Chapter 02.

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Al mattino, la mia sveglia suona, disturbando il mio sonno.
Mi alzo e mi preparo, per il gran giorno.
Indosso la mia maglia bianca, poi i pantaloncini.
Mi fisso la cintura nera, attorno alla vita.
Mi metto gli stivali, alti quasi fino al ginocchio.
Allaccio le stringe, ben strette.
Sistemo la mia collana con l'arco, le frecce e la spada.
Sistemo le altre armi nei passanti della cintura.
Indosso i miei guanti.
Mi osservo allo specchio.
Prendo dall'armadio il mio mantello e me lo infilo per le braccia.
Dentro è foderato di nero, fuori di bianco.
Arriva fino a terra, strisciando leggermente. Le maniche mi arrivano al gomito e il cappuccio è grande.
C'è un solo bottone, che si allaccia sul petto.
Sorrido al mio riflesso, poi esco dalla mia stanza.
Afferro un pezzo di pane e inizio a mangiare, aspettando i miei genitori.
Mio padre mi guarda e sorride.
"La mia piccola!" Mi abbraccia, quasi piangendo.
"Oh papà."
"So che ce la farai, ma fa attenzione." Si raccomanda, accarezzandomi i capelli.
Mia madre esce dalla sua stanza, con la sua solita aria altezzosa.
Usciamo di casa e ci avviamo verso la piazza comune.
Lì i Braves e i Reckless si riuniscono solo quando il triumvirato deve comunicare qualcosa di davvero importante.
La piazza è davanti al castello e tutto intorno, sono disposte case a forma di ferro di cavallo.
Un grande viale collega la piazza, direttamente all'uscita della città.
Dovremo percorrerlo, per poi correre nel bosco e iniziare il nostro addestramento.

Mi avvio lungo il viale, seguita dai miei genitori.
I Braves si salutano fra di loro, altri - anche se sconosciuti -, mi rivolgono un cenno.
Affianco a noi camminano i Reckless, i quali sono tutti seri o con dei sorrisi sfacciati in volto.
Io cammino davanti ai miei genitori.
A poca distanza da me c'è un Reckless.
Ha il cappuccio calato sul viso e tiene la testa bassa. Noto che qualcosa gli attraversa il volto.
Lacrime.
Il ragazzo si passa la mano sulla guancia, per asciugarla velocemente, senza farsi vedere.
Prima che posso notare qualcosa su di lui, il ragazzo aumenta il passo, nascondendosi nella folla.

Il viale è molto affollato.
Solo i Braves sono accompagnati dalle famiglie.
Mia madre squadra tutti dalla testa ai piedi e mi vergogno di essere imparentata con lei.
Non ho mai sopportato il suo atteggiamento di superiorità. Io non sono come lei. Io assomiglio a mio padre.
Arriviamo davanti ai cancelli della città.
Osservo gli alti porticati, aspettando che il capo delle legioni inizi a parlare.

"Sei sicura?" Insiste mia madre.
"Ho già detto di sì."
"Sono delusa dalla tua scelta, sappilo."
"Me lo hai già dimostrato." Rispondo, senza girarmi.
"Tua sorella ha fatto la scelta giusta."
Mi volto, spazientita.
"Vanessa non ha fatto la scelta giusta! Anzi, non ha fatto neanche una scelta! Tu le hai imposto di andare a palazzo! Lei aveva fatto l'allenamento per anni, era orgogliosa di sé stessa! Ma tu non lo eri!
Il giorno della prova non l'hai fatta uscire e l'hai spedita al castello, contro la sua volontà!
Lo hai imposto anche a me. Solo che io, a differenza di Vanessa, sono stata in grado di ribellarmi alle tue stupide decisioni." Sputo, acida.
Mia madre mi guarda sconvolta.
"Come osi?!"
Mi rivolgo a mio padre. "Spero di rivederti presto."
Lui mi guarda, distrutto.
Mi allontano, addentrandomi nella folla.

Un uomo, vestito di rosso, con indisso un'armatura, sale su un podio sopraelevato.
"Buon giorno a tutti!
Io sono Ledion, il comandante delle legioni. Ringrazio tutti i giovani, nati nel 1995, che hanno deciso di proporsi come futuri legionari.
Dovrete sopravvivere da soli, là fuori, fino alla sera della Luna Rossa. Dopo l'avvenimento, dovrete rientrare.
Come ogni anno, dovrete uscire, appena sentirete il colpo dell'arma."
Il mio sguardo si sposta dall'uomo, alle porte.
Esse vengono spalancate, lentamente.
Poi il fatidico colpo.
Tutti iniziamo a correre, fuori dalle porte.
Non siamo tantissimi quest'anno. Forse duecento.
Vedo tutti quanti iniziare a dividersi. Molti ragazzi corrono verso Ovest, cioè alla mia destra, rifugiandosi verso i monti Avalanchi.
Altri corrono in linea retta, cioè verso Sud, verso le montagne rocciose.
Poi rimango io, che corro verso Est, dirigendomi verso il Passo del Drago.
Il motivo? Lì c'è un grande corso d'acqua, pieno di animali.
Corro, finché il prato non diventa un campo dall'erba alta.
Presto l'erba alta viene sostituita da un bosco e la pianura diventa una collina.
Inizio a salire, dirigendomi verso il corso d'acqua.
Estraggo la freccia e l'arco dalla collana, i quali diventano di dimensione naturale.
Incocco la freccia, nel caso io debba tirarla in fretta.

Raggiungo in fretta il corso d'acqua.
L'acqua è piuttosto limpida.
Afferro una boccetta dalla mia cintura. Mi abbasso e la riempio d'acqua.
La inserisco nuovamente nel suo passante e per evitare di perderla, l'assicuro con un moschettone.
Riprendo a camminare, seguendo il corso d'acqua, verso monte.
Dovrei anche trovare un riparo per la notte.
Gli alberi sono abbastanza larghi fra loro. Qui sono alti, dalle fronde piene di foglie.
Inizio a cercare un posto nel quale dormire.
Sicuramente dovrei trovarlo lontano dal confine e abbastanza in alto, lontano dai predatori.

Cammino a testa alta, attentamente.
Poi la vedo.
Una vecchia torre di vedetta, abbandonata.
Aumento il passo.
Appena mi ci avvicino, ci do un'occhiata.
È alta circa cinque metri. La vecchia porta è stata murata da sassi, l'unico modo per entrare è arrampicarsi ed entrare dalla finestra.
Osservo l'entrata, poco più in alto di me.
Inizio ad arrampicarmi, cercando le rocce giuste.
In poco tempo riesco a salire.
Entro dalla finestra.
La sala è tonda e le scale sono crollate.
Questo è un posto abbastanza adatto in cui stare.
Il confine è lontano e nessun predatore può entrare.
Sorrido, appoggiandomi contro la parete.
Cerco qualche oggetto sul quale sistemarmi, per dormire.
Ci sono dei vecchi cumuli di paglia secca.
Li prendo e li sistemo da una parte.
Inizia già a fare buio, quindi decido di stendermi; tanto per oggi non potrei fare molto altro.
Mi avvolgo nel mantello, usandolo come coperta.
Sono comunque ancora piuttosto insicura. Avere qualche alleato sarebbe una cosa positiva.
Purtroppo in queste cose alcuni ragazzi muoiono.

Sospiro, esausta.
Avrò camminato per ore, seguendo il fiume, senza nemmeno accorgermene.
Di tanto in tanto riempivo la borraccia, con dell'acqua
In questo momento mi manca la comodità del mio letto...

~Angolo autrice:

Nuovo capitolo, yay! :3

Mi si sono sminchiati i messaggi privati, quindi scusatemi se entro breve non dovessi rispondere, ma non li apre proprio.
Wattpad mi odia per davvero.

Domanda: avete fratelli o sorelle? →
Io sono figlia unica :c non so se sia una cosa bella o brutta AHAHAH forse entrambe 😂

Anywayyyyyyy

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife



The Reckless & The Brave || A Raura Fanfic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora