"Quando hai incontrato Harry?"
Io e Niall eravamo appena entrati nella sua camera. Era ora di pranzo ma a quanto potevo capire, oggi non avrei pranzato.
"Mi ha salvata dalla mia caduta.."
"Immaginavo. Ora sarà nei guai, gli ho sempre detto di non fare niente di strano" Niall si stava agitando camminando avanti e indietro per il salone senza neppure guardarmi. Io me ne stavo seduta tranquillamente nel suo divano e non capivo. Harry mi aveva salvata, perché doveva risultare pericoloso ? Anzi, Harry era venuto in mio soccorso al contrario suo.
"Non doveva invece!" disse, portandosi le mani ai capelli.
"Spero tu stia scherzando, dovevo rischiare di morire? Dillo! Lui mi è venuto in aiuto mentre te non ti sei nemmeno preoccupato di cercarmi per tutta la giornata, stavi tranquillissimo al bar!" ed urlando alzandomi dal divano, aprii la porta dell'appartamento e me ne andai arrabbiata lasciandolo da solo con la sua rabbia insensata. Era mio amico e mi aveva offeso con le sue parole da egoista.
"Dove vai?" disse correndomi dietro –"Dobbiamo parlare!! Ferma" e raggiungendomi fino all'ascensore, mi prese per il braccio bloccandomi e facendomi sbattere contro il muro, -"Mi fai male idiota!" –"Ascoltami maledizione, calmati e torniamo dentro!" –"No, dopo le parole che hai detto non ci torno dentro con te! Che razza di amico sei, Niall?" –"Seguimi! Non possiamo parlare qui!" e malgrado cercavo invano di non farmi trascinare di nuovo verso la sua camera, sentii una voce dietro di me –"Lasciala, ora." Era Harry appena uscito dall'ascensore che aveva raggiunto il piano.
"Le stavo parlando tranquillamente di una cosa importante ma non vuole darmi ascolto" disse Niall continuando a far forza sul mio braccio. Notai che avevo più forza rispetto a quando ero brutta ma ancora non riuscivo a gestirla ed ero comunque debole e non riuscivo a concentrarla dove serviva.
Harry ci raggiunse e in modo calmo, tra me che mi strattonavo e Niall che continuava a tirarmi, prese la sua mano e la poggio su quella di Niall che mi stringeva e lui subito la staccò, - "Ahia!!" – "Scusami Niall, non volevo. Ma non mi hai ascoltato" e così mollò la mia mano. Era rossa ma come per magia, tornò subito al suo colorito normale.
"Lei adesso viene con me e tu ti calmi, d'accordo?"
"Fai come vuoi, non ne ho più voglia di parlare" disse stufato e non resistetti più –"Sei pure un bugiardo, prima mi dici parole orrende e dopo dici pure che non volevo ascoltarti .. Ragiona prima di parlare, usalo quel cervello finto che ti ritrovi!" e mi fulminò con lo sguardo, -"Allora forse qualcun altro ti spiegherà ciò che volevo dirti, io non lo farò più"
***
Niall si era chiuso in stanza ed io rimasi contro il muro, seduta per terra. Harry non parlò, si limitò a sedersi alla mia destra sedendosi nella mia medesima posizione ed abbassando lo sguardo. Come se stare vicino a me in quel modo potesse darmi conforto e non farmi sentire sola. Mi piaceva questo di lui, era silenzioso, per conto suo e dava aiuto e supporto anche solamente senza parlare.
"Che ne dici di prendere un poco d'aria fresca, Barbara?" così dicendo, si alzò e mi porse la sua mano, tanto grande che la mia seppur altrettanto grande, sembrava piccolissima. Le sue mani erano morbide e setose e belle da toccare. Mi alzai con il suo aiuto e poggiai la mia testa sulla sua spalla, prendendo l'ascensore.
Uscimmo e ci diressimo al parco e non riuscivo a pensare ad altro se non alle parole di Niall che mi avevano ferita, urtata e fatta arrabbiare tremendemente. Era l'unica persona sulla quale potessi contare ed invece forse non lo era o semplicemente, quel corpo e quella mente da perfetto, ogni tanto lo facevano sviare dalla nostra amicizia, come se qualche rotella di tanto in tanto smettesse di funzionare temporaneamente. Avevo al mio fianco Harry, gli sguardi di tutti i Neo Perfetti puntati su di noi ma non ero concentrata, stavo camminando senza nemmeno accorgermi di dove stessi andando e di dove fossi.
"Stai bene? Ci sono io qui"
La sua bellezza e perfezione mi facevano sciogliere il cuore ogni volta che il mio sguardo incontrava il suo, tutto si fermava e rimanevo immobile a guardarlo e a guardare anche le sue labbra perfettamente sottili e ben definite che avrei voluto baciare prima o poi. Non riuscii a parlare talmente ero colpita e folgorata dal suo splendore.
"Ah, sei arrossita ancora una volta.." e sorridendomi mi strinse in un abbraccio. Eravamo dentro il parco oramai, sotto un albero grandissimo che dava su di un lago artificiale. Con la luce del tardo pomeriggio, l'atmosfera era calda e trasmetteva tranquillità.
"Sai, sei arrossito anche tu quando ieri ti ho baciato sulla guancia.." gli dissi. E mi prese le mani, -"Lo so, io oramai riesco a controllarlo e volutamente l'ho mostrato.." e continuò a stringermi ancora più forte. Potevo sentire le sue grandi mani che mi avvolgevano, le sue braccia grandi dove sembravo piccolissima mi facevano sentire come mai nessuno prima d'ora. Harry era la mia pace da due giorni a questa parte ed ero preoccupata, tantissimo.
"Salvandomi, ti sei messo nei guai?"
"Mi hanno contattato dal Quartier Generale, il Dott. Payne vuole vedermi domani" ed io continuavo a non capire.
"Perché? Mi hai solamente salvata, perché deve essere qualcosa di sbagliato?"
"Il modo con cui l'ho fatto.." e lasciò la presa dell'abbraccio in cui eravamo avvolti.
"Cosa hai fatto di strano, Harry? Spiegami perché l'idea di averti messo in pericolo mi sta logorando lo stomaco e la mente! Ti prego, devo capire!" gli dissi prendendogli le mani ed implorandolo. Aveva abbassato lo sguardo ma dopo vari tentativi di riuscire a parlare, disse –"Sei caduta in acqua ma devi sapere che noi Neo Perfetti non sappiamo nuotare, non dovremmo saper nuotare ed io invece, l'ho fatto" ma continuavo a non capire, -" E sarebbe strano? Io da brutta riuscivo a nuotare!" e a quelle parole, fu lui a rimanere a bocca aperta.
***
"Quando eri brutta?" mi chiese con sguardo curioso e in parte sollevato.
"Si, ero brutta.. lo ricordo, anzi ricordo tutto ad essere sincera" e fu in quel momento che prendendomi nuovamente le mani disse, -"Siamo uguali, anche io ricordo tutto. Per questo so nuotare perché sono ancora una persona normale in parte e lo sei anche tu!" –"Qualcosa allora in noi non và.." dissi, -"Per questo tutti aggiornano il computer, per questo è strano che io sappia nuotare e per questo il Quartier Generale vuole vedermi .. per controllarmi e in tal caso, aggiustare il danno.." ma dalla sua voce, non era affatto preoccupato, -"Non sei spaventato?" –"Si ma anche se mi opereranno di nuovo, ho la soluzione come sempre.." disse prendendomi il viso tra le sue mani ed io arrossii nuovamente, -"Ci sono tante cose che non sai ma sei come me e quindi le devi sapere ma non adesso, domani vieni con me" e pensai che potevo giocarmi la carta della seduzione con il Dott. Payne, forse potevo evitare che Harry fosse nuovamente operato e non destare sospetti su di lui, -"Ho baciato il Dottore sai? Credo che posso evitarti brutte esperienze se ci parlo, posso usare il mio splendore per fartene uscire sano e salvo!" e gli feci l'occhiolino mentre lui dopo la mia risposta, sorrise mostrando tutta la sua bellezza con quelle fossette per cui da quel momento in poi, avrei perso la testa.
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Perfection's land
FanfictionTRAMA : "La tecnologia fa parte del mondo ed il mondo senza essa non potrà progredire, compresi noi esseri umani" disse il Dott. Payne a Barbara, "Ho paura" disse e si addormentò profondamente. Un mondo dove niente è come pensi, dove la bellezza...