The Reckless & The Brave || A Raura Fanfic.

Chapter 25.

"Io continuo a non capire. Tutto questo non ha senso. Perché proprio noi due?"
"Non lo so. Ma il libro dice così.
Nessun Reckless ha mai parlato con un Brave, prima che lo facessimo noi due. Ci fidiamo l'un l'altro e ci siamo salvati la vita a vicenda, parecchie volte." Dico, guardandolo.
Osservo i suoi occhi color nocciola.
Ogni giorno che passa li vedo sempre più stanchi.
È triste vedere come la luce pian piano li abbandoni.
Ross alza la testa, osservandomi a sua volta.
Mi guarda per pochi secondi, poi abbassa nuovamente il capo. Un sospiro si libera dalle sue labbra, rimando come sospeso nella stanza.
"Dovremmo dirlo ad Eric?"
"Quello mi ha già rotto." Ribatte il biondo, passandosi la mano sul viso.

Ross legge il libro, come per cercare qualcosa.
Sfoglia le pagine, pigramente.
Quando poi punta lo sguardo su una pagina in particolare.
"Laura, leggi qui."
Mi avvicino, per vedere meglio.
La scrittura è molto piccola ed è di un amanuense.

《Dieci giovani combatteranno per il regno.
Ma a Lœna il numero perfetto è il nove.
In dieci partiranno ed in nove torneranno.
Uno di loro morirà per mano del Destino.》

"Cosa? Significa che uno di noi dovrà morire?!" Entrambi ci voltiamo verso i ragazzi.
Loro ridono e scherzano, seduti per terra. Eric ride con loro.
Continuiamo entrambi a leggere e ci lanciamo uno sguardo allarmato, quando leggiamo una determinata parte.

《Uno degli eroi perderà la vita.》

Uno dei ragazzi morirà...
"Non permetterò ai quei tre imbecilli di farvi del male." Sibila Ross, a denti stretti. "Ora o mai più." Lui si alza, facendo cadere la sedia.
A gran passo si avvicina alla porta, aprendola.
"Dove pensi di andare?!" Domando, inseguendolo. Sento i passi degli altri, alle mie spalle.
Ross cammina a testa alta, con le braccia distaccate dal corpo.
"La pagheranno cara, tutti."
"Ross, cosa pensi di fare da solo?!"
"Lei ha ragione." Eric blocca il passaggio a Ross, mettendosi in mezzo.
A Ross ribolle il sangue nelle vene.
"Non me ne fotte niente! Perché siamo ancora qui a fare nulla?!"
"Bisogna formulare un piano, prima!"
Ross si volta verso Ellington.
"B-beh..." Il castano inizia a balbettare, sentendosi in soggezione.
"Tu sei quello dei piani geniali, no?"
"S-sì... però..."
"Allora?"
"Se Eric chiamasse tutti i ribelli, potremmo invadere il castello attraverso il passaggio nel muro. Le guardie non se lo aspetterebbero. Un gruppo potrebbe andare a liberare i prigionieri nelle segrete e gli altri potrebbero raggiungere il triumvirato."
"Questa... è un'ottima idea!" Il viso di Eric si illumina. "Datemi cinque minuti!" Lui si allontana di corsa.
Al mio fianco Ross si scrocchia le dita, semplicemente chiudendole in un pugno, lungo i fianchi.
Le sue narici si dilatano, mentre respira, come se stesse cercando di mantenere la calma.

In pochi minuti, un intero esercito di persone si riversa lungo i corridoi.
"Siamo pronti." Dice Eric. "Ho dato loro tutte le indicazioni."
Annuiamo, impugnando saldamente le armi.
"Chi ci guiderà lungo il percorso?" Domanda Ellington, mentre armeggia con la spada ancora chiusa.
I ragazzi si voltano verso Ross, poi verso di me.
"Non vedevo l'ora."

Usciamo dal passaggio, con attenzione.
Nel corridoio non si vede nessuno.
Ross ed io corriamo per primi, davanti a tutti.
Abbiamo molto distacco.
Le luci sono tutte spente e l'unica fonte di luce è quella che proviene da fuori, che passa attraverso le finestre.
È tutto troppo strano.
Le guardie sapevano che eravamo nascosti nel palazzo. Allora perché non ci hanno teso un'imboscata?
Smetto di correre, realizzando una cosa.
"Che succede?" Domanda Ross, con preoccupazione.
"È una trappola! Ci attaccano alle spalle! Sanno che eravamo nascosti in questo corridoio!" Esclamo, guardando alle spalle del gruppo.

In quel momento esatto si sentono delle grida.
"Merda..." Ross impreca, guardandosi intorno. "Quanti pensi che siano?"
"Troppi. Le legioni si sono unite alle guardie. Sono molti più di noi." Dico, incoccando una freccia.
Un gruppo di ribelli si divede dall'altro, correndo giù per le scale, diretto ai sotterranei.
Ross ed io corriamo verso i ragazzi, che sembrano altamente confusi.
"Noi dobbiamo raggiungere il triumvirato! Copriteci le spalle!"
Il primo ad annuire è Riker.