Capitolo 20

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Pensai e ripensai a quello che mia aveva detto il dottore:
"Le abbiamo diagnosticato il cancro al cervello. È pericolosa per le donne incinta".

Ma l'ultima frase non mi convinceva:
"È pericolosa per le donne incinta"

Io: DOTTORE

Gridai.

Dottore: Che succede signorina?

Entrò allarmato in camera.

Io: Che cosa intendeva per "è pericolosa per le donne incinta"?
Dottore: Dato che lei è incinta è diff-

Non lo feci finire.

Io: INCINTA??
Dottore: Si, lei è incinta
Io: Di quanto?
Dottore: Più di tre mesi, forse quattro, non lo sapeva?
Io: No. Sarei potuta morire?
Dottore: Potrebbe ancora
Io: Dovrei abortire per curare il cancro?
Dottore: Credo di si, ma non è sicuro
Io: Okay, ma non lo dirò a Mike
Dottore: Anche lui deve saperlo
Io: Lo so ma...
Dottore: So che è difficile ma lo devi assolutamente fare
Io: O-okay

"HO IL CANCRO E SONO INCINTA, quanti problemi." Pensai.

Il dottore uscì dalla stanza e io mi sdraiai di lato su quello scomodo lettino d'ospedale. Mi addormentai dopo solo 10 minuti.

MIKE POV
Rimasi un po' stranito da quella domanda. Non sapevo chi fosse e non sapevo il suo nome.

Io: Tu chi sei?
X: Io sono l'ex coinquilino di Abbie
Io: E...come ti chiami?
X: Lorenzo, Lorenzo Ostuni
Io: Che cosa vuoi da Abbie?
Lorenzo: Parlarle
Io: Da quanto non le parli?
Lorenzo: Perché tutte queste domande? Chi sei la sua guardia del corpo?

Fece una risatina isterica fastidiosa.

Io: Io sono il suo fidanzato, quasi suo marito
Lorenzo: Oh

Rimase fermo a pensare un momento.

Lorenzo: Okay, dove posso trovare Abbie?
Io: In ospedale
Lorenzo: Che cosa ha fatto?

Chiese preoccupato.

Io: Ha il cancro

Rimase nuovamente immobile. Con uno scatto che mi fece sobbalzare se ne andò, la sua faccia diceva tutto era completamente sconvolto. Rientrai in casa e cominciai a fare la valigia.

ABBIE POV

Mi svegliai malissimo. Mi sentivo sempre peggio, un mal di testa lancinante, che ogni cinque minuti mi faceva venire la nausea. Ad un certo punto entrò il dottore nella mia minuscola stanzetta condivisa con una ragazza di sedici anni che, purtroppo, aveva il cancro al seno.

Dottore: Come si sente, signorina?
Io: Non c'è niente di diverso
Dottore: Va bene

Mentre stava per uscire dalla porta, si fermò sullo stipite e mi guardò con un sorriso un po' nascosto.

Dottore: Abbie, c'è un ragazzo qui fuori che vorrebbe parlare con te, o perlomeno salutarti
Io: Mike?
Dottore: No, non è Mike
Io: Okay, magari è un mio amico, può entrare
Dottore: Okay

Il dottore uscì e al posto suo entrò un ragazzo: capelli castani, magro, alto e sorridente. Sapevo benissimo chi era. Era proprio lui.


Coinquilini [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora