Gli ultimi due giorni sono passati normalmente. Io e Ennie non ci siamo più baciate, né abbiamo parlato di quei baci.
Dopo aver portato a casa Ennie e Sarah, papà mi aiuta a scaricare i bagagli, una volta entrati in garage.
Mia mamma è sull'uscio della porta con le braccia conserte e il capo appoggiato alla parete. Quando mi avvicino mi sorride. «Com'è andata?» mi chiede, prendendo la valigia e portandola dentro.
«Bene» rispondo, andando in cucina per bere un bicchiere d'acqua.
«Cosa mangi stasera?»
«Niente, ho già mangiato.» Vado in camera mia e comincio a svuotare la valigia, ripensando alle belle giornate passate al mare con le mie amiche. Ma, soprattutto, penso a quei baci che mi sono tanto piaciuti, sorridendo.Cinque giorni dopo sono in partenza per le vacanze al mare con i miei genitori. Non vedo l'ora di andarci. Ci starò due settimane e durante la seconda settimana ci raggiungerà anche Ennie.
Non vedo l'ora di rivedere Albert, il mio amico che conosco da quando sono piccola.
Dopo aver parcheggiato, scendo dalla macchina e corro al suo appartamento, suono il campanello e aspetto che mi apra.
«Ciao!» lo saluto.
«Ciao» ricambia con un sorriso.
Mi fa entrare. Ci sono anche Richard e Mark, i suoi due migliori amici. Non ho parlato molto con loro, ma mi stanno simpatici. Faccio un debole saluto con la mano e loro mi sorridono calorosi.
«Venite a darci una mano per portare su le scatole e le valigie?» chiedo loro.
Annuiscono e andiamo al parcheggio.
Un'ora e mezza dopo abbiamo sistemato tutto: cibo in frigo e nella credenza, pentole pulite, pavimento lavato, vestiti nell'armadio.
Mia mamma li ringrazia infinitamente per l'aiuto e decidiamo di vederci l'indomani direttamente in spiaggia.Decido di andare in spiaggia presto, così posso dedicarmi alla lettura per un po', prima che scendano i ragazzi.
Leggo per un po', poi vado in riva al mare e metto i piedi dentro l'acqua. È un po' fredda. Vado dentro fino alle ginocchia, poi mi fermo perché altrimenti mi congelo.
All'improvviso, delle gocce d'acqua gelida mi bagnano la schiena nuda e io caccio un urlo.
Albert, Richard e Mark ridono come matti.
«Ma siete fuori di testa?!» strillo, schizzando l'acqua nella loro direzione.
Mi schizzano di nuovo e comincia la guerra.
Alla fine vincono loro, ovviamente.
«Non è leale, siete in tre contro uno!» ribatto ridendo.
Mark mi si butta addosso e finiamo sott'acqua. Per lo spavento non ho fatto in tempo a chiudere la bocca, e bevo l'acqua. Quando riemergo tossisco forte e poi mollo un rutto potente. Molto potente.
«Salute, principessa» ridacchia Mark. Arrossisco e mi copro il viso con le mani. Che figura.
Quella sera Richard torna a casa, così esco solo con Albert e Mark. Facciamo una lunga passeggiata sul lungo mare e ci fermiamo a prendere un gelato, che Mark mi offre. Che gentile che è.
Iniziamo a parlare di quello che ci è successo durante l'anno. «Allora Tess..» comincia Albert. «Il moroso?» A questa domanda mi blocco. Non so se fidarmi di lui. Ogni volta che gli dico qualche segreto lo va a spifferare a mezzo mondo. Decido di fidarmi, tanto non me ne importa più niente.
«A settembre mi sentivo con uno..» gli racconto del ragazzo che mi piace e di come si è comportato nei miei confronti.
«Che bastardo..» commenta Mark quando finisco, con un tono talmente basso che credo di averlo sentito solo io che sono di fianco a lui.
Rimaniamo fuori ancora un'oretta prima di tornare nei nostri appartamenti.Il giorno dopo mi invitano a casa loro per cena. Accetto volentieri.
Poco prima di uscire di casa, Ennie mi chiama. Le racconto come stanno andando le vacanze, e lei anche. Fa finta che vada tutto bene, ma il suo tono è preoccupato.
«Che succede?» mi azzardo a chiederle.
«Niente..»
«Helen, che succede?» ripeto.
«Sputo sangue.» Dopo aver detto questo, riattacca.
Sento un colpo al cuore e i pezzi scendere, lentamente. La mia vista viene offuscata dalle lacrime. Inizio a singhiozzare e metto una mano davanti alla bocca per evitare che i miei mi sentano. Esco subito dall'appartamento e provo a richiamarla. Niente, non risponde. Impreco e cerco di calmarmi. Faccio un respiro profondo, mi asciugo le lacrime e suono il campanello dell'appartamento di Albert.
Mi apre sua madre. «Tessa! Ciao, come stai?» mi abbraccia.
Farfuglio un "bene" e vado in bagno.
Mi siedo sul coperchio del gabinetto e mi copro il viso con le mani. Le lacrime ricominciano a scendere e non riesco a fermarle. Mi mordo il labbro fino a sentire il gusto del sangue e mi sciacquo il viso. Mi guardo allo specchio: ho gli occhi rossi e gonfi. Mi sciolgo i capelli, in modo da coprire la maggior parte del viso.
Qualcuno bussa alla porta. «Avanti» dico, e Mark fa capolino sulla porta.
«È pronta la cena, vieni?» mi chiede. Poi nota i miei occhi e cambia completamente espressione. «Hai pianto?» non ho mai visto una persona così preoccupata. Mi fa tenerezza.
Abbozzo un sorriso. «No» ma la mia voce è incrinata, sembra vetro.
Lui non dice niente, semplicemente mi da una pacca sulla spalla e mi accompagna al tavolo.
Mangio controvoglia, vorrei vomitare tutto. Sono troppo preoccupata per Ennie. Torno in bagno e riprovo a chiamarla. Parte la segreteria. Lascio cadere il telefono per terra e mi avvicino al muro. La voglia di tirare un pugno è grande, ma non posso farlo. Devo calmarmi e stare tranquilla. Se stesse davvero male, sua madre mi avrebbe chiamata, cerco di rassicurarmi.
La madre di Albert chiede se voglio anche il dolce, ma rifiuto cortesemente. «Andate a fare una passeggiata, dai.»
Annuiamo tutti e usciamo.
«Che succede, Tess?» mi chiede Albert, dopo essere arrivati sul lungomare.
«Po-Possiamo andare in riva, per favore?» mormoro.
«Certo.» Mi accompagnano e cominciamo a camminare in riva al mare. Dopo un po', Albert ci riprova: «È morto qualcuno?»
«Sì. Io.» Mi accascio a terra, priva di forze, con lo sguardo perso nel vuoto. Ho paura per lei, ho paura di perderla. Ho paura che abbia qualche problema serio. E io la amo. La amo.
Queste parole rimbombano nella mia mente, le lacrime riprendono a scendere. Mi graffio il viso con le unghie e urlo.---------------------------
Spazio autrice:
Buon anno lettori❤️
Com'è questa storia? Vi piace? Mi piacerebbe sapere la vostra opinione. Se vi piace, lasciate qualche stella.
{PICCOLO SPOILER}
Nel prossimo capitolo ci sarà una parte romantica tra Ennie e Tessa.
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L'amore che cercavo ➳ lesbian
Teen Fiction«Non sento il bisogno di avere qualcuno al mio fianco per sentirmi amata.» Questo era quello che diceva costantemente Tessa. Forse perché non aveva ancora capito di che genere di persona avesse bisogno. PREMESSA: Questa storia l'ho scritta un po' pe...