«Harry?» richiamò Louis dopo qualche minuto, alzando un poco la testa e arrossendo nel ritrovare gli occhi verdi del demone intenti a fissarlo come se volessero leggergli l'anima. Quello sguardo era tanto intenso quanto terrificante, ma decise di ignorare i brividi che percorsero il suo corpo e riprendere il discorso prima che lo prendesse per pazzo.
«Posso fare qualche domanda?» chiese cauto, non volendo ottenere un secco "no" in risposta. Harry sembrò rifletterci e poco dopo annuì sedendosi davanti a lui a gambe incrociate.
«Un angelo può tornare alla sua vita terrena?» chiese dandosi dell'idiota subito dopo. Ovvio che non era possibile.
«No.» rispose infatti il riccio, «Una volta morto, angelo o demone, stai dove sei. Dall'altra parte, ossia un mondo parallelo a quello terrestre, ma con solo defunti.» continuò poi, gesticolando e aprendo le braccia per far intendere che fosse un posto enorme.
Louis annuì e «Come vengono scelti i protetti? Insomma avete una palla di cristallo o-» chiese prima di venire interrotto dalla risata di Harry. E poteva apparire un controsenso, ma quella risata era angelica. Non erano le solite risate di scherno, era qualcosa di puro, una serie di suoni provenienti da un cuore, che esisteva, Louis ne era sicuro.
«Ovvio che no Lou-» il riccio si diede dell'idiota per il soprannome e «-is,» concluse, «Semplicemente quando una persona muore si lega ad un essere umano. Nel tuo caso, Niall è morto e si è legato a te, quando tu morirai, il suo legame andrà verso un'altra persona e tu ne creerai uno con qualcuno e così via. È come una strana amicizia nata senza esserne a conoscenza.»
L'umano annuì nuovamente, »E con te ho qualche legame?» chiese confuso dalle nuove informazioni. Harry aggrottò le sopracciglia e scosse la testa, «Sono solo legato a Niall per beh diventare come lui, nulla che c'entri con te.» purtroppo aggiunse mentalmente il demone, insultandosi subito dopo. Ma che pensieri inutili.
«Oh.» commentò piatto l'umano, «Perché quando è morta Ruby non ho provato nulla? Cioè ho solo odiato te, ma non ho provato tristezza verso di lei o semplicemente interesse. Era la mia migliore amica, Harry, come può non importarmi nulla di lei?» continuò a chiedere confuso Louis. Harry sospirò cercando una qualche scusa per evitare l'argomento, o meglio l'idea impossibile che gli frullava per la testa da un po'.
«Non so, forse non eravate tanto amici o la rabbia ha prevalso e non hai dato peso all'accaduto. O forse semplicemente sei in stato di shock e rifiuti l'accaduto, poi quando lo elaborerai cadrai in depressione.»
«Ma!» sbottò scioccato Louis incrociando le braccia, «Non sei d'aiuto, grazie tante.» borbottò offeso.
Harry sorrise e alzò le spalle, «Sono un demone, non posso essere d'aiuto, io uccido. Ricordi?» incalzò ghignando.
Il liscio alzò gli occhi al cielo, «Ultima domanda.» decretò, stendendosi sull'erba e guardando la luna dopo aver guardato per qualche secondo Harry che annuì, «Perché sono ancora vivo?» chiese poi di getto Louis, lasciando a bocca aperta il demone.
«Più che altro, perché non dovresti esserlo?» rispose con una domanda Harry, imitando la posizione del ragazzo stendendosi accanto a lui e guardando il cielo stellato.
«Mio padre ti ha ucciso, tu progetti la mia morte da diciassette anni...che ci faccio qui, a parlare con te?» spiegò Louis voltandosi a guardare l'unica stella che gli interessava davvero in quel momento: Harry.
Quest'ultimo si passò una mano sulla faccia e si rialzò con uno scatto fulmineo, «Credo che le domande per oggi bastino.» affermò aprendo le ali e facendo per riportare la stanza al suo aspetto originale muovendo la mano destra. Louis gliela afferrò per impedirglielo, «Harry, rispondimi.» disse con tono autoritario.
Il demonde scostò la mano dalla presa e la agitò facendo ritornare la camera normale. Louis gliela afferrò nuovamente, «Abbiamo un legame, vero? Non è normale, come quello tra angelo e protetto, ma c'è. Ed è per questo che non mi interessa di nessuno tranne di te, di averti accanto, di riuscire a vederti, di sentire i tuoi occhi su di me. Sei dentro di me, vero? Sei...sei entrato nella mia testa e-»
«Non sono entrato nella tua testa, Louis, non posso farlo con te, e non lo farei mai.»
Il liscio scosse la testa sorpreso e «Volevi uccidermi, cosa è cambiato? Perché non mi hai lasciato morire poco fa? Ero pronto, avevo il coltello-»
«Buonanotte, Louis.» lo interruppe Harry, scostando la mano e volando fuori dalla finestra che Louis non aveva notato spalancarsi quando erano tornati da quello strano posto.
«Sei spaventato, ma ti capisco, lo sono anche io, Harry.»
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Black Wings 》L.S.
FanfictionÈ bastata una notte, una sola notte per distruggere i suoi sogni. Una notte per far cessare l'esistenza di Harry Styles sulla terra. Ma non è ancora pronto per riposare in eterno in paradiso, il suo animo non è puro a tal punto da permettere alle al...