Capitolo 28

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6:00

Suonò la sveglia, era il momento di alzare il culo e andare a lavoro, ma Lorenzo non si era ancora svegliato quindi rimasi sul letto per qualche minuto sorridendo guardando quel ragazzo che dormiva, ad un certo punto pensai "ma io sono incinta". Avevo appena scopato da incinta. Il mio viso felice diventò un viso sorpreso. Mi alzai subito dal letto e andai a vomitare, il bambino stava cominciando a crescere e me lo sentivo, avevo la pancia più grossa e quella sensazione di nausea mattutina era troppo strana. Dopo aver vomitato rimasi qualche minuto seduta sul pavimento del bagno, presi fiato e mi feci una doccia velocissima perche alle 7 dovevo stare al bar e in tutto il casino che era successo si erano già fatte le 6:30.

6:43

Uscii dalla doccia e mi vestii velocemente con la prima cosa che mi capitò sotto mano. Mi muovevo svelta e leggera per evitare di svegliare Lorenzo.

6:54

Presi le chiavi della macchina e corsi al bar.

7:02

Entrai nel bar e, grazie a dio, non c'erano ancora clienti. Il mio capo era abbastanza felice quindi non mi disse niente sul ritardo, 'si sarà trovato una fidanzata finalmente' pensai tra me e me. Mi andai a cambiare e iniziai il mio turno che sarebbe durato fino alle 12:30, dal lunedì al venerdì lavoravo solo la mattina, il weekend lavoravo anche la sera fino a tardi.

Adoravo vedere i ragazzini ubriachi fare i coglioni e figure di merda davanti a tutti, era divertente, tranne quando vomitavano davanti al bancone...

9:37

Entrò Lorenzo dall'ingresso e si sedette sullo sgabello al bancone.

Io: Vuole qualcosa signorino?
Lorenzo: Un caffè e una brioche alla nutella, grazie
Io: Goloso

Sorrisi e lui fece lo stesso. Presi la tazzina e misi a fare il caffè, intanto presi il piattino e ci misi la brioche. Gli diedi quello che aveva chiesto e mi misi di fronte a lui poggiata sul bancone.

Io: Allora? Che ci fai qui?

Lorenzo alzò lo sguardo dalla brioche verso di me

Lorenzo: Passavo per caso

Sorrise guardandomi dritta negli occhi, ci guardammo per circa 3 secondi ma a me sembrava di stare in quella posizione da 10 minuti, una voce estranea interruppe il tutto, ovviamente.

X: Scusi posso avere un caffè?
Io: Si certo subito signore scusi
X: Oh tranquilla, fai con calma basta che non mi si raffredda il caffè

Disse scherzando con un ghigno sotto i suoi lunghi baffi. Era un uomo sulla trentina, capelli neri brizzolati e i baffi che non scorderò mai, erano così particolari e affascinanti.

12:45

Tornai a casa distrutta dopo quella giornata di lavoro infernale, nonostante le poche ore che mi aveva assegnato il capo erano comunque pesanti tutti quei clienti. Grazie a non so chi quel bar divenne sempre più importante è conosciuto, quindi sempre più gente ci veniva.

Mi buttai sdraiandomi sul letto a guardare il soffitto mentre i miei pensieri mi divoravano, volevo solo avere una bella vita e un periodo abbastanza lungo di felicità. Qualsiasi cosa veniva interrotta da chiunque, giustamente.

Lorenzo: Ei

Mi alzai e mi misi seduta.

Io: Ei, tutto bene?
Lorenzo: Si si tutto bene, tu?
Io: Come al solito

Sorrisi falsamente.

Lorenzo: Ti volevo chiedere una cosa...

Per un momento il mio cervello si fermò a pensare alle miliardi di cose che poteva dirmi, belle o brutte, tutto mi riempiva la testa, il cuore iniziò a battere forte.

E se volesse lasciarmi di nuovo sola?

Coinquilini [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora