«Che cazzo fa? Niall fermalo, sta per ficcarle la lingua in bocca, per Lucifero!» gridò Harry, indicando un Louis undicenne che sorrideva imbarazzato davanti ad una Ruby che lo squadrava non capendo il motivo di quella vicinanza.
«Perchè ti agiti tanto, Harry? Sono solo più vicini del solito, non si stanno baciando, e in ogni caso non è un nostro problema, Lou deve fare certe esperienze.» ribatté calmo Niall, sorridendo appena nel vedere la scena che lentamente si evolveva.
«Ma-» provò a ribattere Harry, venendo interrotto subito dopo con un «Niente polemiche, ricordi le regole?»
«Chi se ne fotte delle regole! Non dobbiamo mostrarci e okay, su quello non ho nulla da dire, ma questa cazzata del non poter intervenire con la sua vita se non in casi estremi mi urta il sistema nervoso. Sta per commettere uno sbaglio, lo sento.» borbottò il riccio, alzando gli occhi al cielo e sbuffando sonoramente voltandosi verso un albero e sedendosi su uno dei rami, osservando schifato quella scena.
Louis si sporse un poco verso la sua migliore amica, che si sporse a sua volta facendo combaciare le loro labbra per pochi secondi, prima di dividersi e guardarsi con delle espressioni schifate in faccia, per poi scoppiare a ridere come due pazzi.
«Mai più, Lou, mai più!» affermò la bambina, scuotendo la test e tirando fuori la lingua. Il bambino annuì conconrdando e continuando a ridere.
«Posso essere sincero?» chiese poi Louis, sedendosi sull'erba seguito dall'amica che gli fece cenno di continuare.
«Non credo che mi possa mai piacere una cosa del genere con te. Cioè, sei la mia migliore amica e mi sembra troppo strano, sopratutto dopo undici anni passati fianco a fianco.» spiegò, pacato, sperando che la bambina non si offendesse. Al contrario di quanto si aspettava, Ruby annuì e «Infatti, è troppo strano, poi a me piace Phill.» ribattè sorridente.
Louis annuì ed Harry gongolò lanciando uno sguardo d'intesa a Niall, che scosse la testa divertito.
«Perchè ridi, angioletto?» chiese il demone indignato, scendendo dall'albero e incrociando le braccia guardando Niall con sguardo scocciato. L'angelo sorrise e alzò le spalle, «Sembravi geloso, uh?» chiese poi, guardandosi le unghie e poggiando la schiena all'albero, osservando con la punta dell'occhio la reazione di Harry, che rise e gli diede una spintarella neanche tanto debole, facendo diventare nera per qualche secondo la sua spalla.
Succedeva sempre: Harry toccava qualcosa e puntualmente questa diventava nera come la pece fino a quando la mano del demone non si allontanava dall'oggetto in questione. La cosa, valeva anche per gli angeli o altre creature simili.
«Non sono geloso, solo non voglio che sia felice dato che lo ucciderò presto.» rispose Harry, sicuro di se, guardando Louis che continuava a chiacchierare con Ruby. Voleva ucciderlo, ne era sicuro. Era quello il motivo per cui non si era ancora ribellato in quegli anni, il motivo per il quale non aveva reagito. Era tutto calcolato, doveva solo trovare il momento giusto e lo avrebbe cancellato dalla faccia della Terra.
«Continuo a pensare che tu non voglia farlo, ma d'accordo, credi in ciò che vuoi, non starò qui a farti la ramanzina, tanto ho capito che fingi di ascoltarmi solo per liberarti di me due minuti dopo. Anche se devo ammettere che stai migliorando, sai? Hai cancellato molte ferite e ora parli adirittura con me; i primi anni mandavi direttamente all'Inferno. Ancora qualche anno e potrai entrare in Paradiso e divenire un angelo custode a tutti gli effetti.» disse Niall, fiero, seguendo Louis che si diresse verso casa dopo aver salutato Ruby. Harry invece rimase immobile accanto all'albero, per poi volare dietro all'angelo affiancandolo.
«Non ho capito. Non rimarrò per sempre il tuo aiutante con Louis? Vi lascerò prima che lui muoia, in caso le ferite guarissero velocemente?» chiese il riccio, osservando il bambino mentre questi entrava in casa cercando la madre urlando da una stanza all'altra.
L'angelo guardò Harry e ridacchiò, «Certo che no, sciocchino! Appena capirai l'importanza dell'amore puro le tue ali diventeranno bianche e molto più grandi di quelle che hai ora, e finalmente spiccherai il volo in Paradiso per servire il Signore! Non sei felice?»
Il demone strinse i pugni e non rispose, atterrando sul giardino di casa Tomlinson ed ignorando le fitte allo stomaco.
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Black Wings 》L.S.
FanfictionÈ bastata una notte, una sola notte per distruggere i suoi sogni. Una notte per far cessare l'esistenza di Harry Styles sulla terra. Ma non è ancora pronto per riposare in eterno in paradiso, il suo animo non è puro a tal punto da permettere alle al...