Immagina Sturaro

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Su richiesta di @hisnameisstefano

L'aria gelida di dicembre sfiorò il tuo viso pallido e stanco. Tu e la tua migliore amica avevate passato tutto il giorno tra le strade illuminate di Parigi, in un viaggio che avevate programmato già da tempo. Il vostro albergo non era uno dei più lussuosi della città, ma aveva una delle più belle vedute della capitale. Quella sera non mangiasti; lasciasti la tua amica dormire in stanza e chiudesti lentamente la porta della camera ricordandoti di prendere la chiave. Quei corridoi così lunghi e silenziosi ti misero un po' in soggezione, ma li superasti velocemente e raggiungesti il punto più alto dell'hotel, un ampio terrazzo che regalava una magnifica vista sulle Torre Eiffel. Ti beasti di quel silenzio e quelle luci soffuse della città francese e poggiasti il tuo corpo stanco sulla ringhiera fredda di metallo. Adoravi passare un po' di tempo per conto tuo, a volte ne avevi bisogno. Indossasti i tuoi auricolari e chiudesti gli occhi.
Non passò molto tempo che sentisti il calore di un corpo umano in mezzo a quel gelo. Apristi lentamente gli occhi scrutando l'individuo accanto a te: la barbetta incolta delineava perfettamente i suoi zigomi e i suoi occhi ti guardarono curiosi.
-Cosa ci fa tutta sola una ragazza nel cuore della notte?- chiese lui.
-Potrei farti la stessa domanda, sconosciuto- calcasti l'ultima parola e togliesti gli auricolari dalle orecchie. Rise avvicinandosi ancora di più.
-Beh, pensavo che le discoteche di Parigi fossero migliori, ma mi sbagliavo. Ora tocca a te- ti fece l'occhiolino e aspettò la tua risposta, che non tardò ad arrivare.
-La mia migliore amica mi ha trascinata per tutta Parigi fino a poco prima di cena-
-Fantastico, quindi, dato che hai rubato, penso pro che non ti andrà di condividere con me un delizioso cornetto al cioccolato ancora caldo- ti prese in giro e tirò fuori un sacchetto bianco di carta.
Sbarrasti gli occhi e guardasti il sacchetto che teneva tra le mani con aria sognante.
-Chi ha mai parlato di cena?- rispondesti ironica.
Ridendo, tirò fuori il cornetto e lo divise a metà, porgendoti la tua parte.
-Grazie...-
-Stefano, mi chiamo Stefano-
-Grazie, Stefano, domani sarò "costretta" ad offrirti la colazione!- ridesti mangiando il cornetto.
-Lo prendo come un invito-
Quella serata non sarebbe finita presto. E forse neanche quella vacanza

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