Capitolo 20

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Avevo chiesto al dottore di farmi un favore e fare il test del DNA. Stavo aspettando che mi dicesse di chi fosse la bambina.
Non potevo credere che una cosa del genere potesse accadere e poi a me, mi ero tanto fidata di tutti e tre ma mi avevano tradita, erano stati al mio fianco per molto tempo ma forse erano tutte bugie..
Non avrei mai dovuto fidarmi di nessuno dei tre, potessi tornare indietro non rifarei gli stessi errori..
Mia figlia è sempre mia figlia e sarà solo mia; quando avrò scoperto il vero papà, se così si può definire, sarò più sollevata. Prometteró a me stessa di non fare mai più gli stessi errori e soprattutto sicuramente non avrò più a che fare con nessuno di quei tre ometti schifosi che mi hanno sempre usata come un pupazzo per i loro giochetti..

Il dottore mi chiamò "Signorina, sua figlia può uscire dall'ospedale è sana e adesso potrà vivere come qualsiasi altro bambino, dovrebbe però portarla al controllo una o due volte all'anno. Questo è il numero di un bravo dottore, le consiglio di andare da lui. A presto!"
"Grazie dottore", mi scappò una lacrima, "se non fosse stato per lei mia figlia non sarebbe qui con me, la ringrazio infinitamente. É il mio eroe, ma soprattutto quello di mia figlia. Ancora grazie"

Tornai a casa, quella casa che sapeva di ansie e gioie, di paure e angoscia, quella casa che tanto mi aveva fatto sperare, la casa in cui avrei voluto vivere con la mia famiglia. Una famiglia che non esisteva più, ma che anzi era formata solo da me e mia figlia, probabilmente la famiglia più bella del mondo composta solo di persone importante e vere. Ci saremmo volute bene, ne ero sicura. E adesso bisognava solo adorarci e andare avanti nella nostra vita.
In quel momento presi la decisione più importante della mia vita, avrei cresciuto mia figlia da sola, sarei andata a lavoro e non avrei mai più cercato un'uomo con cui vivere.
E così la nostra vita da quel giorno cambiò.

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