Capitolo 14

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Avevo parlato a Michael di quello che era successo con Ash e lui era orgoglioso di me.

La bambina era da un poco che aveva dei problemi respiratori, eravamo andati, io e la mamma, alla pediatra e mi aveva consigliato di andare da un cardiologo.

Chiamai.
"Pronto, studio del cardiologo Smit"
"Pronto, mi scusi, volevo prendere un appuntamento"
"È una nuova paziente?"
"Si"
"Allora, domani abbiamo un posto per lei, alle 6, le va bene?"
"Certamente"
"Cognome e nome"
"Kate Wilson"
"Arrivederci"

Chiamai Michael e gli chiesi se domani potesse accompagnarmi dal dottore, non era molto lontano da casa mia, ci voleva si o no mezz'ora.

Stavo cucinando mentre Abby era nel boxe, la mamma tornava piú tardi. Suonarono alla porta. Era Ash.
"Dimmi"
"È uscito"
"Chi?"
"Lucas"
"Cosa? Ma non dovevo andare a deporre in tribunale venerdì?"
"Ha pagato ed è uscito. Ti ho voluto avvisare perché so che sarebbe venuto qui"
"Chiamo la mamma, tu chiama Michael"
"Va bene"

La mamma non rispondeva, Michael stava venendo a casa. Mi stavo preoccupando, non di nuovo.

"Dove è tua madre?"
"Non lo so Michael, non lo so. Era a lavoro"
"Andiamo a vedere."
"Tanto io lo so che quello stronzo l'ha rapita di nuovo, ma adesso se non la troviamo finirà quello che aveva iniziato"
"Allora cerchiamola"
"Non so dove portare la bambina"
"La bambina la porto da mia sorella"
"OK. Io vado al casolare abbandonato, Ash va alla casetta e tu vai al suo lavoro. Chi prima trova notizie fa sapere agli altri"
"Ok. Andiamo"

Ero quasi arrivata al casolare, sentii uno sparo, no. Accellerai. Stavo entrando ma la porta si aprì, mi nascosi. Uscì Lucas con una pistola in mano, no. Non doveva essere successo niente alla mamma se no avrebbe fatto una brutta fine e questa volta non sarebbe uscito molto presto.
Lo vidi accasciarsi a terra e perdere i sensi, chiamai i ragazzi e li avvisai, dopo chiamai la polizia e entrai.
Mancava l'ultima porta, pregai, pregai che non fosse lei. Aprii la porta e la trovai lí, in fin di vita, urlai e l'abbracciai.
Sentii toccarmi il braccio e vidi i ragazzi con la polizia
"L'ha uccisa. È tutta colpa vostra che lo avete fatto uscire da quella prigione. Doveva rimanerci e adesso deve starci a vita"
"È drogato, se non muore di overdose le promettiamo che resterà in prigione per molto molto tempo"
"Grazie"
Michael mi prese in braccio e mi portò a casa, Ash passò a prendere la bimba e Lucas fu portato in ospedale.
Domani avrei avuto il funerale della mamma e sarei dovuta anche andare dal cardiologo, se ce l'avrei fatta.
La morte ti porta via in un attimo, la nostra vita è come se avessimo un palloncino che ti porti in alto e poi scoppi.

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