Erano settimane che chiamavo Michael e non mi rispondeva, a scuola quando mi vedeva andava via, in classe non mi rivolgeva parola e si metteva sempre distante da me, avevo pensato di avergli fatto qualcosa di male. Avevo ripercorso gli ultimi giorni insieme ma non mi veniva niente in mente. Chissà cosa fosse successo.
Stavo uscendo dall'aula e in lontananza vidi Michael parlare con... Lucas (?)
Perché parlavano se fino alla scorsa settimana litigavano per me?
Lucas aveva una faccia soddisfatta mentre Michael una faccia distrutta.
Vidi che Michael annuì e si voltò per andarsene.Ero seduta a pensare a quanto avevo visto prima, stavo riflettendo e non mi accorsi di Michael fino a quando non parlò
"Devo dirti una cosa"
"Ah adesso ti ricordi di me"
"Ma chi ti ha mai voluta. Era solo un gioca. Avevo perso una partita con Lucas e mi aveva detto di fare questo."
"Ma che stronzo, mi fai schifo! I baci, i regali, ma come possono esistere persone così. Va via e non ti far vedere piú"
Riuscivo a capirci qualcosa anche se il mio istinto diceva che non era tutto qui, mi ricordai la faccia di Michael quando parlava con Lucas. Non era felice ma triste. Bho, c'era qualcosa che in tutto questo non mi convinceva.
Pensai, o era stato così bravo da non far trasparire nulla o qualcosa tra loro era successo e per come era Lucas sapevo che avrebbe ottenuto quello che voleva a tutti i costi e quando dico tutti è tutti.Tornai a casa sconsolata, la mamma sapeva che quando era così non doveva farmi domande perché sarei diventata una bestia e avrei urlato fino allo sfinimento.
Andai dalla bimba, la feci mangiare e la portai con me giù in cucina. La misi nel box e andai a mangiare, la mamma mi fissava e io cercavo di non guardarla perché sapevo dove fosse arrivata.
"Allora, come è andata a scuola?"
"Bene"
"Sul serio?"
"Si vede così tanto?"
"Si, vuoi parlarne?"
"E che ti devo dire?! Che mi ha detto che era tutto un gioco? Si, ma io non ci credo. Credo piú che Lucas lo abbia obbligato ad allontanarsi, magari facendo qualcosa di brutto perché sí, lui ne è capace."
"Calma figlia mia, non ti devi abbattere così"
"Non mi sento bene, vado a letto. Bada tu ad Abby e mettile la supposta per favore"
"Va bene, riposat.
Oggi non vado a lavoro"
"Grazie. Ti voglio bene"
Andai su in camera, non stavo molto bene, forse anch'io avevo la febbre. La misurai ma niente. Forse la mia non era una malattia fisica, ma una malattia ideologica, il cuore sí mi faceva molto male. Si era distrutto in un attimo, ricostruito con l'arrivo di Michael e ridistrutto con la sua uscita dalla mia vita.
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Un Bel Errore
RomanceLa storia di una ragazza che deve sopportare una vita un po' difficile.. fatta di alti e bassi, ma soprattutto bassi che alla fine la rendono una persona migliore e capace di decidere con la propria testa