23. Vecchi tempi

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<< Margot, vai tu! >> Urlò Luke dal piano di sopra. Sbuffai andando lentamente verso la porta. Guardai nello spioncino e spalancai la porta sorridendo.
<< Non ci posso credere. >> Mormorai gettandomi al collo di Tyler.
<< La mia bambina! >> Esclamò istericamente facendomi portare le mani alle orecchie.
<< Cosa ci fai qui? >> Chiesi ancora incredula, invitandolo ad entrare.
<< La mia anima ha percepito il tuo malessere e sono corso a prendere il primo volto per la magnifica Australia!>> Rispose lasciando la valigia nell'ingresso. Lo guardai corrucciando la fronte attendendo la verità.
<< Mi ha chiamato tuo fratello.>> Borbottò aggiustandosi la frangia spettinata.
<< Nuovo taglio, nuova vita! >> Urlò poi arruffandomi i capelli. << Sei sempre più bella. >> Mormorò abbracciandomi di nuovo.
Si sedette e mi invitò ad imitarlo.
<< Questa casa mi sembra sempre più piccola. >> Disse guardandosi attorno. Accennai un sorriso posizionandomi accanto a lui.
<< Come stai? >> Chiese dopo un po' cambiando tono. Tyler sapeva anche moderarsi a volte.
Mi strinsi nelle spalle tirando su col naso.
<< Non è la risposta che voglio sentire, Margot. Voglio proprio vedere mister muscolo e dirgliene quattro, nessuno fa soffrire la mia bambina. >> Esclamò corrugando la fronte.
<< Ty, smettila. Non è colpa sua. >> Lo difesi abbassando lo sguardo.
<< Non giustificarlo. Se avesse voluto cambiare l'avrebbe fatto, ha scelto la via più facile. >> Mi disse serio.
Scossi la testa mentre mi si appannava la vista.
<< Mi sei mancata così tanto! >> Urlò successivamente facendomi ridere.
<< Starò qui una settimana. Nella quale cucineremo, chiacchiereremo e faremo tutto ciò che puoi fare solamente con il tuo migliore amico gay. >> Disse velocemente ammiccando. Risi stringendomi a lui.
<< Dove l'hai lasciato Darren? >> Chiesi guardandolo.
<< È occupato col lavoro, ormai stiamo insieme raramente. Avevo bisogno anche io di cambiare aria. >> Rispose sospirando.
<< Per questa settimana, niente ragazzi. >> Borbottai seria.
<< Assolutamente si! Niente ragazzi. Ci divertiremo mia cara. >> Acconsentì Tyler alzandosi teatralmente dal divano.
<< Sai da dove iniziamo? >> Disse sollevandomi. Scossi la testa sorridendo.
<< Cibo spazzatura direttamente dall'America! Ritorneremo al peso forma del liceo. >>

La pianistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora