Ancora io ed Harry non avevamo parlato di cosa avevo detto al Dott. Payne perché avevamo paura che l'auto fosse controllata, così una volta scesi alle porte dell'Isola, ci fermammo al solito parco all'aria aperta dopo aver comprato un panino da mangiare insieme.
"Quindi? Cosa hai detto al Dott. Payne per convincerlo?" mi chiese dando un morso al suo panino. Eravamo a digiuno dalla mattina presto.
"Secondo te?" e sorrisi, volevo vedere cosa pensava.
"Hai detto che avresti usato la tua bellezza, lo hai provocato?" e percepii il suo nervosismo e un pelo di gelosia, mi piaceva questa mia capacità di intendere la mente degli altri.
"Mi aveva baciata prima di portarmi qui il primo giorno, quindi gli ho detto che mi sono cacciata nei guai perché volevo rivederlo e l'ho baciato.."
"Lo hai baciato??" e smise di mangiare, come se non se lo sarebbe aspettato, -"Solo per rendere il tutto più credibile possibile, non voleva dire nulla quel bacio stupido e finto!" e lasciando il panino al lato della sua panchina, mi abbracciò e bacio sulla guancia, -"Immaginavo, l'importante è che siamo sani e salvi! Grazie mille tesoro.." –"Di niente, era il minimo che potessi fare. Non mi sarei mai perdonata una tua ulteriore operazione!" e mi ricordai della sua tranquillità e di quella frase tanto ho la soluzione che mi aveva lasciata perplessa e siccome volevo sapere sempre di più, non esitai a chiedergli, -"Ma con quella frase della soluzione, a cosa ti riferivi esattamente?" –"Lascia perdere, lo dicevo per non farmi vedere preoccupato ma in realtà me la stavo facendo addosso!!" e con un sorriso appena accennato, riprese il panino e continuò a mangiare. Suo malgrado non sapendo del mio potere, capii che stesse mentendo. Perché? Eravamo uguali, non poteva mentirmi anche lui. Evitai di chiedere ancora e di rifare la domanda, lo lasciai stare e cercai di passare oltre la questione, forse ancora non potevo capire ed era meglio forse non conoscere altro di quello che già stavo iniziando a comprendere da sola.
***
Appena avevamo finito i nostri panini, non sapevamo cosa fare ed Harry esordì –"Forse è meglio se trovi Niall per chiarire la vostra discussione, dobbiamo preferire sempre la pace e l'armonia piuttosto che la guerra.." ed aveva ragione, non mi era mai piaciuto litigare con le persone e soprattutto con gli amici per questioni poco importanti o facilmente risolvibili. Avrei preferito ricevere un suo messaggio o che lui mi avesse cercata per primo ma non lo aveva ancora fatto ed Harry aveva ragione, dovevo andare a cercarlo per parlargli, -"Si, devo chiarire con lui. Mi accompagni?" –"Non credo voglia vedere me ma ti accompagno fino alla sua stanza se preferisci" –"Grazie Harry" e lo baciai con voglia sulle sue bellissime labbra.
La luce calda del sole, le strade che iniziavano a riempirsi di Neo Perfetti, qualche gruppo cantava in mezzo alla strada.
Non si stancavano di fare nulla, passavano le giornate come robot senza anima e senza interesse per nulla o forse non ne avevano la possibilità in quest'Isola.
Arrivati al dormitorio maschile, Harry mi seguii fin alla porta della stanza di Niall.
"Ti lascio giusto il tempo di parlare con Niall, non posso fare a meno di te.." mi afferrò per la schiena e mi baciò in modo dolce, trasmettendomi sicurezza e pace, -"Mi aspetti al parco, solita panchina?" –"Certo. Ti aspetto e in bocca al lupo" mi sussurrò allontanandosi ed io suonai alla porta.
***
"Ciao Niall.." dissi quando aprii la porta. Stava in pigiama e sembrava appena alzato dal letto.
"Cosa ci fai qui?"
"Volevo parlarti se posso.." e mi fece cenno di entrare. La casa era perfettamente in ordine.
"Stavi dormendo?" gli chiesi, -"Si, non avevo altro da fare. Le giornate sono veramente noiose, non so cosa fare se non prendere la chitarra e suonare di tanto in tanto.. Tu dove sei stata?" –"Insieme ad Harry.." e sbuffò, come se gli desse fastidio la presenza di Harry al mio fianco, -"Non capisco perché fai così e perché l'altro giorno mi hai aggredita in quel modo, me lo spieghi?" –"Scusami, me ne sono pentito ma alcune volte non mi sento me stesso, non riesco a controllare più la mia mente.." ed iniziò a piangere poggiando la sua testa contro il vetro della finestra del salone. Mi faceva tanta tenerezza e mi rese triste di colpo, volevo aiutarlo ma non sapevo come fare e nemmeno cosa dire, -"Sai, sapendo cosa abbiamo passato.. Ho pensato che in quel momento non eri veramente tu, non preoccuparti Niall.." –"Si Barbara, mi preoccupo. Non voglio reagire in questo modo con te ed i miei amici, non è normale, non ero così un tempo! Perché mi succede questo.. lo odio, lo odio!" e buttò per terra il vaso con una piantina grassa che aveva nella finestra. Non potei che andargli incontro, prendergli il viso ed asciugargli le lacrime con la manica del mio maglione, -"Niall ci sono io con te, io e te, riusciremo a risolvere tutto questo, te lo prometto.. Ti fidi?" –"Di te mi fido.." disse e guardandolo incerta, volevo rivelargli il segreto di Harry ma in quel momento volevo dargli conforto e glielo dissi, -"Lo sai? Anche Harry è come noi! Non siamo più in due ma in tre!" ma lui non ne fù sorpreso per niente, si limitò a dire –"Già, lo sapevo sin dal principio.. è come noi,sì" –"Ah, allora?! Siamo in tre e magari ce ne sono ancora tanti altri, insieme possiamo unire le forze e scoprire cosa si cela dietro tutto questo" e facendo un giro di mano, girai su me stessa sorridendo, -"Dai Niall, non reagire così, amici come prima??" –"Scusami di nuovo Barbara io.." –"Zitto, zitto, stringimi!!" e si unì al mio abbraccio, ci voleva, forte e sincero pieno d'affetto, -"Dove sta Harry?" mi chiese e lo guardai perplessa, -"Non c'è.." gli dissi "E' a casa, sono venuta sola!" –"Stai mentendo, è dietro la porta.." –"E tu come lo sai?" –"Percepisco le presenze a distanza e lui è proprio qui fuori.. mi hai mentito.." –"Ma io veramente.." –"Dai fallo entrare!" disse sorridendomi, -"Che stupido che sei!" e lo baciai correndo ad aprire la porta. Harry era davvero lì.
"Non dovevi rimanere al parco?" gli chiesi sul ciglio della porta.
"Era desolato e non mi sentivo a mio agio, magari ti sarebbe servito aiuto se..."
"Non è necessario Harry, abbiamo chiarito" esordì Niall spuntando alle mie spalle. Ero un po' in imbarazzo, ancora non capivo il loro rapporto di amicizia.
"Entra dai, non stare lì fuori come un malato infetto, non mangio!" e così Harry entrò ed insieme a me ci sedemmo sul tavolo del salone proprio dietro al divano. Quelle case erano tutte uguali, in qualsiasi dormitorio.
La serata passò giocando alla playstation di Niall, mentre io li guardavo facendo commenti e scherzando, preparai la cena con ciò che trovai in frigo e fu una serata in armonia, ridendo e discutendo del più e del meno. Harry chiese di Ellie e Louis che successivamente Niall chiamò per invitarli a giocare e a passare la serata insieme bevendo birra ed assaggiando dei salatini. Tra una risata e l'altra, Harry non smetteva mai di accarezzarmi, stringermi e baciarmi nonostante nessuno sapesse ufficialmente della nostra relazione, -"Siete troppo carini insieme voi due, stupendi!" esordiva ogni tanto Ellie, scattandoci tante di quelle foto che avrei avuto la mia lavagna piena. Stavo finalmente bene, in armonia con Niall ed Harry insieme, non avrei chiesto di meglio dalla vita, un gruppo unito e sincero. Louis iniziò a cantare accompagnato da Niall con la chitarra e da Harry anche lui bravo a cantare, -"Potreste creare un gruppo, che ne dite? Dobbiamo trovare un nome!" ed iniziammo tutti a ridere di gusto. L'unica cosa che mi dispiaceva era Ellie, avrei tanto voluto che si ricordasse di me, di noi ai vecchi tempi.
STAI LEGGENDO
Perfection's land
FanficTRAMA : "La tecnologia fa parte del mondo ed il mondo senza essa non potrà progredire, compresi noi esseri umani" disse il Dott. Payne a Barbara, "Ho paura" disse e si addormentò profondamente. Un mondo dove niente è come pensi, dove la bellezza...