Tutto era confuso, non mi ricordavo cosa fosse successo se non vagamente.
"Bentornata"
Un viso perfetto stava davanti a me e riuscivo a vederlo in modo nitido : occhi grandi verdi come il mare e strisce bianche che brillavano gli contornavano gli occhi ed il viso, pelle bianca come la mia, capelli mossi fino alle spalle castani e mani grandi morbide che mi accarezzavano i miei lunghi capelli. A quella visione, stavo benissimo. Non avevo mai visto un Neo Perfetto così tremendamente bello.
Riuscii a mettermi seduta, mi trovavo in una stanza di un dormitorio. Evidentemente era la stranza di questo ragazzo misterioso che mi aveva salvata dalla caduta.
"Si, credo di stare meglio adesso" e sorridendomi, si alzò dal mio fianco dirigendosi nella stanza adiacente a dove ci trovavamo. La luce del sole illuminava tutta la stanza non potei non guardarlo. Stava a petto nudo e notai i suoi infiniti tatuaggi ma soprattutto la grande farfalla che aveva tatuata proprio sopra la pancia e la croce nella sua mano. Forse era merito della luce a farmi sembrare quel ragazzo l'essere più bello che avessi mai visto in vita mia. Molto affascinante e sicuro di se, con quel corpo fatto di muscoli e ben definito.
"Bevi un poco, ne avrai bisogno" e mi porse un bicchiere d'acqua che presi abbassando lo sguardo, non volevo si accorgesse che lo stavo fissando da parecchi minuti.
"Cosa mi è successo? Ricordo della librella rotta e della mia caduta su una piscina.." dissi sorseggiando. Sentii freddo, l'acqua era troppo fredda.
"Sei precipitata velocissimo dentro l'acqua, per fortuna sono riuscito ad attutire la caduta.. avresti potuto fare un bel buco in quella piscina" e rise.
"Addirittura! Non peso poi così tanto credo.."
"Lo so ma non è per quel motivo" e si sedette al mio fianco, guardando le lenzuola –"Piuttosto mi preoccupa che già l'accaduto sarà arrivato al Quartier Generale" disse.
"E' capitato, la librella e la tuta non hanno funzionato, non è stata colpa mia" –"Non mi preoccupo di te ma per me" –"Come mai?" ma non mi rispose. Mi lasciò lì e guardò dalla finestra. Il mio sguardo cadde di nuovo sul suo corpo che mi dava le spalle. Le sue spalle, la sua schiena, le sue gambe dentro quei pantaloni di seta bianchi erano una visione idilliaca e sentii un calore pervadermi il viso. Si girò.
"Ti turbo?" mi chiese quando si girò con un sorrisino da furbo.
"Ehm, no affatto anzi, grazie mille per avermi salvata in qualche modo.."
"Ne sei sicura? Ti sei illuminata.."
"Illuminata? Cosa intendi?" in preda all'imbarazzo, riabbassai lo sguardo. Non sapevo di cosa stesse parlando.
"Sei nuova, si vede. Devi sapere che quando un Neo Perfetto ti piace, il tuo volto si illuminerà di rosso e .." oddio, evidentemente guardandolo il mio viso aveva espresso il calore che provavo per l'emozione in colore emozionale che appariva attraverso i tratti del mio viso. L'imbarazzo era troppo e non riuscii a fare altro che alzarmi dal letto e rimettermi le scarpe –"Scusa, forse è meglio che vada via" – "Ti accompagno!" disse –"Aspetta solo un attimo che mi metto le prime cose che trovo" ma non andò a cambiarsi in bagno ma rimase lì a togliersi i pantaloni davanti ai miei occhi mentre cercavo invano di infilarmi le scarpe. Credo mi illuminai di nuovo anche non guardandolo e lui se ne accorse nuovamente e sorrise. Ricambiai il sorriso e forse non dovevo farlo.
Appena finii di prepararsi, si avvicinò a me che rimasi seduta a bordo letto cercando di fare altro e di non guardarlo. Si inginocchiò davanti a me alzandomi il viso con il dito in modo che potessi guardarlo –"Come ti chiami?" mi chiese –"Barbara" e si alzò porgendomi la mano –"Piacere mio, il mio nome è Harry"
***
Camminare al suo fianco era assurdo ed imbarazzante, non solo perché evidentemente mi piaceva davvero tanto ma perché uscendo dal dormitorio, tutte le Neo Perfette lo fissavano, lo salutavano da lontano ed i ragazzi invece lo guardavano con aria di sfida. Credo che fosse veramente il Neo Perfetto in assoluto più bello. Aveva indossato una camicia bianca, pantaloni a zampa larga con strisce bianche e nere ed un paio di occhiali da sole neri. Dovevo essere fortunata a camminare al suo fianco?
"Dove si trovano i tuoi amici?" mi chiese fermandoci all'entrata del parco.
"Non ne ho la più pallida idea.. forse al bar?"
E così ci diressimo insieme proprio al bar di fronte al parco dove il giorno prima Ellie e Louis avevano litigato e dove avevo visto Niall per l'ultima volta.
Quando entrammo, vidi tutti e tre nel tavolo infondo e Niall vedendomi insieme ad Harry, bisbigliò qualcosa ai ragazzi che rimasero a bocca aperta alla vista di me insieme a lui e mi venne incontro.
"Ho saputo cosa è successo, stai bene?"
"Si, benissimo!" e diede un'occhiata complice ad Harry.
"Ciao Niall" e si strinsero la mano.
"Vi conoscete voi due?" chiesi contenta. Mi faceva piacere che forse avrei potuto rivederlo.
"Certo, io ed Harry ci conosciamo da parecchio tempo ma non è un tipo molto socievole, preferisce stare da solo"
"E' vero, ma dipende dalle situazioni. Al momento giusto ci sono sempre"
"Lo so" gli rispose Niall con un accenno di sorriso. Cosa nascondevano loro due?
"Barbara, devo parlarti. Vieni da me?" mi chiese Niall con quel suo tono cordiale ma serio allo stesso tempo –"Certamente, ieri ti cercavo e vedi cosa mi è successo!" ed entrambi scattammo a ridere. Harry sembrava distaccato da noi e staccato anche da tutto ciò che lo circondava, come se non gli importasse nulla né di noi né di dove si trovasse.
"Allora credo che debba andare via e lasciarvi soli, ci vediamo presto" disse girandosi verso di me. Non potei restare impassibile e girandomi a guardarlo, lo baciai sulla guancia ed il mio viso si illuminò ancora una volta ma non solo il mio, anche il suo.
A quella vista, Niall rimase fermo ed potei notare dai suoi occhi un pizzico di dispiacere e di sconvolgimento. Mi sentii in colpa ma non riuscivo a controllare questa emozione, non riuscivo a controllare questa particolarità del mio viso o almeno non ancora e non sapevo nemmeno se potesse essere possibile controllarla o meno.
"Come faccio a trovarti, Harry?"
"Hai il mio numero nella tua collana, basta collegarla alla lavagna della tua camera per vedere tutto" e si allontanò salutando con un cenno di testa Niall e con un saluto di mano Ellie e Louis che avevano assistito alla scena in lontananza nel loro tavolo.
Continuai a fissarlo quando mi lasciò sola con Niall e per qualche ragione assurda, mi sentii legata a lui e lo capii perché quando si allontanò da me, la scarica di emozione, le scosse che sentivo in sua presenza, svanirono.
"Barbara?"
"Ops scusa Niall, dicevi?" mi prese per mano, nemmeno salutando Ellie e Louis e ci diressimo verso la sua stanza nel dormitorio.
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Perfection's land
FanfictionTRAMA : "La tecnologia fa parte del mondo ed il mondo senza essa non potrà progredire, compresi noi esseri umani" disse il Dott. Payne a Barbara, "Ho paura" disse e si addormentò profondamente. Un mondo dove niente è come pensi, dove la bellezza...