Capitolo 15

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Mi stavo vestendo per andare al funerale della mamma, la bimba l'avremmo lasciata alla sorella di Michael, non volevo che vedesse le persone piangere anche se ancora era piccola.

Stavamo portando la bimba da Monica, la sorella di Michael
"Grazie Monica, grazie molte"
"Di niente, anzi mi fa piacere così mio figlio ed Abby si fanno compagnia a vicenda"

Eravamo alla messa, ero in lacrime, Michael mi abbracciava e Ash mi guardava con occhi tristi. Cercai di rassicurarli con lo sguardo ma piangevo e piangevo.

La messa era finita, tutti mi avevano dato le condoglianze.
Adesso stavamo andando a prendere la bambina per andare dal cardiologo.

Mi cambiai, misi una camicietta nera, un pantaloncini bianco e nero, una giacca nera e le converse nere alte.
Alla bimba invece avevo messo il vestito che Michael gli aveva regalato.

Michael.. Non sapevo cosa fossimo.. Ma sapevo che c'era un'affinità tra noi, io avevo paura di chiederglielo e penso che anche per lui fosse lo stesso.

"Buongiorno dottore"
"Allora, signorina Wilson"
"Mi dica"
"Stenda la bambina qui"
La bambina era stesa e le controllò
"Allora, la bambina deve essere operata, ha un piccolo foro che deve esser chiuso"
"È una cosa grave?"
"Non molto"
"Quindi è per questo che perde spesso il respiro?"
"Si, ma abbiamo un problema"
"Quale?"
"La bambina deve aumentare di peso per essere operata almeno un altri chilo deve prendere e non la posso operare io ma dovrebbe spostarsi perchè qui non ce ne sono chirurghi pediatrici"
"Lontano quanto?"
"Il piú vicino è a tre ore da qui, ma ho un amico che è di Manchester e spesso viene a New York per dei controlli. Se volete potete affidarvi a lui"
"Va bene"
"Allora noi ci vediamo la settimana prossima e poi le faccio sapere per l'intervento"
"Grazie dottore, arrivederci"

Tornammo in macchina
"Vorresti accompagnarmi Michael?"
"Ma certo"
"So che non è il momenti giusto e che non c'entra niente ma.. Noi cosa siamo?"
"Quello che vuoi essere tu. A me piaci"
"Quindi vorresti dire che potremmo fidanzarci?"
"Non è un modo dolce per descriverlo, ma si"
Ero felice almeno un poco.

"Pronto?"
"Kate, sono Ash"
"Dimmi"
"La bambina?"
"Dobbiamo operarla"
"Ah, mi dispiace"
"Tranquillo, adesso devo lasciarti che Abby deve mangiare"
"Ti voglio bene"
"Anch'io"
Eravamo diventati molto affettuosi l'un con l'altro. Lo consideravo com un fratello maggiore oramai.
"Piccola chi era?"
"Ash"
"Cosa gli è successo?"
"Niente, voleva sapere della bambina"
"Mi sta simpatico, si vede che ci tiene a te, come amico naturalmente se no lo meno"
"Ahahhaha, geloso?"
"Io? Nhaa"

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