"Qui è dove da oggi verrai quando ne avrai voglia per giocare a creare il tuo aspetto dopo la trasformazione" disse la vecchia mostrandomi una lavagna digitale che si estendeva per tutta la parete, luminosa bianca. Al suo tocco, spuntarono tanti volti femminili da poter modellare con le mani con tanto di suono per la voce e vestiti troppo carini.
"Spiegami cosa è questa roba, è un gioco?"
"No, assolutamente no. Devo spiegarti tante cose, siediti qui." e velocemente mi sedetti di scatto, volevo sapere tutto.
"Tu come puoi vedere, sei in questo dormitorio insieme a tante ragazze della tua stessa età e più piccole, vivete insieme sin dal momento che siete nate, quando i vostri genitori vi hanno lasciato qui."
"Ma perché i miei genitori .. ?" chiesi portandomi le mani al viso.
"Non interrompermi Barbara." disse alzandosi verso un cassetto da dove prese una busta e me la consegnò in mano. Era la foto dei miei genitori con me in braccio appena nata.
Della foto mi colpì solamente una cosa : io ero brutta, non ero bella come loro.
"Noi dipendenti abbiamo il compito di prenderci cura di voi e di spiegarvi tutto a tempo debito. I tuoi genitori non ti hanno lasciata qui perché non ti vogliono bene ma perché per tornare da loro devi prima essere al loro livello."
"A loro livello? Sono i miei genitori"
"Quando compirai 18 anni, verranno gli Ispettori Anziani a prenderti e ti porteranno nell'isola dei Neoperfetti, solamente dopo esserti sottoposta all'operazione che ti renderà una neoperfetta come tutte le altre ragazze che hai conosciuto qui che non vedi più da tempo"
In quel momento, Barbara si ricordò delle sue migliori amiche che dopo il loro compleanno non aveva più visto e non aveva più potuto avere notizie su di loro. Si ricordava ancora di Sofia, capelli lunghi lisci e sorriso grandissimo ed anche di Ellie, castana dai capelli ricci foltissimi.
"Quindi Sofia ed Ellie sono delle neoperfette adesso? Dove si trovano?" chiesi in modo veloce e piena di gioia.
"Si, hai capito. Sono nell'isola dei Neoperfetti che ti aspettano per festeggiare il tuo compleanno insieme !"
"Come sono felice!!!" dissi alzandomi dalla sedia e camminando avanti e indietro per la stanza scura e angusta illuminata solo dalla lavagna digitale, "Cosa devo fare per essere pronta? Non sono già bella così come sono? Non mi riconosceranno altrimenti.."
"No, l'operazione ti renderà una persona migliore di quella che sei adesso. In questa lavagna puoi vedere come potrai essere dopo l'intervento, serve per divertirti un poco e prendere confidenza con il nuovo corpo che avrai!" disse la vecchia alzandosi ed illustrandomi la lavagna e come poter interagire con essa.
Era davvero figo quel programma : potevo scegliere viso, occhi, mani, indumenti e caratteristiche principali. Gli avatar non erano persone normali o come me, ma avatar dalla pelle lucente bianca e liscia, occhi grandi luminosi con linee colorate e brillanti all'interno, labbra ben definite. Fu in quel momento che per la prima volta in 17 anni della mia vita, in quella stanza oscura, vidi qualcosa proprio al fianco di un cassettone. Mi avvicinai e vedevo una sagoma, ma non come quella della lavagna : era una donna, bassa e deforme dai capelli crespi e biondi cenere che si muoveva proprio come me. Ero io. Avevo sempre pensato di essere diversa rispetto a Sofia ed Ellie ma evidentemente ero brutta come loro, ero normale e non perfetta. Capii in quel momento che non potevo tornare dai miei genitori in questo stato e necessitavo l'operazione, non potevo scappare da questa realtà.
Mi salirono in mente tantissimi pensieri e guardai il mio orologio interfaccia che mi controllava ed era collegato alla lavagna magnetica della mia stanza con la quale potevo parlare. Era notte fonda e non avevo sonno, così salii in camera.
"E' ora di dormire, Barbara" disse la voce robotica della lavagna.
"Vedo le stelle e rientro" così mi avvicinai alla finestra della mia camera ed uscii fuori. Invece di vedere le stelle, scesi giù dal tetto e mi diressi nel capannone del giardino dove venivano custodite le librelle, ovvero delle tavole rettangolari regolabili con l'orologio interfaccia con la quale poter volare ovunque si voglia. Ne presi una, saltai su con fare deciso e mi librai fuori dal cancello per pensare all'aria aperta. La librella poteva essere pericolosa se non si era mai portata, dovevi stare in equilibrio solo con la tua forza e cercare di non cadere o ti facevi veramente male. Mi fermai al margine del fiume che divideva i dormitori ad un'altra zona della terra, adesso sapevo che quelle luci in lontananza e quei rumori provenivano dalla città dei Neoperfetti.
"Chissà se Sofia ed Ellie si ricorderanno ancora di me" pensai tra me e me.
"HEY TU!" sentii questo richiamo alle mie spalle e rimasi ferma, potevano essere gli Ispettori. Sentii i rumori delle foglie muoversi, come se questo individuo si stesse per avvicinare a me e mi toccò la spalla. Così mi girai di scatto e lo bloccai grazie alle tecniche di difesa che mi avevano insegnato a scuola.
"Chi sei?! Cosa sei?!"
"Calma calma, non farmi del male!!" disse con voce pesante e tremolante.
Non riuscivo a vedere niente perché era buio e la luce delle stelle non era abbastanza ma non era donna come me, cosa era ? Era un brutto come me ?
STAI LEGGENDO
Perfection's land
FanfictionTRAMA : "La tecnologia fa parte del mondo ed il mondo senza essa non potrà progredire, compresi noi esseri umani" disse il Dott. Payne a Barbara, "Ho paura" disse e si addormentò profondamente. Un mondo dove niente è come pensi, dove la bellezza...