Sono seduta in una delle stanze.
C'è un piccolo letto e niente altro, se non una finestra.
Mi rigiro il mio pugnale fra le dita, in attesa di Ross.
Il Sole è ormai tramontato e di lui ancora nessuna traccia.
Mi sono tolta il mantello, appoggiandolo in fondo al letto.
Sospiro, osservando l'insieme di foglie oltre la finestra, alla mia destra."Posso?"
Sposto lo sguardo verso la porta.
Contro lo stipite è appoggiato uno dei fratelli di Ross, Riker credo.
Annuisco.
Lui si fa leggermente avanti.
"Primo: volevo scusarmi per aver dubitato di te. È stato infantile da parte mia."
"Fa niente. Solo, evita. Oppure inizierò a minacciarti come faccio con Ross." Rispondo, con un sorriso.
Riker ride appena.
"Puoi parlarmi di lui?"
"Come, scusa?"
"Sono andato via quando lui aveva sedici anni. È passato molto tempo. Ho faticato a riconoscerlo, quando lo avevo davanti."
"Come sapevi che era lui?"
"Lo speravo, diciamo..."
"Ross è sveglio e spericolato, ovviamente. È davvero coraggioso e forte. Non si direbbe, ma ha anche un gran cuore." Rispondo, osservando Riker.
Ora è appoggiato alla parete alla mia sinistra. Le sue braccia sono incrociate davanti al petto ed ha la testa bassa. Il lungo ciuffo biondo gli copre buona parte del viso.
"Ci odia."
"No, non vi odia."
"Invece sì. Appena ci ha visti ci avrebbe uccisi."
"Non vi odia. È ferito, che è diverso.
Ha visto la sua famiglia andare in pezzi.
Pensava che vostro padre fosse morto, invece è a fare la bella vita al castello.
Pensava che i suoi fratelli fossero scomparsi nel nulla, addirittura morti, poi se li ritrova davanti.
Si sente escluso e preso in giro."
"Rocky ed io volevamo solo proteggere lui e il resto della famiglia.
Sai, non importa quanti anni possa avere, per me sarà sempre il mio fratellino.
Volevo evitare che anche lui venisse oppresso dalla realtà e dalla crudeltà di questo mondo." Le parole di Riker sono sincere e piene di tristezza.
Si sente veramente in colpa.
"Immagino che volevate comportarvi da bravi fratelli, ma vi sareste dovuti fidare di Ross.
Ormai quello che in ogni dove vede è crudeltà."
"Quando me ne andai, aveva sedici anni. Era totalmente diverso dal Ross che conosci tu.
Era sempre gentile con tutti, anche con chi non lo meritava. Faceva di tutto per compiacere alle persone. Non era per niente un Reckless.
Ma penso che i fatti degli ultimi anni lo abbiano radicalmente cambiato."
"Sì. Ma ti assicuro che in lui c'è ancora molta bontà, anche se non lo vuole dare a vedere."
"Spero solo che possa perdornarci."
"Deve solo capire."
"Capire?"
"Sì. Deve capire, per poter accettare tutto ciò. Solo accettando si può guarire."Per qualche minuto non diciamo nulla.
Riker è ancora lì, a fissare vero il basso.
"Posso... posso chiederti un'ultima cosa?"
"Quale?"
"Ma... fra voi due... tu e Ross... c'è qualcosa?"
Le mie guance avvampano alla domanda. "No, no! Non c'è nulla!" Rispondo in fretta.
A quanto pare Riker non crede alle mie parole, siccome mi rivolge un sorriso.
"Puoi dirmelo! Non dirò niente, promesso!"
"Uhm... no Riker, davvero..."
"Non dire cazzate, avanti!" Insiste il biondo, sempre più divertito.
"F-forse...?"
"Non sembri convinta."
"È complicato. Non so esattamente se provo qualcosa per lui. Forse sì. Non lo so."
"Sei notevolmente confusa." Ride Riker, divertito.
"Perché me lo chiedi?"
"Mi avrebbe ucciso, quando ho provato a cacciarti. Ho pensato che ci fosse del tenero fra di voi."
"Insomma, ci siamo anche baciati e..."
"Vi siete baciati?!" Sulla soglia compaiono Ellington e Rocky, stupiti.
"Cosa ci fate qui?!"
"Eravamo qui per chiamare Riker, ma ci siamo ritrovati ad ascoltarvi parlare." Spiega Rocky, senza vergogna.
Questi due hanno appena origliato un'intera conversazione e sono totalmente tranquilli!
"Dai, vai avanti!"
"No!"
"Uh, cosa ti costa?! Neanche ti conosciamo!"
"Appunto!" Esclamo. "Siete degli sconosciuti! Poi non voglio che si sappia, questa cosa!"
"Siamo in tre. Più te e Ross. A chi dovremmo andare a dirlo?" Domanda Ellington, retoricamente.
"A Ross!"
"Certo, fa fatica ad ascoltarci!"
"Siete insopportabili!" Esclamo, ma sorridendo.
"Quindi ti piace?"
"Così si può dire."
"Aw, che carini."
Roteo gli occhi. "Ora uscite! Dai!"
I tre escono dalla stanza, ridendo.//
È notte ormai.
Sono stesa sotto alle coperte, cercando di scaldarmi.
Do le spalle alla finestra, rivolta vero il muro.
Stringo appena il cuscino, come se potessi ricevere del calore.Sento dei passi. Qualcuno si sta avvicinando a me.
Le mie coperte vengono scostate appena e il materasso si piega sotto il peso della persona.
Appena la persona è stesa, sento le coperte coprirmi interamente.
Delle braccia si stringono attorno a me, delicatamente.
Ross.
Lui mi solleva appena il busto, appoggiandomi contro il suo petto.
Sospiro appena, grata.
Lui fa scorrere le dita di una mano lungo la mia schiena, accarezzandomi.
Per una volta non indossa i guanti artigliati.
Il suo petto si alza e si abbassa ad un ritmo regolare.
Mi muovo appena e Ross si blocca.
Mi sistemo più comodamente contro di lui, appoggiando una mano vicino al mio viso.
Dopo poco lui poggia la mano sinistra sulla mia schiena, per tenermi contro di sé, mentre con la destra mi accarezza il braccio. Sento dei brividi, ogni qual volta le sue dita mi sfiorano la pelle.
"Ross..." Mormoro, spostando la testa.
Lui mi da un bacio tra i capelli, poi torna ad accarezzarmi.
Il mio stomaco fa un capriola. Ne sono certa.
"Andrà tutto bene." Dice lui, mentre passa dolcemente la mano sulla mia schiena.
Mi stringo a lui, annuendo.
"Come credi che faremo a sconfiggere il triumvirato?" Domando, incapace di chiudere gli occhi.
"Non chiederlo a me." Risponde, con un sospiro. "Ma ti prometto che non permetterò a nessuno di farti del male." Alzo di poco il viso, per guardare Ross. Lui poggia la mano sinistra sulla mia guancia, accarezzandola con il pollice. Quel semplice gesto, ma allo stesso tempo così speciale, mi fa rabbrividire.
So bene che Ross non è mai stato un tipo a cui piace parlare. Era chiuso, per lui contavano più i fatti delle parole; ma l'aver sentito quella frase da lui mi ha resa più contenta di quanto immaginassi.
Per prima cosa era lui, ad avermela detta, il che la rende ancora più speciale. Ormai non posso negare di provare qualcosa nei suoi confronti e l'idea che lui avrebbe fatto di tutto per proteggermi, mi fa pensare che anche lui provi qualcosa per me.Dovevo sicuramente essermi fermata a fissarlo, siccome Ross mi sorride teneramente. "Hey, va tutto bene, te lo prometto."
Mi appoggio di nuovo al suo petto, sospirando.Senza rendermene conto, chiudo le palpebre, per poi essere trascinata nel sonno.
~Angolo autrice:
Un po' di Raura vanno sempre bene :3 yay!
Alloooora, avrei dovuto aggiornare ieri ma... mi sono dimenticata... ero convintissima di aver aggiornato! Vi giuro! Poi ho ricontrollato e... SCUSATE SONO PIRLA :c
Inoltre è uscito Pokemon Go e... niente, inizierò ad uscire di casa :3
Domanda: andrete in vacanza da qualche parte quest'estate o ci siete già andati? →
Io dovrei andare in Toscana a Settembre :3
Sto abusando del bruco carino...Votate e commentate ;)~
Ellingtons-wife
STAI LEGGENDO
The Reckless & The Brave || A Raura Fanfic.
Fanfic"Che ne dici di allearci?" "Come?" "Allearci. Cerchiamo di non farci ammazzare, insieme." "Sono un Reckless. Il mio compito è quello di farmi ammazzare. A noi non interessa degli altri, solo di noi stessi. Se tu fossi nei casini, io non farei niente...