capitolo 5

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Sconosciuto
lui era di nuovo li con i suoi amici. Indossava un jeans nero, una maglietta bianca con dei disegni in nero e una giacca nera. Sapevo bene quanto sarebbe stato difficile arrivare a lei ma, La missione era chiara dovevo distruggerla e far avverare il suo destino... E l'unico modo per arrivare a lei sara avvicinarli alle persone che le sono intorno...

Federica
La mattinata a scuola passo lenta e dolorosa, con Ambra oggi sarebbe stato l'ultimo giorno perche la sera saremmo partite per Roma. Mi trovavo in camera, e abbastanza spaziosa ha le pareti color crema con dei disegni in nero un letto matrimoniale al centro della stanza con le lenzuola nere e rosse un armadio bianco intonato con la scrivania e libreria. "pandaaaaaaa!!" mi senti abbracciare da dietro era Seungri "nuu non te ne andare, ti prego" scoppiai a ridere "seu non vado in guerra! Ahaha torno appena finite el vacanze" mi abbraccio. Con i ragazzi si è formata una bell'amicizia ovviamente Seungri è diventato il mio migliore amico, siamo abbastanza uguali su alcuni aspetti. Mi passò una busta la presi è la aprii dentro cera un ciondolo con una "F" e un peluche di un panda, nessuno apparte ambra mi sveva mai fatto un regalo, una lacrima mi rigo il volto Seungri se ne accorse e me la colse al volo "non si piange" fece una faccia buffa e cominciai a ridere come una matta
Daesung
Estavamo raggiungendo Seungri "tae alla fine ieri sera sei riuscito a capire come si chiama quella ragazza?" ruppe il silenzio Top guardando Taeyang lui scosse la testa fulminando Jinyon che subito alzo le mani in segno di difesa scossi la testa sorridendo ormai mi sono arreso. Arrivati davanti la casa cidofonammo e ci apri una ragazza dai capelli blu, minuta lei mi guardo "viste?" ma appena noto Tae ci fece entrare "allora come stai? " lei fece spallucce "Bimba spastica scendi" urlo qualcosa di incomprensibile al quale gli arrivo una risposta ancora più incomprendibile "arrivo puttanella" dopo qualche secondo scesero Fede e Seu "che cazzo di lingua era" chiesi perplesso le due amiche si guardarono e scoppiarono a ridere "Dae e solo la mia lingua d'origine ossia l'italiano" ora si che mi è tutto più chiaro <insomma tutto tutto no ma qualcosa si dai>.....

Federica
Erano le 21passate è tra meno di un ora saremo partite "hai l'ansia?" chiesi al puffo di fianco a me "no e solo che ho paura che succeda qualcosa..." sapevo bene a cosa si riferiva la rassicurati e ci imbarcammo. appena ci mettemmo sedute hai nostri posti mi infilai le cuffie e venni cullata dalle loro dolci voci fino ad addormentarmi...
Arrivate scendemmo e recuperammo di corsa le valige e a quel punto ci dividemmo ogni una a casa sua, "fatti sentire cosi ci mettiamo d'accordo per quando tornare" annui con la testa e mi avvisi verso casa. Apri la porta e non c'era nessuno, mi diressi verso la mia stanza per posare la valigia, ma, appena finita la scalinata non potei credere a quello che mi si presento davanti...

RubinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora