Chapter 11.

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_Ross' pov

Il cielo è ancora scuro e il bosco ha un'aria spettrale.
Gli alberi sono scuri e tetri, mentre sfreccio fra essi.
Poi trovo il riparo perfetto.
Una grande quercia.
Non troppo alta, ma abbastanza per impedire che qualcuno ci veda.
I rami sono pieni di foglie e nascondono bene il centro dell'albero, creando un nascondiglio fantastico.
Mi arrampico a fatica, tenendo Laura con il braccio sinistro.
Mi siedo in un piccolo spazio fra il tronco e i rami vari.
Non si vede neanche il terreno, a causa dei rami.
Riprendo un attimo fiato, esausto.
Sento l'aria che fatica a raggiungere i miei polmoni e dilato le narici il più possibile.
Il petto mi brucia, mentre i miei piedi sono dolenti.
Porto la mia attenzione a Laura.
Non si è ancora svegliata, da prima.
Le tolgo il pezzo di stoffa, che copriva le sue labbra.
Esse sono leggermente arrossate.
Dalla sua cintura vedo spuntare il suo pugnale. Lo afferro e inizio a tagliare le corde, che le impedivano di muoversi.
Userei la mia spada, ma ho paura di farle male.
Appena ogni strato di corde è rimosso, vedo dei piccoli lividi, causate dalla pressione di esse.
La tengo stretta fra le mie braccia, come per ripararla da qualcosa.
Faccio passare il mio pollice sopra le sue labbra, dolcemente.
Solo ora mi rendo conto di quanto io tenga a lei.
L'idea che qualcuno potesse averla presa ed averle fatto del male, mi faceva ribollire il sangue nelle vene.
Non so perché, ma un pensiero invade la mia testa.
Immagino Laura svegliarsi, per poi ringraziarmi.
Vedo che preme le labbra contro le mie. Nel mezzo del bacio mi sussura che sono il suo eroe e poi riprende a baciarmi.

Mi passo una mano fra i capelli.
Dio, ma cosa vado a pensare? Sono impazzito?

Resto seduto, con Laura fra le mie braccia, ancora fuori gioco.
Sento i suoi piccoli respiri entrare in contatto con la mia pelle.
Le accarezzo i capelli, con la mano.
Chiudo gli occhi, cercando di rilassarmi.
Il mio cuore non ne vuole sapere di rallentare.
I miei respiri sono lunghi.
Poggio la testa contro la corteccia, facendomi anche un po' male.
Fantastico. Mi mancava un trauma cranico.

Nel bosco intorno a me - a noi - non si sente nulla, neanche il verso di qualche animale.
È tutto calmo.
L'unica cosa udibile, è il vento che soffia fra le cime degli alberi, smuovendole.
Alzo la testa, guardando alcuni rametti muoversi con veemenza, sull'alto della quercia.
Mi unimidisco le labbra, come mi capita di fare spesso.
Un piccolo movimento proviene dalle mie braccia.
Laura si muove appena, iniziando a svegliarsi.
Apre gli occhi, i quali sono opachi e non vispi come al solito.
Lei inizia ad agitarsi e colpirmi nel petto.
La fermo, afferrandole i polsi.
"No! Lasciami!" Grida, cercando di liberarsi.
"Laura, sono io." La scuoto appena, allentando la presa sui suoi piccoli polsi.
Le mie mani riescono a chiuderli completamente, quasi facendo sparire le sue ossa fra le dita.
Laura alza la testa, guardandomi dritto negli occhi.
Le sue labbra sono leggermente aperte e i suoi occhi spalancati.
Prima guarda me, per almeno cinque secondi, poi si guarda intorno, spaventata.
"Ross!" Mi stringe in un abbraccio, nascondendo il viso nel mio collo, sempre restando seduta sulle mie gambe.
I suoi capelli mi coprono la spalla sinistra e mi solleticano appena sotto al mento.
"Va tutto bene. Sei al sicuro ora." Sussurro, cercando di tranquillizzarla.
"Mi dispiace Ross! Loro avevano detto che ti avevano... avevano... ucciso... ed io..." Laura riprende a singhiozzare.
"Sto bene, tranquilla."
"Poi... ho provato a difendermi, ma uno di loro aveva un fazzoletto con una strana sostanza. Appena l'ho respirata ho perso i sensi.
Mi sono risvegliata dentro quel posto... legata e imbavagliata... e poi..." La interrompo, prendendole la guancia.
"So come sono andate le cose dopo, ho visto."
"Grazie mille." Fra tutte quelle lacrime, gli angoli della sua bocca si alzano.
Non so perché, ma aspetto che mi dica che sono il suo eroe.
Ma dubito che accadrà mai.

Dopo un lungo silenzio, Laura alza la testa, guardandomi negli occhi. Cerca di decifrare la mia espressione, anche se i nostri volti sono a malapena visibili a causa del buio della notte.
"Ti hanno fatto qualcosa?" Domanda lei, premurosa.
"Sei davvero incredibile." Rispondo, aggiungendo poi una risata.
"Perché?"
"Eri legata fino a cinque minuti fa e ti preoccupi di come sto io."
Laura arrossisce, abbassando lo sguardo.
"Laura." Le faccio alzare il capo, dolcemente.
"Mi dispiace tanto per le cose che ti ho detto. Sono semplicemente arrabbiato, ma non me la sarei dovuta prendere con te.
Sei l'unica persona che ha cercato davvero di capirmi."
"Non fa niente..."
"No invece. Se non ti avessi trattata in quel modo, tu ti saresti riposata ed io avrei fatto il turno di guardia e i legionari non ti avrebbero presa."
"Ma avrebbero comunque potuto ucciderti." Insiste, avvicinandosi di più a me.
"E quale sarebbe la perdita?" Domando, sostenendo il suo viso. "A chi mancherei?"

Tutto ad un tratto, Laura mi afferra per il bordo interno del mantello e mi attira a sé.
"Smetti di dire così. A me importa di te." Dice, arrabbiata.
Preso nel momento, appoggio la mia mano sulla sua guancia destra e mi avvento sulle sue labbra.

Mille emozioni scoppiano dentro di me.
Laura preme a sua volta la bocca contro la mia.
È un bacio semplice e dolce, solo le nostre labbra unite. E Dio, quelle labbra...
Mi allontano lentamente, per non rovinare tutto.
Apro gli occhi, vedendo le palpebre di Laura ancora chiuse.
Quando si sollevano, riesco appena a vedere i suoi occhi.
"Ross..."
La interrompo, facendola stendere sopra al mio petto.
"Shh, riposati."
Le sento muovere la testa, come per annuire.
Accarezzo la sua schiena, dalle scapole fino alla zona in cui si trovano i reni.

In pochi minuti il respiro della ragazza è lento e regolare. Dorme tranquilla, appoggiata a me.
Le cingo la vita, per tenerla stretta.
Decido di riposare a mia volta, così chiudo gli occhi.
La stanchezza inizia a prendere la meglio, fino a farmi addormentare.

~Angolo autrice:

Bacio Raura, yay! :3

Ve lo aspettavate già all'undicesimo capitolo? Tranquille, avrete da cristonare ancora tanto :D

Anywayyyy c: ho appena scoperto che una ragazza che abita nel mio paese conosce gli R5 e shippa Raura. Ho urlato malissimo.
AHAHAHAH sono queste le vere soddisfazioni della vita.

AHAHAHAH sono queste le vere soddisfazioni della vita

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Provate a dire che non sono stupendi! *^*

Tra l'altro sto poco bene, quindi sono tre giorni che sto in casa a guardarmi Miraculous Ladybug e fangirlo sui LadyNoir. SOCCORRETEMI.

Domanda (simile a quella dell'ultima volta): gelato o ghiacciolo? →
Ribadisco: gelato forevah. I ghiaccioli invece di dissetare, mi fanno venir sete AHAHAH

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

The Reckless & The Brave || A Raura Fanfic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora