fratello, mentre corro verso la mamma e la abbraccio forte.

-Liam!Liam Aiuto!- Mi sveglio di soprassalto, sono sudata fradicia e la maglietta di Harry lo dimostra.
Sento dei passi provenire da dietro il divano e poco dopo grazie alla luce fioca che filtrano le finestre scorgo il volto del riccio.
-Hey, Hey, sono qui- mi sussurra Harry accarezzandomi la fronte. La sua voce è roca a causa dell'orario e probabilmente del fatto che si è svegliato appena ha sentito le mie urla.
-Ma tu non- mi interrompe mettendomi un dito davanti alla bocca.
Ma tu non sei Liam. Penso tra me e me.
-Ssh, stai calma, dimmi che succede- dice con molta calma mentre mi prende la mano e mi lascia piccoli baci sulle nocche. Noto solo ora che indossa solo dei pantaloncini e l'elastico dei boxer fuori esce da essi. È a petto nudo e vedo delle macchie d'inchiostro che non avevo mai visto prima, non riesco a definirle per la scarsità di luce intorno a noi.
-Ho avuto un incubo- dico mentre le lacrime scendono sul mio volto.
-Hey, non piangere- mi asciuga le lacrime con i pollici- che tipo di incubo?- mi chiede guardandomi con i suoi occhi, e posso vedere che brillano nonostante la luce intorno a noi sia poca.
-Mio padre, era lì, stava succedendo di nuovo e...non mi va di parlarne- dico appoggiando la testa sulla sua spalla, e lui mi stringe in un caldo abbraccio e mi accarezza i capelli. Scoppio nuovamente a piangere e lui mi stringe più forte.
-Va bene, tranquilla. Vuoi che rimanga qui fin che non ti addormenti?- chiede con un so che di dolce che mi fa attorcigliare lo stomaco. Annuisco e si posiziona vicino a me. Lo spazio sul divano e poco, ma quanto basta per starci entrambi. Appena siamo entrambi sotto le coperte fa aderire il suo petto contro la mia schiena.
-Buonanotte piccola- sussurra che quasi non lo sento, e penso di non aver sentito bene.
-Mi hai chiamata piccola?- chiedo, ma non ricevo nessuna risposta, solo dei respiri più profondi, segno che si è già addormentato. Durante la notte sento il suo braccio cingermi la vita e avvicinarmi a sé, e mi sento così protetta sotto il suo tocco, riesce a farmi sentire come mi faceva sentire Liam quando mi abbracciava e mi tappava le orecchie quando le urla di mia madre e mio padre invadevano la stanza.

Vengo svegliata dalla luce che filtra dalla finestra e quando cerco di muovermi non posso perché qualcosa di pesante mi sta bloccando la vita. Solo ora ricordo cosa è successo la notte precedente. Harry mi ha tranquillizzata dopo il solito incubo e poi ha proposto di rimanere con me. E ora siamo qui abbracciati sul divano di casa sua.
-Harry- cerco di staccarmi dalla sua presa, ma lui mi avvicina di più a sé- Harry, sveglia- dico riuscendo a girami verso di lui- Harry devo pisciare- e appena finisco di dirlo alza di scatto il suo braccio.
-Non osare pisciare sul mio divano- dice con la voce roca e gli occhi chiusi- comunque buongiorno principessa-caga-sotto- dice con un sorriso.
-Principessa caga sotto? Ma come ti permetti? Ho avuto un incubo non è colpa mia- dico alzandomi dal divano.
-E poi ti cagavi sotto e sono stato costretto a rimanere tutta la notte su questo scomodo divano, con te.- Scandisce l'ultima parola e mi fa ribollire di rabbia.
-Non sono stata io a obbligarti, me lo hai chiesto tu, potevi tornare nel tuo comodo letto invece di stare appiccicato tutta la notte a me e non farmi neanche respirare!- dico buttando le mani all'aria e guardandolo con uno sguardo di sfida.
-Era quello il mio piano- dice con un sorrisetto beffardo mentre si alza siede sul divano e mi guarda negli occhi.
-Cosa?- chiedo non capendo.
-Ucciderti- risponde con un sorrisetto da emerito stronzo che è.
-Fottiti Styles- dico alzando il medio e dirigendomi verso il bagno mentre prendo il telefono.
-Ti amo anche io tesoro- risponde con una vocina acuta che mi fa ridere silenziosamente appena sono in cima alle scale e sono sicura che Harry non possa vedermi.
Appena entro in bagno osservo il mio riflesso allo specchio e noto che i miei occhi brillano e hanno più vita. Probabilmente è Harry con le sue stupide battute e tutte le frecciatine che mi manda che mi fa sentire così. Elimino subito quel pensiero e mi insulto mentalmente per averlo pensato anche solo un secondo. Ricordo solo adesso di aver deciso di dire a Dan che mi andava di provare a essere la sua ragazza; così lo chiamo:
-Hey- risponde con la voce assonnata.
-Ciao Dan- rispondo timidamente.
-Amanda! Hai bisogno?- chiede.
-Beh.. io.. veramente...avevo pensato che si può fare...- rispondo facendo tante pause.
-Cosa?- chiede evidentemente confuso.
-Bhe, mi va di essere la tua ragazza.- rispondo alzando troppo la voce, ho paura che Harry possa sentirmi. Non sento nessuna risposta dall'altra parte- Dan? Ci sei?- chiedo preoccupata.
-Si, si ci sono piccola- mentre lo dice mi accorgo che quel 'piccola' pronunciato da lui non fa lo stesso effetto del 'piccola' pronunciato da Harry, con la sua voce profonda, poche ore fa mentre eravamo così vicini e sentivo il suo fiato sul mio collo.

-Ehm..quindi?- chiedo imbarazzata.
-Sono contentissimo, non pensavo che avresti accettato, davvero, sono felicissimo!- dice e posso sentire la forte emozione nella sua voce- posso passare a prenderti oggi? Magari dopo scuola, o non so dimmi tu- Cazzo. La scuola. Merda.
-Ehm..io non sono a casa mia..- dico strascicando le parole.
-dove sei?- chiede curioso.
-a casa di un amico, ma presto tornerò a casa mia, è solo una questione di giorni- dico a bassa voce.
-un amico? E chi è quest amico?- chiede quasi infastidito.
-oh, uhm devo andare a scuola, ci sentiamo dopo ciao Dan, ti voglio bene- cerco di staccarmi dalla telefonata per non rispondere alla domanda.
-Ma Amanda sono le dieci come- non finisce la frase che chiudo la chiamata. Ha detto che sono le dieci? Merda, mio fratello mi ammazzerà. Merda merda merda. Sono nella merda fino alla testa.
Quando esco dal bagno Harry mi spinge di nuovo all'interno.
-Cosa cazz- non finisco la frase che lui mi tappa la bocca.
-Ora stai con quello? Non va bene Amanda, non te lo permetterò! No no no no, non è possibile.-dice alzando la voce e tirandosi i capelli all'indietro.
-Io sono libera di fare quello che mi pare Harry!- rispondo urlando più forte- qual è il problema?- chiedo incrociando le braccia al petto.
-Lui, è solo un bastardo, lui non ti merita, non si merita nessuno.- dice con gli occhi in preda alla disperazione.
-Sei per caso geloso?- cerco di alleggerire il discorso.
-No, assolutamente no, voglio solo che tu stia bene, lui non potrà mai amarti, è uno stronzo.- mentre dice tutto questo sembra che stia guardando qualcosa successo in passato e capisco che Dan deve aver fatto qualcosa ad Harry per fargli dire queste cose.
-Io penso che tu sia solo geloso- continuo a reggere il gioco.
-Semplicemente mi importa- risponde con noncuranza. Rimango spiazzata. Gli importa di Me?
-Ti importa di me?- sussurro.
-Si Amanda- risponde mentre si gira e mi da la schiena.- mi è sempre importato di te- conclude e il mio cuore salta un battito, lo stomaco si riempie di farfalle e non sento più i piedi per terra.
Harry si volta lentamente e si avvicina a me sbattendomi al muro. Il suo viso è sempre più vicino al mio e il desiderio di baciarlo è sempre più forte in me. Mette le mani sulla mia vita e avvicina il suo bacino facendolo combaciare con il mio.
-Harry- riesco a sussurrare un attimo prima di ritrovarmi con le sue labbra sulle mie.

Only Fears In His Heart - HS [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora