17. Segreti.

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<< Non dormirai mai più con me. >> Mormorò Michael alle mie spalle appena sveglio. Mi fermò le braccia mentre suonavo il piano della sua camera.
<< Credevo che non ti avrei svegliato, dormivi come un ghiro. >> Risposi dandogli un lieve bacio.
<< È stato un risveglio insolito. >> Ghignò accarezzandomi i capelli. << Hai fame? >> Chiese poi facendomi alzare dallo sgabello. Alzai spalle annuendo.
Scendemmo le scale facendo una gara di velocità, ovviamente finii quasi per cadere.
<< La tua agilità è pari a quella di un bradipo. >> Esclamò Michael afferrandomi dai fianchi.
Gli feci il verso offesa. << A scuola ero tra le più brave in educazione fisica. >> Mormorai incrociando le braccia.
Rise colpendomi la fronte scherzosamente. Alzai gli occhi al cielo sedendomi al tavolo in cucina. << È vero. >>
Preparò due caffè e me ne porse uno.
<< Come sai che mi piace il caffè? >> Chiesi stringendo la tazza fra le mani.
<< Ti vedo ogni mattina dalla finestra. Fai un sacco di rumore anche in un'altra casa. >> Rispose sedendosi accanto a me, mi strinse la gamba.
<< Stalker. >> Mormorai sorridendo, sorseggiai il caffè, non potevo vivere senza.
<< Dovrei cercarmi un lavoro. Mio padre continua ad inviarmi soldi ma non voglio dipendere da lui. >> Disse dopo qualche minuto di silenzio mattutino.
<< Potresti lavorare con mio fratello. Il negozio è grande, c'è una sezione rock pronta per te. >> Risposi pensierosa.
<< Non credo mi voglia nel suo negozio, Margot. >> Mormorò alzandosi per mettere le tazze nel lavandino.
<< Lo convincerò io. >> Lo tranquillizzai sorridendo.
<< Mi aiuteresti un sacco. Non voglio approfittare di te però. >> Borbottò mettendosi davanti a me, ombreggiando sul mio corpo minuto. Era molto più alto di me, sopratutto in quel momento, essendo seduta. Posò le mani sulle mie spalle, guardandomi attentamente negli occhi.
<< Te l'ho proposto io. Ci proverò. >> Dissi accarezzandogli il braccio. Si abbassò per baciarmi ma qualcuno ci interruppe bussando alla porta.
<< Margot, so che sei lì! >> Urlò Luke continuando a bussare freneticamente dall'altro lato.
<< Cazzo. >> Sussurrai coprendomi il volto.
Michael aprì la porta sospirando.
<< Sta arrivando. >> Disse a Luke cercando di essere gentile.
<< Smettila di giocare con lei. Per Margot è una cosa nuova, non voglio che si illuda. >> Mormorò mio fratello a bassa voce. Lo ascoltai nascosta in cucina.
<< Perchè credi che con lei stia giocando? >> Disse Michael infastidito.
<< Non ti conosco bene, ma ho capito che tipo di ragazzo sei. Margot non è una delle tante, è matura, si accorgerà di ciò che stai facendo, spero. >> Continuò velocemente quando mi vide arrivare. Michael si girò verso di me preoccupato, lo guardai nello stesso modo.
<< Luke, avrei dovuto avvisarti. Scusami. >> Bofonchiai alzando lo sguardo su mio fratello.
<< Esatto. Ora per favore, torniamo a casa. Devo parlarti. >> Disse cupo, fissando Michael con ostilità.

La pianistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora