Il campanello suona e io ed Harry rimaniamo immobili a fissarci per qualche altro istante prima che lui si alzi e vada ad aprire. Rimango seduta sul letto e fisso un punto vuoto realizzando tutto quello che è appena successo.
“Dan? Che ci fai qui?” sento dire ad Harry e di scatto mi precipito fuori dalla porta per confermare quello che ha detto Harry. Dan è qui.
“Sono venuto a prendere la mia ragazza” risponde Dan sorridendomi e avvicinandosi a me, gli vado in contro e lo abbraccio, non so perché l’ho fatto, ma forse ho bisogno di qualcuno a cui appendermi dopo quello a cui ho appena assistito. Mi stringe forte a se e mi da un bacio sulla fronte.
“Come stai?” mi chiede prendendomi i fianchi. Lancio un occhiata ad Harry e mimo un ‘bene’ poco convinto, ma abbastanza convincente per Dan. Si allunga verso di me e mi da un bacio poco casto. La sensazione che provo non è la stessa che ho provato con Harry, e appena il pensiero di me e Harry in quel bagno mi riempie la testa mi stacco da Dan e guardo verso Harry.
“No, lei sta qui.” Risponde Harry non staccando lo sguardo dal mio. Sono io ad abbassarlo per prima quando salgo le scale e vado in bagno.
Mi sciacquo il viso e mi guardo allo specchio, il mio viso ha perso ogni colore e sono tutta spettinata. Decido di farmi una coda e inizio a scendere le scale quando mi blocco a metà. Sento Harry dire a Dan:
“Non se ne parla, stavano per stuprarla e tu non sarai più delicato di certo. Io non mi fido di te, e poi hai già preso qualcosa che mi apparteneva, cos’altro vuoi?” il suo era un tono di sfida, e capii che era arrabbiato quando sentii qualcosa sbattere sul tavolo della cucina, probabilmente la sua mano o qualche oggetto che si trovava sulla superficie. Feci altri due scalini quando mi fermai nuovamente.
“Ora è la mia ragazza Styles, quindi me la porto a casa. Che tu voglia o no, e poi non le farò del male… per il momento” l’ultima frase fu pronunciata sottovoce, ma io la sentii come un urlo, un urlo che mi assordò.
“Bastardo!” sentii Harry urlare e corsi immediatamente in cucina per fermare la rissa che sicuramente sarebbe iniziata da lì a pochi secondi.
“Amanda prepara le cose, vieni a stare da me” dice Dan mostrandomi un sorriso e lanciando un occhiataccia ad Harry.
Sento un ‘no’ che non proviene ne da Harry ne da Dan, bensì da me. Mi stupisco di me stessa, ma in fondo in fondo non sono sicura di voler andare a casa di Dan, non mi sento abbastanza protetta con lui.
“Amanda non fare capricci” dice Dan prendendomi una mano, mi guarda con uno sguardo serio e i suoi occhi mi ricordano gli occhi del ragazzo che stava per violentarmi, hanno un non so che di familiare. Si avvicina al mio viso ma riesco ancora a vedere chiaramente i suoi occhi. La scena di quella sera mi percorre la mente e spingo Dan facendogli perdere l’equilibrio ma non del tutto. Non so per quale motivo l’ho fatto ma quegli occhi…mi ricordavano i suoi e per un attimo ho creduto che ci fosse il mio aggressore davanti a me, non Dan. Faccio due passi indietro e corro fino alla porta sul retro, attraverso il giardino e vado a sedermi sul divanetto. Fa freddo ma non voglio rientrare in casa, voglio rimanere un po’ da sola.
“Amanda” sento la voce di Harry. Mi volto verso di lui e seguo i suoi movimenti, si mette di fronte a me e continua “Tu vuoi andare con Dan?” scuoto la testa continuando a guardarlo mentre lui si siede accanto a me “Okay, mi dici che è successo?” si siede di fianco a me e mi osserva “Hai la pelle d’oca, hai freddo?” annuisco, sena proferire parola “Puoi dire qualcosa non ti mangio” sorride.
“Dan è ancora dentro?” chiedo mentre inizio a tremare per il freddo sempre più prepotente contro la mia pelle.
“Si, vado a dirgli che non andrai da lui, tu rimai qui” dice lasciandomi un bacio sulla guancia e alzandosi.
“Non scappo” borbotto e lui annuisce prima di andarsene e lasciarmi di nuovo sola con i miei pensieri.
I suoi occhi, quelli di Dan, avevano qualcosa di familiare con quelli di Jason, mi è sembrato di vedere lo stesso sguardo che mi aveva dato i brividi quella notte. Non volevo spingerlo in quel modo, insomma, lui non mi ha fatto niente di male, ma ho creduto per un attimo di avere Jason davanti e la prima cosa che sono riuscita a fare è stato spingerlo e poi andare in un posto sicuro.
“Non sei scappata vedo” sento di nuovo la voce roca di Harry e gli rivolgo un sorriso sforzato “Ti ho portato una felpa, non è la tua perché non ho avuto il coraggio di aprire il borsone che ha preparato tuo fratello, insomma si sa di chi stiamo parlando haha, non è proprio il migliore nel preparare valigie” ride leggermente e io lo seguo.
“Grazie” dico mentre indosso la felpa. “Sei un alieno per caso?” chiedo senza scrupoli.
“Io? Perché?” chiede con gli occhi spalancati.
“Sei un ragazzo eppure non puzzi mai! Anzi! Al contrario, profumi sempre di menta, e io adoro la menta” dico sbuffando un’altra risata. Lui rimane un po’ stupito e mi osserva confuso, io arrossisco e vergognandomi della figuraccia appena fatta.
“Aww, come sei tenera quando arrossisci” dice Harry con una voce da femmina sbattendo più volte le ciglia.
Scoppio a ridere più fragorosamente e Harry si unisce a me sta volta.
“Sono tenera?” chiedo cercando di riprendere fiato. Lui si avvicina a me e mi cinge i fianchi con entrambe le braccia.
“No, in realtà sei sexy” mi sussurra all’orecchio. Arrossisco nuovamente e lui inizia a farmi il solletico. Rido rumorosamente e continuo a contorcermi sul divanetto in cui ci troviamo. In pochi attimi Harry si trova sopra di me e mi fissa.
“Che c’è?” dico alzando gli occhi al cielo.
“Te l’ho detto, sei sexy quando arrossisci” dice facendomi l’occhiolino e lasciandomi un bacio sul naso “Okay la smetto di metterti in imbarazzo, prima che qualcuno ti scambia per un pomodoro e poi ti usa per l’insalata” un’altra risata scappa dalle sue labbra e io faccio finta di essermi offesa dandogli un leggero pugno sulla spalla “Ahia” fa di nuovo la vocina cercando di farmi ridere ma io mi ostino a tenere il broncio, anche se mi viene difficile. “Eddai Amanda non arrabbiarti con Harry” dice sempre con la vocina avvicinandosi al mio collo e lasciandomi piccoli baci che mi riempiono di brividi e mi attorcigliano lo stomaco.
Perché con Dan non mi sento così?
DAN.
“No, Harry, spostati, non possiamo, per favore” lo spingo e mi alzo dal divanetto dirigendomi verso l’entrata.
“Amanda aspetta!” lo sento urlare ma mi ostino a ignorarlo e proseguo fin dentro l’abitazione.
SII, ce l'ho fatta yee. Continuo a 10 voti e 5 commenti, fatevi vive :')
Baci xx
-Sà
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Only Fears In His Heart - HS [SOSPESA]
CasualeIl suo passato è la chiave per accedere ai suoi sentimenti. NB: LA STORIA NON È EDITATA (quindi potete trovare errori di battitura, tempo verbali scollegati etc..) Ci sto lavorando!