Capitolo 31

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5:57

Arrivammo dalla parrucchiera che ci aprì subito le porte.

Parrucchiera: Buongiorno sposina!

Mi guardò con un sorriso a trentadue denti.

Io: Ciao Barbara

Le sorrisi a mia volta

Barbara: Allora che pettinatura facciamo per la sposa?
Io: Stavo pensan-

Mi interruppe la voce di mia madre

Mamma: Allora, io direi di farle dei bei boccoli e fare la riga in mezzo cosicché la frangia si separi e la possiamo attaccare con delle forcine alla testa

Ecco, era proprio in questi casi che la voce di mia madre diventava fastidiosa.

Barbara: Em, va bene

Disse un po' confusa

Barbara: Vieni Abbie ti faccio lo shampoo così vengono meglio i capelli

7:45

Uscimmo dalla parrucchiera con delle pettinature fantastiche. Andammo a casa mia dove c'era il mio vestito e il resto delle cose.
Pensandoci bene, il perché abbiamo dormito in hotel non c'è, volevamo semplicemente far sembrare una vacanza l'ultimo giorno di libertà. Abbiamo speso dei soldi inutili, si, ma almeno ho lasciato casa mia libera per sicurezza. Mio padre era andato a dormire con Lorenzo a casa dei suoi, era una villa a tre piani fantastica con vista su tutta la città, la chiamavano "casa Versace" perché intorno alla casa c'era un muro di cemento con dei rilievi che sembravano lo stemma della Versace con il viso di medusa (figura mitologica greca). Un po' li invidiavo, ma almeno io stavo solo con mia madre e le mie quattro cugine più strette, loro stavano con tutto il resto della famiglia per brindare a noi con uno champagne francese da minimo 200 euro.
La loro serata aveva dei pro e dei contro ma la mia era andata bene lo stesso.
Mi andai a truccare, mi truccai da sola perché tanto non avrei usato tanto trucco e quel poco che serviva bastava (ombretto grigio con brillantini, eye-liner, mascara e rossetto Viola curo). Non mettevo mai il fondotinta, correttore o cose del genere.

8:23

Dopo più mezz'ora a truccarmi e struccarmi finalmente completai la missione impossibile. Alle 9:00 sarei dovuta essere pronta per le foto con le femmine della famiglia. Mi infilai la sottoveste in tulle bianca e il vestito sopra. Il vestito era molto ampio, il corpetto era fatto con piccolissimi diamanti e uno scollo a cuore. Le scarpe erano aperte, a punta e bianche. Era un matrimonio classico e semplice. La cerimonia si temette a "casa Versace", grazie allo spazio che c'era a disposizione.

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