Solo. Era solo, ancora una volta. Non era come in quella strana dimensione fra Inferi e Paradiso, ma era comunque solo. Il mondo era popolato di persone, angeli, angeli dalle ali nere, demoni e chissà cos'altro. Ma lui era solo.
«Perché mi fai questo?» guardò la luna, «Che diavolo di piani sono, Dio? Eh? Questa era la tua grande idea? Mettermi al mondo, farmi uccidere e trasformarmi in questa merda?» indicò le proprie ali nere con disgusto, «Potevi lasciarmi negli Inferi, non volevo risalire, non volevo dover curare il figlio del mio assassino. Ma che cazzo ti è saltato in mente? Mi hai rovinato la vita da vivo, e ora te la prendi con me anche da morto. Stronzo, ecco cosa sei.» gridò agitando la mano contro il cielo.
«Harold, per tutti i fiori di campagna!» esclamò Niall sedendosi al suo fianco sul tetto rotto di quella casa sperduta e guardando il demone che non lo degnò di un'occhiata.
«Non ignorarmi, Edward.» borbottò l'angelo, raddrizzandosi l'aureola sulla testa. Harold continuò ad ignorarlo e strappò l'ennesima piuma nera.
«Acciderbolina, Harold Edward, ora mi hai stancato.» sbottò Niall, alzandosi e volandogli davanti, «So cosa hai fatto a Ruby, ed ora Louis è triste per colpa tua. Dovresti almeno scusarti, tu che puoi farti vedere. Non sai quanto ti resta, e se davvero ci tieni come sembra, devi andare là e-»
«Io non tengo a nessuno. Io non vado da nessuna parte, non smetto di uccidere, non smetto di ignorarti e non smetto di comportarmi come il demone che sono. Voglio l'Inferno, non aspetto altro, e quando anche l'ultima piuma cadrà sarò finalmente libero da tutta questa merda.» lo interruppe il riccio, alzandosi in volo e volando via. Niall scosse la testa rassegnato e battè le mani ritrovandosi poco dopo nella stanza di Louis, sgranando gli occhi nel vedere la scena presentatasi davanti ai suoi occhi.
«E ora ti mostrerai subito, chiaro? Mostrati pezzo di merda, fatti vedere o giuro che ti raggiungerò e ti prenderò a calci in culo personalmente fino all'Inferno.» minacciò Louis, guardandosi intorno e puntandosi il coltello alla pancia.
«Lo farò, Harry. Mi hai sentito? Lo sto per fare e non mi fermerà il mio angelo custode.» disse il ragazzo tremando e guardandosi intorno con gli occhi sbarrati. Niall non lo aveva mai visto così debole e spaventato, così terrificato, a tal punto da uccidersi.
«Non lo farai.» annunciò Harry apparendo dietro Louis facendolo sobbalzare e voltare all'improvviso, «Sei troppo cagasotto per pugnalarti. Lo sa pure il tuo angelo custode, Tomlinson.» concluse il riccio ghignando.
Niall si morse la mano e guardò male il demone, «Edward non osare.» disse puntandogli un dito contro.
«Il tuo adorato angelo non vuole che tu ti uccida, ma tranquillo Niall, non lo farà. Vero tesoro? Troppo idiota per uccidersi.» disse Harry scoppiando a ridere maligno. Non era più lui a comandare, la sua mente aveva preso il sopravvento e non c'era modo di tornare indietro.
Louis guardò il coltello e in seguito il suo sguardo passò ad Harry che ghignò.
«Sai, Harry, sono una persona vendicativa quasi quanto te.» esordì Louis, prima di lanciare il coltello contro Harry. Il demone si piegò in due e finse un conato, per poi rialzarsi e ridere, «Sei così cretino, Tomlinson. Uccidere un assassino?» scosse la testa ridendo e rigirandosi il coltello fra le mani, «Tz, mi dispiace, ma non si può.» alzò le spalle e buttò a terra il coltello, «Sai qual è l'arma per sconfiggermi?» chiese poi, afferrandogli il colletto della t-shirt.
Louis si scostò e lo guardò storto, «No, e non mi interessa. Non voglio più vederti, sei solo una merda, Harry.» disse stringendo i pugni.
«Me lo dicono in tanti, ma nessuno prova a conoscermi.» affermò Harry, alzando le mani e poggiandosi alla parete, «Sono un demone, tutti si aspettano che non mi comporti come tale, che faccia le coroncine di fiori come Niall. Beh, non è così, io uccido, strangolo, soffoco, pugnalo, disintegro, ogni essere che mi capita a tiro nel momento sbagliato.» disse strappando l'ennesima piuma, «Mi basta conficcartela nel collo, e questa,» toccò la punta, «si unirà alla tua pelle, riverserà un veleno nocivo oltre ogni tipo di morte. Soffrirai e ti spegnerai per sempre.»
Louis si avvicinò al demone e lo guardò negli occhi, «Fallo. Uccidimi.» sussurrò percorrendo gli ultimi passi di distanza fra se stesso e il riccio.
Harry lo guardò a sua volta e passò lo sguardo alla piuma, per poi bloccarsi appena sentì qualcosa sulle proprie labbra. Spostò lo sguardo e si, quello era blu, quello era Louis, e quelle erano labbra.
La piuma cadde a terra, Niall volò via.
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Black Wings 》L.S.
FanfictionÈ bastata una notte, una sola notte per distruggere i suoi sogni. Una notte per far cessare l'esistenza di Harry Styles sulla terra. Ma non è ancora pronto per riposare in eterno in paradiso, il suo animo non è puro a tal punto da permettere alle al...