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ECCOMI
Scusate se ci sono errori ma prima era scritto al presente e ora al passato perché ho fatto delle modifiche!
Ho deciso che userò il passato per questa storia, quindi modificherò i capitoli vecchi (aggiungendo o togliendo anche qualcosa, quindi vi conviene dare un'occhiata a lavoro completato > vi avviso io, tranquille)
Lasciate voti e commenti per favore! Ho bisogno di un parere dato che ho cambiato modo di scrivere, fatemi sapere che ne pensate!
Baci ♡
Sar
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Cercai Lip per almeno quaranta minuti non trovandolo e iniziando ad infastidirmi. Lo chiamai ma era irreperibile. Sbuffai frustrata uscendo dalla casa e cercai di farmi venire in mente qualcosa per tornare a casa. I miei piedi erano ormai insensibili per il freddo e il mio naso ghiacciato, ma il resto del corpo era riscaldato da tutto l'alcool consumato nella serata, anche se ora lo stavo un po' smaltendo.
Sentii una voce che riconobbi subito, mi girai e guardai Harry con due bicchieri in mano. Sorrisi sollevata di non essere del tutto sola e feci un passo verso di lui.
"Fa freddo fuori se non bevi almeno un po' di sambuca" mi porse il bicchiere e lo accettai senza pensarci una seconda volta.
"Ah davvero?" bevvi il contenuto del bicchiere di plastica in soli due sorsi e lo buttai a terra insieme agli altri lasciati da qualche altro maleducato come me, ma ne fregai. Sentii la gola bruciare e il corpo andare in fiamme.
"No, volevo solo farti ubriacare" alzó  le sopracciglia mentre bevve in un sorso solo e deglutì rumorosamente buttando il bicchiere vicino al mio.
Lo guardai negli occhi leggermente contornati di rosso e sospirai passandomi le mani sulle spalle.
"Ti porto a casa" mormorò e mi mise una mano dietro il gomito. Mi scansai.
"Sei ubriaco, non puoi guidare" alzai le sopracciglia e lo guardai con uno sguardo rimproverante. Lui alzò le spalle e un piccolo angolo della sua bocca si sollevó in un mezzo sorriso quasi beffardo.
Sapevo che se non mi avesse accompagnata a casa avrebbe guidato comunque, quindi mi arresi e annuii "va bene"
Mi mise una mano intorno alla vita mentre ci dirigemmo verso la sua macchina. Appena arrivammo mi aprì la portiera e saloi velocemente per non prendere altro freddo, che mi stava ormai consumando le ossa.
Harry salì al posto del guidatore e accese la radio. Al momento passava "The troubles" degli U2.Abbassò leggermente il volume e sentii di stare per addormentarmi, ma mi svegliai un po' quando lo sentii farmi una domanda.
"Ti sei divertita?" mise in moto ed uscì dal parcheggio con un abilità che mi soprese. Per un attimo osservai le sue braccia, muscolose e marchiate da vari tatuaggi che apparivano senza significato e fatti giusto perché va di moda, ma poi pensai che alcuni di loro potessero avre un certo modo di essere visti, sopratutto dopo ciò che mi aveva detto Harry su sua madre e sua sorella, ma non ero sicura fossero tutti deicati a loro.Le sue braccia scoperte a metà da una camicia che avrebbe dovuto essere elegante, ma Harry rendeva sobria mettendola con su dei jeans neri strappati solo su un ginocchio, lo rendevano molto attraente e distolsi lo sguardo quando mi accorsi di essere stata troppo tempo a fissarlo.
"Cosa? Sì..tu?" girai lo sguardo verso il finestrino, che trasmetteva immagini di strade deserte con qualche vagabondo qua e là, per nascondere il mio rossore sulle guance.
"Non è una bella zona questa" mormorò e evitò la mia domanda "Tuo fratello sa che sei venuta alla festa?" mi tirò un occhiata veloce e tornò a concentrarsi sulla strada.
Mi girai ad osservarlo ancora e notao i suoi occhi semichiusi, lo faceva spesso quando si concentrava. Aveva la testa leggermente in avanti come se con quella spinta la macchina potesse andare più veloce.
"Beh?" mi guardò ancora con un occhiata curiosa e alzò un sopracciglio "Vuoi una foto?" alzò entrambe le sopracciglia e avrei voluto sprofondare nel sedile fino a sparire.
"Sì lo sa" evitai la sua frecciatina e guardai il telefono. Nuovo messaggio.
Lip: La prossima volta prima di andare a casa con qualcun altro magari avvisami!
Leggo il messaggio e corrugo la fronte, digitando la risposta. è stato lui ad andarsene.
Io: veramente sei tu che te ne sei andato! Harry ora mi sta accompagnando a casa perché ero da sola.
"Chi è?" la voce di Harry interruppe i miei insulti interni verso Lip e alzai lo sguardo su di lui che si era fermato a un semaforo e mi guardava curioso.
"Lip, mi sta accusando di averlo lasciato solo, quando è stato lui ad andarsene!" gesticolai irritata dalla situazione e guardai Harry negli occhi.
Harry non rispose e tornò a guardare la strada guidando con attenzione. Se l'era presa perchè gli avevo urlato addosso? Non ce l'avevo con lui. Ero solo arrabbiata.
Dopo qualche minuto Harry parcheggiò l'auto davanti al vialetto di casa mia, scese e mi aspettò fuori. Mi aspettavo che mi aprisse la portiera, ma non lo fece.
Scesi anche io e mi avvicinai a lui "Mi dispiace averti urlato contro, non sono arrabbiata con te..solo che.." non riuscii a finire la frase perché Harry alzò una mano in aria per zittirmi.
"Non è per quello" mi sorrise appena e mi accarezzò la guancia sistemandomi i capelli dietro le orecchie. Le sue dita fredde provocarono brividi lungo la mia collonna vertebrale non appena entrarono in contatto con le mie guance accaldate.
"E per cosa allora? Sei stato in silenzio praticamente tutto il tempo che abbiamo passato in auto" abbassai le spalle rilassata e sollevata. Non era colpa mia.
"Sono stato io" sussurrò e allontanò la mano da me. La mancanza di contatto mi fece venire voglia di lamentarmi affinchè mi toccasse di nuovo.
"A fare cosa?" guardai le sue mani srotolarsi la camicia fino a che gli toccasse i polsi. Cercai poi il suo sguardo, ma erarivolto verso gli anelli che portava alle dita lunghe e sottili.
"Lip, gli ho detto io che tu eri andata via, e che gli conveniva tornarsene a casa" alzò infine lo sguardo e incontrai i suoi occhi che erano un misto tra il pentimento, il divertimento e qualcosa che non riuscii a decifrare.
Perchè mai lo avrebbe fatto? Voleva che rimanessi sola alla festa? Gli piaceva farmi del male?
Mi girai verso la porta di casa e iniziai a camminare senza rispondergli, non sapendo cosa dire. Come aveva potuto? Aveva davvero superato il limite.
"Amanda, aspetta" alzò la voce e sentii i sassolini del vialetto scricchiolare a causa dei suoi passi pesanti. Appena mi raggiunse mi prese per il polso facendomi voltare. I nostri petti si sfiorarono e Harry portò la sua mano sulla mia bassa schiena facendomi rabbrividire.
"Dimmi perchè l'hai fatto" lo guardai negli occhi e cercai di parlare in maniera dura, ma mi riuscii ben poco quando i miei occhi caddero sulle sue labbra, rosse e all'apparenza morbide.
"Perchè volevo riaccompagnarti a casa per fare questo" sussurrò e non ebbi il tempo di aprire bocca per chiedere cosa intedesse con "questo" che le sue labbra sfiorarono le mie, ed entrambe si unirono in un bacio che mi sembrò durare un eternità.
Il mio stomaco si sciolse e sentii le gambe improvvisamente molli quando mi schiuse le labbra con la sua lingua calda, in contrasto con le sue labbra fredde, e lo sentii tirarmi così da far aderire di più i nostri corpi ormai caldi per quel gesto inaspettato.

Only Fears In His Heart - HS [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora