Capitolo 4.

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-Buonanotte- disse Zayn abbracciandomi seguito dal resto del gruppo, tranne che da Sophia.

Quando mi avvicinai per salutarla mi bloccò e dicendomi che avrebbe dormito da noi.

Una sensazione di gelosia mi invase il corpo, ma poi i miei pensieri andarono su mio fratello,  è responsabile e non è un ragazzo trasandato, ha la testa sulle spalle. Mi fido di lui.Ma non tanto di lei, non la conoscevo neanche; avrei dovuto imparare a conoscerla, avevo trascorso la maggior parte della serata con Niall e Zayn.

Non ero stata coerente, insomma io ero uscita per conoscere lei, e mi sono ritrovata con gli altri. Forse era per questo che ogni volta che incrociava il mio sguardo mi sembrava come se da un momento all'altro mi avrebbe rivolto la parola. Non sapevo perché , ma mi dispiaceva non averle dato del tempo per farsi conoscere meglio.

-Oh, uh, okay..-sorrisi timidamente e le feci strada verso la porta di casa.

Dopo essere entrati in casa e Liam si congedò con la scusa di avere bisogno di una doccia.

-Ehm, allora... che facciamo?- chiesi quasi nervosa.

-Facciamo un pigiama party tra ragazze, però senza pigiama ne party, solo chiacchiere- scoppiammo a ridere e la feci accomodare sul divano.

Ssembrava simpatica.

-E, ma Liam, sta sotto la doccia... non è che ci sta tutta la notte - ora che ci ripensavo ne sarebbe stato capace, ci metteva le ore per farsi una semplice doccia.

-Fidati, una volta l'ho cronometrato,- Mi guardò scoppiando a ridere- due ore e quarantasette minuti, e lui non deve asciugarsi i capelli- continuava a ridere, la sua risata mi rimbombava nella testa, ma io non stavo ridendo.- Qualcosa non va Amy?- mi chiese vedendo probabilmente la mia espressione.

Fissai il vuoto per un po' e le risposi senza alzare lo sguardo dal pavimento:- Lui solitamente ci mette tanto quando è triste o qualcosa non va- la mia mente si catapultò a quando ero bambina e riaffiorarono i ricordi di nostro padre che ci abbandonava nella mia mente. Trattava male mia madre, era un alcolizzato e mia madre lo ha cacciato, ma a me e Liam dispiaceva, perché con noi si comportava bene, tranne quando esagerava troppo con la vodka e iniziava a dirci brutte parole che ci facevano piangere per ore ed ore. Liam era quello forte tra i due, mi stringeva e mi diceva che tutto sarebbe andato per il meglio, ma non sapeva che lo sentivo piangere ogni volta che nostro padre lasciava casa. Il giorno in cui se ne andò, Liam si fece una doccia lunga sei ore, aveva chiuso la porta a chiave e io  lo aspettai per tutte e sei le lunghissime ore fuori dalla porta, ogni tanto lo chiamavo "Liam, io ti aspetto qui fuori" dicevo. Quando uscì era irriconoscibile, aveva gli occhi gonfi ed era pallido , sapevo che aveva pianto tutto quel tempo, ma sapevo anche che c'era qualcos'altro sotto, qualcosa che non mi è mai stato rivelato. Ma era troppo stravolto per stressarlo con qualche domanda magari inopportuna.

-Heii??- mi disse Sophia, passandomi una mano davanti alla faccia- tutto okay? Amanda? Vuoi un po' d'acqua??- chiese con un espressione accigliata e preoccupata sul viso.

-No, no sto bene; scusa stavo solo ricordando- le sorrisi e mi portai le dita sulle tempie.

-Vuoi dell'acqua?- mi chiese mettendomi una mano sulla gamba e stringedola appena.

-Si, per favore- facevo fatica a respirare , e lei sembrava averlo notato.

Corse in cucina tornando subito dopo con un bicchiere.

Bevvi e pian piano mi stabilizzai, scacciai via i brutti pensieri e mi alzai dal divano, forse troppo in fretta.

-Ma cos'è successo?- mi chiese allarmata quando ormai ero del tutto tornata in me.

-è tutto ok.- le rivolsi un sorriso svogliato.

Avevo solo voglia di abbracciare mio fratello, era stato freddo per tutta la serata con me; non capivo perché.

-Oh... A che pensi Amanda? Ti vedo persa sta sera.- disse con un tono più severo che preoccupato.

-A niente.- scattai contro di lei, e corsi su per le scale sbattendo contro mio fratello e quasi caddi, ma lui mi afferrò e mi strinse forte contro il suo petto.

Il mio respiro non era più regolare e le terribili scene di un padre violento riempirono la mia testa, le guance iniziarono a bagnarsi con le lacrime amare che cadevano dai miei occhi. Quasi bruciavano a contatto con la mia pelle.

-Amanda, cosa succede?- chiese Liam tenendomi il viso tra le mani. Lo guardai nei suoi occhi nocciola e mi sentii nuovamente a casa.

-Papà, continua a tornare- dissi mentre scoppavo a piangere più forte di prima.

-Dov'è? È qui? Amanda papà è qui?- chiese quasi arrabbiato e gli occhi che gli andarono in fiamme. Era spaventato e arrabbiato insieme.

-No, mi perseguita nei pensieri, Liam, non ce la faccio più.- lo strinsi ancora più vicino a me, così da sentirmi al sicuro.

-Hey, stai tranquilla, ora andiamo a letto su. Hai salutato Sophia?- mi chiese iniziando a scendere le scale tenendomi tra le sue braccia.

-No, Liam, andiamo a letto.- lo pregai e allo stesso tempo avevo un tono quasi duro. Non volevo più parlare con qualcuno che non fosse mio fratello.

-Okay, andiamo a letto.- risalì le scale e mi accompagnò in camera  rimboccandomi le coperte e lasciandomi un bacio sulla fronte.

Qualche minuto dopo sentii il mio telefono vibrare, mi girai verso il comodino e accesi lo schermo che quasi mi accecò . Il messaggio era da un numero sconosciuto, ero curiosa ma inquieta, perché qualcuno che io non conosco dovrebbe avere il mio numero?

Lessi il messaggio quasi ad alta voce:

"Buonanotte bellissima :*

Z."

Z? z? ZAYN! Come faceva ad avere il mio numero? Rimasi per un attimo con la bocca aperta e lo sguardo fisso sul telefono, rilessi il messaggio altre volte e poi decisi di rispondere con un semplice :

"Notte"

Appoggiai il telefono sul comodino e mi rigirai nel letto quando sentii il telefono vibrare per la seconda volta:

"Buonanotte Amanda"

Corrugai le sopracciglia, confusa, non era il numero di Zayn e non aveva nemmeno lasciato intendere chi fosse. Digitai velocemente una risposta:

"Chi sei?"

Passarono cinque buoni minuti prima che arrivasse la risposta:

"Sono Harry, scusa per sta sera. x"

Scusa? Per cosa? Oh che ragazzo complicato. Però lo trovavo intrigante. Decisi di chiedergli perché 'scusa'.

Mi rispose poco dopo:

"Sono stato scortese con te. Se tu mi perdoneresti andrei a letto felice."

Corrugai la fronte e mi soffocai con il mio stesso respiro.

Risposi con un sorriso divertito in faccia:

"Perdonassi* comunque si, ti perdono :)"

"Ow, che perfettina :p , grazie per avermi perdonato. Buonanotte <3"

Mi aveva davvero fatto la linguaccia e mi ha mandato un cuore?  gli stavo dando troppa confidenza. Liam si sarebbe arrabbiato, e parecchio.

Misi via il telefono e non risposi, mi sistemai nel letto e dopo pochi minuti entrai nel mondo dei sogni.

***

Appena sveglia controllai il telefono per vedere l'ora e notai un altro messaggio, Harry di nuovo, non avrei dovuto guardarlo ma essendo troppo curiosa e decisi di leggere:

"Perché non rispondi? So che magari non mi conosci e non vuoi parlarmi, ma non ho cattive intenzioni. Comunque sta sera stavi davvero bene.  xx".

Non risposi al messaggio e scesi al piano di sotto per fare colazione.

Only Fears In His Heart - HS [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora