*capitolo 11*

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Ricordi

Attraverso il muro e mi ritrovo in una prateria. Tutto qui è silenzioso se non per il rumore dei miei passi e della donna che cammina dietro di me
-madre dove ci troviamo?- domando -siamo in paradiso- scoppio a ridere
-non scherzavi?- domando nonostante le sue frecciatine pungenti
-meglio che eviti di ridere-
Faccio spallucce e mi siedo su un tronco ormai vecchio, di un albero.
-non puoi sederti signorina-
-perché mai? Sono stanca- mi lamento
-dobbiamo lavorare- sbuffo e mi alzo controvoglia

-300..301, dai schiappa sto dormendo 300 giri solo in 4 minuti muoversi..-
Mi urla mia madre
-fermati- sbuffa scocciata
-cosa vuoi sapere i tuoi pensieri mi ronzano nella testa- continua
-scusa- mi accarezza una guancia
-perché siamo qui?- domando
-é difficile da spiegare- si passa una mano tra i suoi bellissimi capelli lucenti
-voglio solo delle risposte- la supplico
-siediti ti racconterò tutto- faccio come mi dice.

-mille anni fa due licantropi molto ma molto potenti si incontrano, i loro nomi erano Jacques e Moon... -
L'ascolto con attenzione
-si volevano bene ma uno era buono mentre l'altro un vero e proprio demonio.. Il suo cuore era macchiato di petrolio i suoi occhi verde e marroncino con il carbone ardente e i suoi capelli neri come il buio della morte. Quando passava si poteva percepire la sua sofferenza, non che lui fosse infelice ma il suo cuore trasmetteva questo, era vittima di un incantesimo e io.. Emmm.. Moon cercava di aiutarlo.
Ma per lui non c'era felicità- una lacrima mi riga il volto
-perché mi racconti questo?- domando ma lei mi fa segno di silenzio
-un giorno Jacques si rese conto che tutto quello che possedeva era poco... Voleva di piú voleva qualcuno a regnare insieme a lui.
É scelse proprio Moon, non che l'amasse ma era l'unica che poteva dargli tutto quello che voleva.
Si approfittava di lei in ogni momento, sapeva che Moon l'amava, ma non era stupido sapeva che se lei gli donava il suo potere poteva diventare il licantropo piú potente nella storia dei mostri.- scoppia in lacrime
-madre perché ho la sensazione che quella ragazza sia tu?-
Mi abbraccia e singhiozzante continua a parlare ma questa volta in prima persona
-mi fece di tutto, mi illuse, mi promise una famiglia l'unica cosa che dovevo fare era donare il mio potere a lui... Per mesi mi trattò come una principessa solo per ottenere quello che voleva.. E io come una stupida lo assecondavo.
Dopo poco cominciò a trattarmi malissimo non riusciva ad aspettare voleva il mio potere il piú presto possibile, diventai la sua valvola di sfogo, mi violentò diverse volte, mi feriva sia fisicamente che mentalmente infine mi mise incinta. Piansi per settimane poi stanca di tutto scappai ma non dove lui mi poteva trovare ma sotto forma di qualcosa di grosso, splendente... Divenni la protettrice della Luna... Ecco qual'era il mio potere lui voleva questo.. Voleva la Luna, il Sole, i pianeti ...voleva l'Universo-
Le porsi la mia domanda -il bambino?-
Mi sorrise dolcemente -ci sto arrivando- mi accarezzò i capelli
-la mia unica speranza di vita era proprio la mia bambina una splendida creatura dai capelli biondi lucenti e gli occhi verde e marroncino come il carbone ardente... Ma con un incantesimo degno del Sole li trasformai in grigi. Mi ricordavano troppo i suoi.
Amore della mia vita sei tu mia figlia.. Pensavi veramente che ti avessero trasformata in quella che pensavi di non essere? Sono sempre state bugie che ho costretto a farti credere.
Sono qui in paradiso con te per metterti in allerta e salvarti da quello che é tuo padre.
Non era cattivo lo sapevo questo ma purtroppo il suo amore per me era troppo piccolo per quel cuore di petrolio-

Dopo che mia madre mi ha rivelato il mio passato rimaniamo ad asservarci. Un angelo viene verso di noi
-mia signora- si rivolge a mia madre
-Bethany, un piacere rivederti- lo guardo stranita
-scusa ma ci conosciamo?-
-ma come non ti ricordi tu e Scott mi avete salvato la vita-
Gli sorrido ma il problema é chi é questo Scott?

...

Sotto Lo Sguardo Dell'AlfaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora