17. Just can't let him go

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Louis stette sveglio tutta la notte, aspettando che Harry tornasse, facendosi vivo in qualche modo e che gli dicesse che si, c'era qualcosa, ma nulla. Solo buio e silenzio. Sbuffò scendendo in cucina al piano di sotto e versandosi dell'acqua per poi berla tutta in una volta. Odiava quella situazione. Era abituato ad avere Harry sempre intorno, nonostante i primi anni non lo potesse vedere, e non poteva lasciarlo andare ora che l'aveva trovato. Salì nuovamente in camera propria e chiuse a chiave per poi sedersi a terra avvolto dal buio. Prese una candela profumata e l'accese, non volendo accendere la luce. Preferiva rimanere nel buio, ma aveva ovvimente bisogno di una sorgente di luce per leggere. Tirò fuori dal cassetto la lista e la poggiò a terra, prendendo in seguito una matita.

«Abbiamo ancora tante cose da fare.» mormorò, «Se solo ti decidessi a mostrarti, cazzo. Vieni qui, affrontami. Sei un demone, non hai paura di niente.» sbottò Louis guardando più volte la lista che ormai conosceva a memoria.

«Mi sembra di ripetere la scena di poco fa. Basta scappare Harry, affrontalo. Finirai all'Inferno, okay, ma meglio finirci in grande stile no?»

Louis non finì di parlare che sentì qualcosa sulle proprie labbra. Confuso si tastò incontrando un ostacolo. Sorrise nel bacio, perché nonostante non vedesse nulla davanti a sé sapeva bene cosa c'era, o meglio chi.

Pochi istanti dopo interruppe il bacio e davanti a lui apparì un Harry diverso da poche ore prima. Era come se qualcosa fosse cambiato. Non notò alcune piume nere essere diventate grigie.

«Grazie per essere venuto.» lo ringraziò Louis prendendogli la mano e stringendola tra le sue. Harry annuì e «Non so cosa sto facendo Louis. Non capisco cosa mi sta succedendo. Io-io ti stavo ignorando come faccio sempre ma tu eri così...e io io non-»

Louis scosse la testa, «Sono felice che tu sia qui. Non posso lasciarti andare, e la cosa è strana, ma mi sento legato a te più di qualunque altro legame io abbia mai sentito. E non so cosa è tutto questo, non so quanto tempo ci rimane, ma so che voglio usarlo tutto per stare con te, chiaro?» lo interruppe poi accarezzandogli dolcemente una guancia.

Harry si ritrasse leggermente al contatto e guardò Niall, che stava su un lato della stanza guardandoli con disapprovazione. Ovvio, non approvava.

«Louis io-»

«Lo so.» Louis annuì triste, «Te ne andrai prima o poi e abbiamo poco tempo, ma proprio per questo non voglio sprecare neanche un minuto.» concluse riprendendo a baciarlo appassionatamente. Harry ricambiò immediatamente e ignorò il «Egli si infurierà.» di Niall seguito da un battito d'ali, troppo preso a sfilare la maglia a Louis che lo guardò impanicato e divertito al tempo stesso.

«Gli angeli lo fanno?»

«Pft quei cosi pieni di purezza? No. Ma dimentichi che io lo sono per metà, e devo andare all'Inferno in grande stile, ricordi?» lo rimbeccò il riccio ridendo e trascinandolo sul letto per poi sfilargli i pantaloni mentre Louis faveva lo stesso coi suoi vestiti in modo impacciato. Ed Harry sapeva il motivo di tutta quell'ansia.

«Louis è la tua prima volta, se non te la senti capisco.»

L'umano scosse la testa, «Chi non vorrebbe una prima volta con un demone?» chiese baciando nuovamente Harry che sorrise, si un sorriso, non un ghigno o altro; un sorriso.

Louis sorrise a sua volta meravigliato da quelle labbra rosse perfette stese in un sorriso e si lasciò manovrare da Harry, si strinse tra le sue braccia forti e soffocò le urla e i gemiti mordendo la sua spalla mentre il demone spingeva dentro di lui facendogli provare tanto dolore, ma anche un piacere intenso che lo ripagava di tutto, la sensazione di pienezza dell'avere Harry dentro di sè, sentire le loro anime così vicine, anche se probabilmente l'anima del demone apparteneva ad un limbo tra Paradiso e Inferno.

«Ho appena commesso uno dei peccati peggiori di tutti, Tomlinson.» sussurrò Harry appena si stese al suo fianco dopo aver ripiegato le ali.

Louis sorrise e si accoccolò contro il suo petto, «A me è piaciuto tanto aiutarti a commetterlo.» confessò arrossendo.

Harry ridacchiò e si abbassò contro il suo orecchio prima di sussurrare con voce roca un «Lo so, ho visto e sentito quanto ti è piaciuto.» che non fece altro se non peggiorare il rossore sul viso di Louis.








Hello there! Sono ancora qui a rompere le palle, don't worry.
VI RUBO SOLO UN MINUTO QUINDI LEGGETE PLEASE.
Ho pubblicato una nuova storia:

"Life is worth living"

che contiene Larry e Ziam. Spero la leggerete e se lo farete, lasciate un parere, mi farebbe davvero felice!

Bye baesss♡

Black Wings 》L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora