Chapter 12.

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_Laura's pov

Per una volta, non ho l'ansia di dovermi alzare, per iniziare a correre.
Non ho l'ansia di dover cacciare qualche animale, per fame o per difesa.
È tutto stranamente tranquillo.
Sento il rumore di un ruscello scorrere poco lontano. Dal rumore si capisce che l'acqua è fresca e pulita. Non so come spiegarlo, ma spesso solo un semplice rumore può farti capire l'aspetto di qualcosa.
Sopra la mia testa i piccoli rametti dell'albero vengono scossi da alcuni uccelli e il loro canto risuona armonioso.
Contro il mio petto quello di Ross si alza e si abbassa, lentamente.
Le sue mani sono appoggiate sulla mia schiena, protettivamente.
Alzo appena la testa, per osservarlo.
I suoi occhi sono ancora chiusi.
Sta ancora dormendo, esausto dagli eventi della scorsa notte.

Il sapore delle sue labbra continua a tornarmi in mente.

Lo osservo, guardando i dettagli del suo viso.
Le labbra sono schiuse. La sua mascella è ben scolpita, mentre le guance sono scavate.
Non posso fare a meno di sorridere.
Mi fa strano pensare quanto io tenga a lui. All'inizio lo avrei volentieri gettato in una scarpata, ora invece non so come farei senza la sua presenza.

Sento Ross lamentarsi appena nel sonno, o meglio, dormi-veglia.
Infatti, dopo poco, lui apre le palpebre.
Mi sorride; i suoi occhi pieni di stanchezza.
"Ciao."
Un leggero vento soffia sull'alto delle cime degli alberi, facendo muovere i rami più sottili su e giù, in un movimento lento, simile a quello che fa una madre per muovere la culla del figlio.
Le foglie verdi dell'albero mi impediscono di vedere oltre esse, nascondendo il centro dell'albero.
Porto nuovamente lo sguardo al ragazzo davanti a me. Lui mi stava già guardando, con un dolce sorriso.
"Ross, devo chiederti una cosa."
"Dimmi."
"Puoi dirmi cosa è accaduto alla tua famiglia?" Domando, osservandolo titubante.
Lui si irrigidisce, sorpreso dalla mia domanda.
"Ti fidi di me?"
"Certo. Anche più di quanto mi fidi di me stesso."
"Allora puoi dirmelo? Ti giuro che non ti interromperò e..." Ross mi poggia un dito sulle labbra, fermandomi.
"Non preoccuparti. Hai il diritto di sapere, ormai."
Annuisco.
"È... complicato." Ross emette un sospiro esausto.
"Se non vuoi non..."
"No. Devo togliermi questo peso di dosso e devo affrontare la realtà."

"Nella mia famiglia siamo... eravamo sette: i miei genitori, i miei fratelli ed io.
Avevo tre fratelli maggiori: Riker, Rydel e Rocky, poi un fratello minore, Ryland.
Sono nato in un ghetto del quartiere dei Reckless.
I ghetti lì sono orribili. Sporchi, malsani, loschi.
Lì devi girare armato, altrimenti verresti ucciso dai ladri.
Lì anche un topo è considerato una cena.
Mio padre lavorava come fabbro, nell'armeria a corte.
Mia madre un tempo era una cortigiana, ma caduta in rovina per aver sposato mio padre.
Lei non aveva un lavoro e, a dirla tutta, non poteva permetterselo. Doveva badare a cinque figli tutto il giorno.
Nostro padre portava sempre a casa i soldi indispensabili per il cibo.
I miei fratelli ed io condividevamo i vestiti, non ne avevamo per tutti.
Mio fratello maggiore, Riker, aveva deciso di diventare un Reckless della legione. Voleva rendere orgogliosi i nostri genitori.
Aveva solo tredici anni.
Ma un giorno... nostro padre venne convocato a palazzo, ma non tornò mai a casa.
Nostra madre lo aspettò alla porta per giorni.
Pianse fino a finire le lacrime.
Doveva essere stato ucciso nel ghetto, mentre tornava a casa.
Alla mia famiglia servivano i soldi e nessuno di noi ne aveva.
Così mio fratello Riker, a vent'anni, invece di andare a fare l'addestramento, si presentò al castello.
Ogni mese ci inviava dei soldi, per poterci far sopravvivere.
Mia sorella Rydel voleva essere una guerriera. Voleva dimostrare che poteva essere forte.
E lo era. Ma aveva un unico problema.
Era una Weander." Ross si ferma, guardandomi.
"Una Weander?"
"I Weander sono coloro che possiedo poteri, per così dire.
Lei era una di loro.
Doveva averlo ereditato dalla nostra tris-nonna.
Lei non poteva combattere, essendo una Weander. Se qualcuno lo avesse scoperto, l'avrebbero solamente usata.
Così lei fu costretta ad andare al castello, seguendo Riker.
Mio fratello Rocky si presentò all'addestramento.
Ma la sera della Luna Rossa lui... lui non tornò.
Evidentemente era stato ucciso dai Freaks o che so io.
Mia madre riprese a piangere per giorni.
Dopo tre mesi dalla morte di Rocky, ci venne riferito da Rydel, tramite i suoi messaggi-Iridi che Riker era sparito. Nessuno sapeva dove fosse.
Per mia madre fu un duro colpo.
Non ne poteva più di veder morire la sua famiglia.
Così, quando le dissi che sarei diventato un Reckless vero e proprio, non voleva crederci.
Mentre mi recavo verso questo suicidio, lei mi inseguì per la strada, pregandomi di non farlo. Urlò che mi voleva troppo bene per farmelo fare.
A casa erano rimasti solo lei, Ryland e la sua ragazza, Savannah.
Lei è orfana di entrambi i genitori. Sua madre morì di parto e suo padre scomparve quando lei era ancora piccola.
E... beh... direi che è tutto."
Rimango scioccata dalla vita di Ross.
Lui si limita ad alzare le spalle, come se non fosse niente.
"Ross... mi dispiace tantissimo..."
"Succede. Vorrei solo sapere che fine abbiano fatto i miei fratelli e mio padre. Magari riuscirei a stare più sereno.
Se ne sono andati... in un posto dal quale non potranno più tornare."
"Sai... so che non ti aiuterà, ma io non vedo mia sorella da tre anni.
Lei voleva essere una Brave.
Ma noi due eravamo sempre molto in conflitto con nostra madre.
Lei voleva mandarci a corte e farci sposare con qualcuno di importante.
Così fece.
Non fece presentare mia sorella all'addestramento e così fu obbligata ad andare a corte.
Io ci ho pure litigato, prima di arrivare qui."
"Lasciala perdere. Sei una vera Brave. Sai combattere in modo splendido, sei intelligente e sei coraggiosa per davvero."
"Mi è capitato troppe volte di avere paura." Ammetto, quasi imbarazzata.
"Essere coraggiosi non significa essere senza paura. Essere coraggiosi significa affrontarla a testa alta."
"Grazie." Sorrido, dandogli un bacio sulla guancia.

Un'altra domanda che mi assilla?
Cosa siamo ora?
Ci siamo baciati e lui mi ha confidato il suo più grande segreto.
Dio, perché è così complicato?
Non funzionerebbe fra di noi.
Lui è un Reckless, io una Brave.
Alla fine di tutto finiremo in due legioni differenti e non ci vedremmo mai più.

"Dovremmo allontanarci. Ho paura che i soldati non siano lontani."

Ross ed io scendiamo dall'albero. Faccio attenzione a dove metto i piedi, per non scivolare.
"Dove dovremmo andare?" Domando, guardandomi intorno.
Il bosco mi sembra ormai tutto uguale.
"Sei tu quella che sa orientarsi meglio."
"Di solito il muschio cresce sul lato Nord degli alberi, quindi il Nord è da quella parte." Dico, indicando alla nostra sinistra.
"Oh, okay..."
Ci incamminiamo, cercando di allontanarci velocemente.

Il Sole risplende alto nel cielo, ma qui il bosco si fa sempre più fitto.
Le radici degli alberi sono incredibmente grandi e robuste.
Esse sono ingarbugliate le une sulle altre, per poi sparire sotto l'erba.
Passiamo vicino ad un albero increbilmente vecchio.
Appena poggio i piedi sulle radici, esse scricchiolano rumorasamente.
Alle mie spalle sento un rumore strano e un mezzo urlo.
Mi volto velocemente.
Ross non è più con me.
"Ross?!"
Mi volto in tutte le direzioni, cercandolo.
"Laura!" La sua voce è più vicina del previsto.
Mi avvicino a quella che sembra essere la radice più grande dell'albero.
Dietro di essa si trova una voragine nel terreno, grande almeno due metri.
Appeso ad alcune erbacce, c'è Ross.
Afferro il suo avambraccio, cercando di sollevarlo. Pessima scelta.
Le erbacce a cui si teneva, si rompono.
Precipito nella fossa a mia volta, ma prima di finirci del tutto, mi reggo al bordo di essa con la mano libera.
"Laura, lasciami! Cerca di tirarti su!" Urla Ross, poco sotto di me.
Il suo braccio è teso e sporco di terra.
Il suo viso è imperlato di sudore e i suoi occhi sono colmi di ansia.
"Non ti lascio!"
"Fallo!"
Ma prima di poter rispondere, la mia presa si allenta dal terreno.
La terra si sbriciola nel mio palmo, finché non la sento più.
Riapro gli occhi, vedendo tutto vorticare intorno a me.
Solo ora mi rendo conto che Ross ed io stiamo precipitando nel vuoto.

~Angolo autrice:

Sì scusate... non ho resistito c:

Ho trovate tante foto dei Raura su cui fangirlare *Q* sono a posto per settimane. Yay!
Anche dei miei bambini c':

Fisso le loro foto tipo: "Proud mama." AHAHAHAHAH...ah?

Anywaaaaaay, come state? :3

Spero che la storia vi stia piacendo, conta davvero tanto per me ^-^

Domanda: in spiaggia preferite prendere il sole ed abbronzarvi o rintanarvi sotto l'ombrellone per paura che i raggi solari tocchino la vostra pelle? →
Sì, io sono il secondo tipo. AHAHAHAHAH

Votate e commentate ;)~

Ellingtons-wife

The Reckless & The Brave || A Raura Fanfic.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora