3:00 p.m.
Arrivammo alla reception e mia madre appoggiò i gomiti sul bancone.
Mamma: Buongiorno
Disse con aria un po cafona.
Receptionist: B-buon giorno
Mamma: Vorremmo una camera, per due
Receptionist: Okay, nome?
Mamma: Francesca
Receptionist: cognome?
Mamma:
Receptionist: Carta d'identità?
Mamma: Un secondoMia mamma prese il suo grande portafoglio pieno di banconote. 10, 20, 50, e persino due da 100. I miei genitori erano ricchi, ed io dovevo convivere con qualcun'altro perché non riuscivo a pagare l'affitto. Mamma tirò fuori la carta d'identità. Nella foto era molto più giovane.
Receptionist: Grazie. Quanto tempo state quì?
Mamma: Una settimanaCoosaaa? Una settimana con loro? Sarebbe una tortura. Pensai allarmata.
Receptionist: Stanza n.102
La ragazza dietro il bancone allungò il braccio per darci la chiave e mamma la prese.
Mamma: Grazie
Receptionist: Non c'è di che, ma sapete dov'è la stanza?
Mamma: Beh, veramente no
Receptionist: Allora, gira a destra c'è l'ascensore, lo prende e va al terzo piano. Uscita dall'ascensore gira a destra e c'è la sua stanza
Mamma: Okay, grazie
Receptionist: PregoLa ragazza sorrise. Facemmo ciò che ci disse. Ci trovammo difronte ad una grande porta di legno bianco, con un numero scritto sopra una cornice verde, 102. Mamma prese la chiave e aprì la porta. Dietro di essa si trovava un corridoio, non troppo lungo, che dava alla camera da letto era tutto bianco e verde, a dirlo sembrava un orribile contrasto ma in verità era bellissimo. È meglio che lasci stare i miei genitori nella loro stanza dai colori strani. Pensai.
Io: Mamma io vado a casa, okay?
Mamma: Okay, ciao
Papà: Ciao piccola
Io: Ciao, a domaniAprii la porta e tornai alla reception, Lorenzo era rimasto al bancone. Uscii dall'ascensore e vidi che Lorenzo e la receptionist si stavano baciando. Io tossii per portare l'attenzione su di me. Come previsto Lorenzo si staccò e mi guardò come se fosse una cosa forte quella che aveva fatto.
Lorenzo: Beh, andiamo?
Receptionist: Quando ci rivediamo?Lorenzo si avvicinò al suo orecchio e le disse.
Lorenzo: Mai
La ragazza rimase stupita.
Receptionist: Perché?
Lorenzo: Beh, perchéNon trovò le parole.
Lorenzo: Perché lei è la mia ragazza
Mi prense per il polso, mi avvicinò a lui e mi abbracciò.
Receptionist: Ma non ti lascia se baci un'altra?
Lorenzo: Beh, sei stata tu a baciarmiMi diede una pacca sul sedere per assecondarlo.
Io: Ah si? Senti tu ragazza, lui è il mio ragazzo non il tuo
Mentre lo dicevo sembravo ubriaca.
Lorenzo: Visto? Meglio non approfondire la nostra situazione
Receptionist: Okay, ciao
Lorenzo: Ciao
Io: CIAOLo dissi con finta cattiveria.
Uscimmo dalla porta di vetro che divideva la strada gelida e l'aria consumata della reception.
Tornammo a casa a piedi. Nessuno aprì bocca per tutto il tragitto.
STAI LEGGENDO
Coinquilini [IN REVISIONE]
RomanceUna ragazza di nome Angela Palia, ha 20 anni, lavora in un museo, grazie al suo diploma in storia dell'arte e in lingue inglese e francese, ma non ha abbastanza soldi per pagare l'affitto dell'appartamento in cui abita da due mesi. Il proprietario d...