18. Passato.

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Crossfire, Stephen.
* Ascoltate la canzone durante la lettura *
POV MICHAEL.
Sono nel panico, che diavolo di casino. Come ha fatto Luke a scoprirlo? Nessuno qui mi conosce. Speravo di essere riuscito a scappare dal passato, aveva ragione lei. Mi avrebbe perseguitato per sempre, ed i miei errori mi avrebbero disintegrato. Non le credetti, mi sembrava una stupida. Lo stupido sono io.
Ci tengo a Margot, così tanto da sorprendere me stesso. Da quando mi importa degli altri?
Non posso farle del male, non lei. Non se lo merita. Devo trovare un modo per allontanarmi. Non posso scappare così dal nulla, devo affrontare i miei problemi per una volta.
La mia coscienza mi porta a doverle raccontare tutto, ma sono troppo egoista e non voglio che capisca che tipo di persona sono realmente. Preferisco che continui a credere che sia migliore, è l'unica che non mi hai mai giudicato. All'oscuro di tutto.
Luke non può conoscere tutto, gli saranno arrivate delle voci. Le riferirá tutto ovviamente, non posso impedirglielo.
Continuo a tirarmi i capelli nervosamente, al buio nella mia camera. Scuoto la testa singhiozzando silenziosamente. Ecco chi sono, un codardo. Non riesco ad avvicinare una persona, subito il mio passato mi ritrae a se e mi impedisce di muovermi, di liberarmi di esso. Sono una persona orribile.
Mi alzo di scatto, afferrando uno zaino sotto il letto. Ci infilo alcune cianfrusaglie utili, e scendo di corsa.
Mi squilla il telefono, è lei. Devo andarmene al più presto, non posso guardarla negli occhi se suo fratello le ha riferito qualcosa. Rifiuto la telefonata e spengo il cellulare. Prendo le chiavi della macchina e vado velocemente fuori, sperando che non mi veda.
Parto nervosamente, sfrecciando fuori da Sydney. Devo pensare, non so cosa fare.
Non posso dirle la verità, dovrà dimenticarmi e basta. È finita ormai, dovevo immaginarmelo.

La pianistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora