Coinquilini [IN REVISIONE]

Capitolo 3

Alle 8:30 suonò la mia noiosissima sveglia, del cellulare, poggiato sul tavolino, affianco al mio piccolo divano bianco di camoscio, regalatomi da mamma e papà.

Mi alzai dal divano e andai in bagno. Mi feci una doccia, mi vestii e mi truccai. Uscii dal bagno e sentii dalla camera da letto uno sbadiglio da orco.

Lorenzo: "Buongiorno"
Io: "Buongiorno, scusa ti ho svegliato"
Lorenzo: "Ah, no non mi hai svegliato tu"
Io: "Meno male"
Lorenzo: "Stai uscendo?"
Io: "Si devo andare a lavoro"
Lorenzo: "Okay"
Io: "Ma tu non lavori?"
Lorenzo: "Oh si, io faccio l'architetto"
Io: "Bel lavoro! E a che ora vai?"
Lorenzo: "Ho il giorno libero, oggi è Sabato"
Io: "Ah, è vero"
Lorenzo: "Nemmeno tu vai?"
Io: "Si, io si"
Lorenzo: "Che lavoro fai?"
Io: "La guida nei musei"
Lorenzo: "Nei musei? Perché hai usato il plurale?"
Io: "Beh, perché mi chiamano anche in altre città, a volte"
Lorenzo: "Che bel lavoro"
Io: "Grazie, ora scusa ma devo proprio andare"
Lorenzo: "Okay"

Presi il giubbino, la borsa, e uscii di casa.

Arrivata al museo, lasciai il giubbino e la borsa nello stanzino degli armadietti, ed entrai nel salone principale per iniziare il turno.

Presentai le opere del museo al pubblico e feci tutto quello che comprendeva il mio lavoro.

Arrivai a casa verso le 16:30, mi buttai sul letto e cominciai ad usare il telefono.

Lorenzo non c'era, forse era uscito.

Squillò il telefono e senza guardare chi era risposi.

Io: "Pronto?"
X: "Pronto, Angela?"
Io: "Chi sei?"
X: "Tua madre"
Io: "Ciao mamma"
Mamma: "Ciao, senti noi stiamo venendo a casa tua"
Io: "Veramente?"
Mamma: "Si, tesoro"
Io: "Okay, mamma dove siete?"
Mamma: "Siamo a Ravenna"
Io: "Okay, allora ho tempo di fare la spesa"
Mamma: "Okay, siamo a Milano tra circa tre ore"
Io: "Ciao mamma"
Mamma: "Ciao tesoro"

Fine chiamata.

Uscii di casa, appena fuori dalla porta ci trovai Lorenzo che sta tornando a casa.

Io: "Ei"
Lorenzo: "Ei"
Io: "Io sto andando a fare la spesa, okay?"
Lorenzo: "Va bene, a dopo"
Io: "A dopo"