1. Incontro

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- Finalmente sono arrivata! Gridai, tutti si girarono a guardarmi per un momento, forse non avrei dovuto gridare così... Vabbe, mi dirigo con la mia valigia rosso fuoco fuori dall'aeroporto e iniziai a cercare mio nonno.
Eccolo la, ma... Come è vestito?
- Youra, tesoro, finalmente sei arrivata! Gridò il nonno agitando il braccio per farsi notare, tutti si girano verso di lui, forse è da lui che ho preso l'abitudine di gridare per strada...
Mi dirigo verso mio nonno e gli chiedo
- nonno, Perché sei vestito da giardiniere?
- oh, ho saputo del tuo arrivo subito dopo che sono caduto, così non ho avuto tempo di cambiarmi.
- sei caduto? Chiesi
- si! Stavo cercando di tirare fuori una carota dal terreno, ma era così ostinata e non voleva uscire, le ho provato a urlare contro ma non ha funzionato. Ci ho passato tutto il pomeriggio insieme e quando sono riuscito a prenderla fuori sono caduto per terra, e subito dopo mi ha chiamato nonna per dirmi che eri arrivata.
- e... Perché stavi cercando di tirare fuori una carota?
- perché non dovevo? l'ho fatta crescere così bene per tutto questo tempo e adesso dovevo lasciarla lì a marcire? Anche se adesso per me è come una seconda figlia è meglio mangiarla che farla marcire non pensi?
Ha davvero detto che quella carota è come una seconda figlia? Ok... Spero di non diventare pazza anche io.
- vabbe nonno andiamo.
Entrammo in macchina e nonno si mise alla guida.
Mamma mia, ma quanto è lontano?
Allora per passare il tempo vi dico qualcosa su di me
Io sono park youra, ho 17 anni, sono coreana ma vivo in Italia, adesso sono in vacanza, vengo in Corea ogni anno e ci sto per due mesi. Ho una sorella che vive qui in Corea con i nonni, anche se non ci vediamo spesso ci parliamo spesso su Skype, La tecnologia fa miracoli!
Oh! Siamo arrivati.
Mi slacciai la cintura, apriila portiera ed uscii.
- Youra! Ti stai dimenticando della valigia. Gridò mio nonno mentre stavo già correndo in casa, mi girai e mi misi una mano dietro il capo
- oh! Giusto. Hahaha vado subito.
Ma non poteva portarmela lui?
Presi la valigia e mi incamminai con nonno verso casa, mentre stava aprendo la porta notai un camion dei trasporti.
- nonno, i vicini se ne vanno?
- oh no, se ne sono andati ormai da tanto, mi sa che stanno arrivando nuovi vicini.
- che peccato, mi stavano simpatici i vecchi vicini. Dissi entrando in casa
- Kristal! è arrivata tua sorella vieni a salutarla. Gridò nonno
Restaii ad aspettare l'arrivo di Kristal fra le mie braccia come faceva tutti gli anni, ma non arrivava, così mi diressi con la valigia in soggiorno per vedere cosa stava facendo, stava guardando la tv.
- hey Kristal, non saluti la tua amata sorella? Le chiesi facendo il broncio
- scusa ma... Kristal non finì la frase è si mise a gridare
- oddio cosa c'è? Cosa succede? L'invasione degli alieni?
- no, molto meglio, c'è Jimin!
- oddio, ancora con sti tizi? Le dissi roteando gli occhi al cielo
- non sono tizi, sono angeli! Disse senza staccare gli occhi dalla tv
In questi ultimi due mesi Kristal non faceva altro che parlare di questo gruppo, credo si chiamassero btr o qualcosa del genere.
- madonna, cosa c'è di così bello in sti btr?
- ma che btr e btr, tu stai parlando dei big time rush, io parlo dei bangtan boys.
- si si, fa lo stesso, dai fa spazio che guardo anche io. Le dissi facendo segno di farmi spazio sul divano con la mano, mi sedetti è iniziai a guardare anche io.
Mah, io non ho ancora capito cosa ci trova di bello, comunque devo ammettere che cantano bene.
- hey ragazze, potete andare al supermercato, volevo fare una torta di benvenuto ma ho finito le uova. Gridò nonna dalla cucina
- non posso ora, sto guardando i bts. Gridò Kristal
- ancora con quel gruppo?
- lascia stare nonna, vado io. Dissi andando verso la cucina
- grazie tesoro. Disse nonna porgendomi i soldi, li presi e andai al supermercato, chissà se mi ricordo ancora dov'è, per fortuna mi sono ricordata. comprai le uova e anche un po' di frutta, anche se non mi aveva detto di comprarla... pagai e feci per uscire, ma andai a sbattere contro qualcuno e caddi per terra.
- ya, ma che cosa è stato? Dissi massaggiandomi il sedere che avevo sbattuto per terra.
- scusa non l'ho fatto apposta. Disse un tizio con mascherina e occhiali da sole
- ci mancherebbe pure che l'hai fatto apposta! guarda hai rotto tutte le mie uova. Dissi prendendo un uovo rotto tra le mani e facendo il broncio
- scusa te le ricompro.
Ci pensai con un attimo di esitazione ma accettai controvoglia
- Va bene.
Il tizio entrò nel supermercato e quando uscii mi porse il sacchetto con le uova.
- ecco a te, e scusa ancora per prima.
-Va bene, ti perdono.
mi basta poter mangiare la buona torta di mia nonna, pensai tra me e me sorridendo.
Mentre tornavo a casa notai qualcuno che mi stava seguendo, cercai di vedere chi era con la coda dell'occhio, il tizio di prima! Continuai a camminare per un po' per poi controllare se mi stava ancora seguendo e lo stava facendo! così accelerai il passo, ma lo fece anche lui. A quel punto presi una banana dal sacchetto e gliela puntai contro dicendo
- hey tu, perché mi segui? Guarda che conosco il karatè.
In verità non lo conosco ma dico a tutti di conoscerlo.
- n-non ti sto seguendo. Dice lui con le mani alzate
- okay... Dico io facendo una faccia sospettosa per poi ricominciare a camminare. quasi arrivata notai che mi stava ancora seguendo, dice che non mi segue ma sono sicura del contrario.
- smettila di seguirmi! Dissi girandomi di colpo e ripuntandogli la banana contro
- ma non ti sto seguendo, io abito li. Disse lui indicando la casa di fianco alla mia.
- oh, allora sei il nostro nuovo vicino, allora scusa, ma dovevi dirmelo prima. Dissi riponendo la banana
- e come facevo se non sapevo che eri la mia vicina?
- le tue parole hanno una certa logica Watson.
- ti piace Sherlock Holmes?
- anche tu lo conosci?
- certo, ho letto tutti i libri, piace anche a te?
- no.
Ci fu un silenzio imbarazzante e poi riniziammo a camminare, questa volta uno di fianco all'altro.
All'improvviso mi venne in mente di chiedergli una cosa.
- hey, ma non hai caldo? Dissi riferendomi agli occhiali e alla mascherina e aveva in faccia
- oh, ecco...
- ah, ho capito, è perché pensi di essere brutto? Non ti preoccupare, non devi ascoltare quello che pensano gli altri. Quello che conta è quello che sei, non come sei.
- in verità non è per questo è perché...
- non ti preoccupare, puoi essere sincero come me. Dissi interrompendolo
- ma io...
- oh, siamo arrivati, comunque io mi chiamo Park Youra piacere. Gli dissi porgendogli la mano e facendo un gran sorriso
- io mi chiamo Park Jimin. Disse stringendo la mia mano.
- allora io vado.
- okay, spero ci rincontreremo. Disse salutandomi con la mano mentre si allontanava

BTS Park Jimin - You are my futureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora