Divisione Omega (Ω)

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«Lya sei sveglia?» Xander aprí lentamente la porta della sua stanza facendo attenzione a non fare troppo rumore, ma una volta vista la stanza vuota la spalancó di colpo richiudendola velocemente alle sue spalle, imprecó sottovoce. Vide il peplo a terra e, facendo scorrere velocemente lo sguardo per tutta la stanza, vide il foglietto sul piano e corse fuori dalla stanza investendo alcune ragazze nella sua folle corsa verso le stalle.
«Quella ragazza è completamente pazza! Poi si lamentano di me! Avventurarsi da sola nella foresta solo perché ne aveva bisogno! Stupida idiota!»
Salí in groppa a Shadow e lo spronó al galoppo nella foresta.
Lya volava felice aggrappata alla criniera del suo pegaso quando, improvvisamente, questo atterró in uno spiazzo vicino a una capanna nei pressi di una palude.
Tutt'a un tratto Xander perse il controllo del suo stallone che si diresse verso la capanna di Ortica senza che lui lo guidasse.
Gli occhi di Lya incontrarono quelli del ragazzo non appena sbucó fuori dal folto della foresta, i loro destrieri si avvicinarono annusando l'aria. Xander sbiancó: un raro esemplare di pegaso d'ombra... e la terrestre in groppa... Ortica e Ortensia ne avevano di cose da spiegare. Lya gli sorrise e smontó avvicinandosi a lui
«Ciao Xander»
«Cosa diamine pensavi di fare? Andare da sola in giro per il bosco, ma sei pazza?!» smontó anche lui e le si avvicinó minaccioso, tuttavia dovette fermarsi perché il destriero della ragazza si mise tra i due sbuffando rumorosamente e raspando il terreno con gli zoccoli. Il ragazzo indietreggió contrandosi con il suo destriero che lo spinde in avanti col muso suscitando le risate della ragazza
«Ehi! Non é affatto divertente» Lya superó il suo destriero e si avvicinó a Xander con una mano sulla bocca a nascondere il sorriso. Improvvisamente i due vennero spinti l'uno contro l'altra dai rispettivi destrieri e i loro nasi arrivarono a sfiorarsi, Lya sentí il ragazzo trattenere il fiato e lei fece lo stesso guardandolo con il cuore in tumulto.
«Figlio della menzogna, terrestre. Eccovi qui!» Ortica sbucó fuori dalla foresta accompagnata da un grosso lupo rosso e osservó i due ragazzi con cipiglio severo per poi portarsi una mano alla bocca sorpresa quando vide il pegaso che stava dietro a Lya

«Ragazza, dove hai trovato quel cavallo?»

«Era nella foresta, dei cacciatori l'avevano intrappolato» e gli carezzó il collo «era come se dovessi andare lí a liberarlo...»

«Torniamo alla taverna, credo sia giunto il momento di affrontare qualche questione» Lya guardó confusa Xander che la guardó nello stesso modo salendo poi in groppa al suo cavallo. Durante il tragitto Ortica si giró piú e piú voltr a guardare Lya in groppa al suo pegaso rischiando varie volte di cadere dalla groppa del lupo. Arrivarono all'albero che ospitava i ribelli che il sole era giá alto nel cielo

«Giusto in tempo per il pranzo» borbottó la ninfa. Xander non aeva piú aperto bocca dall'arrivo di Ortica e fissava cupo le redini del suo stallone, Lya invece continuava a sentirsi estremamente a disagio e trovava conforto nell'intrecciare la morbida criniera del pegaso. Che questioni dovevano affrontare? E soprattutto perché quel tenero momento con Xander le sembrava cosí esageratamente sbagliato? E soprattutto lui che ne stava pensando?
Il pegaso, come se sentisse tutto ció, avanzava nervoso rimanendo in coda al gruppo. Fortunatamente in giro non c'era nessuno e Lya poté rilassarsi un po', affidarono i destrieri al simpatico centauro nella stalla che stava scacciando le mosche con la coda e si diressero all'interno della sequoia gigante.
I tre raggiunsero la mensa ed entrarono accompagnati dagli sguardi di tutti, Ortica si diresse velocemente dalla sorella al tavolo con le figlie e le lanció uno sguardo che diceva tutti. Lya stava per sedersi al tavolo con Xander quando una ninfa piuttosto bassina le prese una manica e la tiró

«Pranza con noi perfavore» aveva la r moscia e la richiesta ottenne un tenero effetto. Lya guardó Xander che le aveva giá voltato le spalle e le parole le morirono in gola, prese il suo vassoio sospirando affranta e seguí la ninfa.

Quando meno te lo aspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora