Ci metto un'ora per arrivare a casa di Ennie. Il tragitto dalla fermata dell'autobus a casa sua dista circa 2 km e decido di prendermela con calma. Non saprei nemmeno come dirle che Lauren e Sam sanno che non possiamo continuare così. Lei è sempre stata brava nel nascondere i suoi sentimenti, le sue emozioni, io invece sono sempre stata una frana. Non so mentire, sono un libro aperto. E lei è l'unica in grado di leggermi. L'unica che vorrò sempre al mio fianco, l'unica che voglio amare. Suono il citofono e aspetto che il cancello si apra. La macchina non c'è, quindi per fortuna i suoi genitori non ci sono. Cammino sul vialetto di sassi fino alla porta ed entro. Ennie arriva di corsa. «Tess, che succede?» chiede preoccupata. Mentre ero in autobus e mentre camminavo fino a qui, mi sono venuti in mente un sacco di scenari che si sarebbero potuti verificare in questo momento: magari le avrei detto "ti amo", magari le avrei chiesto di sedersi e ascoltare con calma tutto quello che era successo. Ma non avrei immaginato che mi sarei letteralmente fiondata addosso di lei, baciandola. Non appena le nostre labbra si toccano emette un mugolio di sorpresa e si irrigidisce, non sapendo cosa fare. Poi mi prende il viso tra le mani e schiude la bocca, lasciando incontrano le nostre lingue in un bacio dolce e vero, privo di bugie, amarezze e dolore. Solo tanto amore, tanta verità, tanta purezza. All'improvviso si allontana spaventata. «Tess, aspetta!» esclama. «Non possiamo, avevamo det..»
La interrompo portandole un dito sulle labbra, gonfie per i baci. «Ne abbiamo parlato, io e Lauren. E sappiamo che non possiamo continuare a fingere. Né io, né te, né lei, né Sam. Non ha senso continuare a farci del male, quando abbiamo la felicità davanti al naso. Non ha senso..» mormoro. «Ti amo, Helen. Ti amo tantissimo e voglio renderti felice. Non importa di quello che potrà succedere in futuro, non mi importa degli ostacoli che ci saranno, io voglio affrontarli insieme a te. Perché ti amo e solo questo conta» dico tutto d'un fiato. Il mio cuore corre veloce e il respiro è accelerato, probabilmente sarò anche diventata del colorito di un pomodoro, ma non m'importa. Ora importa solo lei. Il labbro di Ennie trema e temo che presto scoppierà a piangere. Invece non lo fa, sorride soltanto e riprende a baciarmi. Mi prende in braccio e mi adagia sul letto non appena entriamo in camera sua. In questo momento non esiste nessuno, se non noi. Sento la porta chiudersi, ma non voglio aprire gli occhi. Li lascio chiusi, assaporando questo momento. Voglio che niente vada storto. Aspetto che torni da me e mi sdraio al suo fianco, riempiendole il collo di baci. Il suo respiro irregolare è musica per le mie orecchie. Comincio a succhiare la pelle lasciando un piccolo succhiotto tra collo e clavicola e salgo di nuovo su, prendendo il lobo tra i denti. Sussulta per la sorpresa e mi prende il sedere tra le mani, stringendo, facendole poi risalire lungo i miei fianchi e accarezzandomi la schiena nuda. Non mi sono nemmeno accorta che mi ha sfilato la maglietta, sono troppo occupata su di lei per pensare a me. Le sbottono la camicia lentamente mordendole un labbro, mentre lei mi fa i grattini sulla schiena, facendomi venire i brividi. Le slaccio anche il reggiseno e lo butto a terra, baciandole l'incavo del collo e scendendo giù, lentamente, fino ai suoi seni, stringendoli con le mani e baciandoli. Geme e nel frattempo armeggia con il bottone dei miei pantaloni. Me li sfila ed io faccio lo stesso, baciandole l'interno coscia, fino ad arrivare alla sua natura. Sto per abbassarle gli slip, quando lei mi ferma. «Aspetta, lascia fare a me per una volta» mormora. Faccio di sì con la testa e mi sdraio mentre mi slaccia il reggiseno. Mi prende un seno tra le mani, mentre all'altro da attenzioni con la bocca, mordendo e leccando. Le appoggio le mani sulla testa e le accarezzo i capelli mentre sento scosse in tutto il corpo. Senza avvertirmi scende con la mano verso i miei slip e da fuori mi massaggia il clitoride, muovendo l'indice in piccoli cerchi. Ansimo e sussulto per la sorpresa. Lei ridacchia sulle mie labbra e mi lascia un bacio a stampo, cominciando a scendere. Sento la pelle andare a fuoco in ogni punto in cui mi lascia baci, partendo dal collo, fino ad arrivare al basso ventre. Il mio corpo freme per la sua presenza e la prego di muoversi. Non ce la faccio più, mi sta torturando. Finalmente i miei slip fanno compagnia agli altri indumenti a terra. Mi bacia l'interno coscia e fa scorrere la lingua fino ad arrivare alla mia intimità. Dapprima passa la lingua sui bordi, e poi entra in me muovendosi veloce. Ci perdiamo l'una nell'altra, dandoci nient'altro che amore. Donandoci completamente l'una all'altra, senza parole nel mezzo perché, molto spesso, le parole non servono. Solo il modo in cui mi accarezza e mi bacia mi fa capire quando amore vuole darmi. E io voglio dargliene il doppio di quello che vuole dare a me. Lei merita sempre di più, mai di meno. Io non ne ho bisogno, posso farne a meno, ma lei lo necessita, e tanto. Faccio uscire le dita dalla sua natura e mi avvicino per leccare i suoi umori. Geme un'ultima volta prima di baciarmi dolcemente. Le accarezzo i fianchi lentamente, mentre lei si dimena dal piacere. La stanza sembra essere caldissima, faccio fatica a riprendere fiato. Lei mi guarda come se fossi la cosa più bella del mondo e mi viene da ridere, perché in realtà la cosa più bella del mondo è lei.
«Mi dispiace. Credevo che i miei sentimenti per te potessero cambiare rapidamente. Che magari era solo una piccola cotta..» mormora. «Invece mi sbagliavo. Ti amo talmente tanto, Tess. Avevi ragione, stavamo soffrendo per il cazzo. Mi dispiace davvero tanto.»
Porto l'indice sulla sua guancia e la accarezzo dolcemente. «Non importa. Non m'importa più nulla del passato. Adesso mi importa del presente» affermo convinta. «E voglio che nel mio presente ci sia tu.»
«Ma io ti voglio anche nel mio futuro» sussurra sulle mie labbra.Spazio autrice:
Molto probabilmente il prossimo sarà l'ultimo capitolo della storia. Questo l'ho scritto un po' di fretta, scusate, spero sia lo stesso abbastanza decente.
Commentate, vorrei sapere cosa ne pensate e magari cosa pensate che succederà d'ora in poi. Forse domani aggiorno, forse..
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L'amore che cercavo ➳ lesbian
Teen Fiction«Non sento il bisogno di avere qualcuno al mio fianco per sentirmi amata.» Questo era quello che diceva costantemente Tessa. Forse perché non aveva ancora capito di che genere di persona avesse bisogno. PREMESSA: Questa storia l'ho scritta un po' pe...