Vedo Luke riverso su se stesso coperto di graffi e sangue...
Mi siedo a fianco a lui e lo sento gemere di dolore. Piango.
Dopo un po' arriva Josh che solleva il fratello da terra e lo porta verso l'ospedale. Li seguo incredula chi puó aver fatto questo a Luke.
I miei pensieri scivolano veloci sui miei ricordi e un' ondata di collera di assale ricordandomi le parole di Steve...Rabbia, frustazione, il senso di essere una calamita di calamitá, tristezza queste emozioni si fondono in un unico nodo in gola.
Piango senza sosta. Arriviamo all'ospedale e i dottori prendono subito Luke in cura. Dopo circa due ore i dottori mi fanno entrare nella stanza in cui é il mio ragazzo. Mi siedo accanto al suo letto e il nodo in gola si stringe quando vedo le sue condizioni. Piango. Piango fino a quando un medico non mi scrolla leggermente... dovevo essermi addormentata. Il medico mi fa cenno di uscire e
« Dovete denunciare l'aggressore chiunque esso sia»
Abbasso lo sguardo e accenno un sorriso, ho sempre odiato farmi vedere debole, guardo il dottore e annuisco. Il medico va via e io ritorno dal mio Luke. C'é qualcuno nella stanza
« Chi é?»
«Josh»
riro un sospiro di sollievo e mi avvicino al mio migliore amico e ci abbracciamo.
«Vai a casa e riposati ora sto io con lui...»
Mi alzo malvolentieri e mi dirigo verso casa.
Che giornataccia.
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Passó un mese o due e Luke venne picchiato altre due volte. Denunciarono Steve alla polizia tutte e tre le volte ma lui usciva dopo neanche tre ore.
Al che Lya lasció Luke per il suo bene.
Ebbe altri ragazzi ma a tutti toccó la sorte di Luke... Lya partí per le vacanze estive voleva liberarsi un poco dai problemi.
Andó in una bellissima casetta in un bosco che dava sul magnifico lago che c'era.
Clara andó con lei e rimasero insieme per un paio di settimane.
Con le lacrime agli occhi
«Lya é stato stupendo ma devo tornare a casa. Ti voglio bene sorellina»
Clara e Lya si stavano abbracciando da un po' quando la voce all'altoparlante dell'aereoporto le fece dividere.
