Capitolo 20 - Buco nero

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Mi ero concessa a Liam per salvare Harry da una seconda operazione, inconsapevole di aver ceduto il corpo a colui che aveva reso la mia vita e quella degli altri – anche se inconsapevoli – un inferno. La mia mente era confusa, i miei genitori erano morti a colpa sua, aveva creato una realtà finta solo per un esperimento e non riuscivo a giustificare tutto questo. L'esperimento era frutto di puro egoismo ed il padre di Harry – il ragazzo che amavo – era in parte l'artefice di questo. Rimasi spiazzata, immobile senza riuscire a dire niente.

"Sei sconvolta, ma ti riprenderai Barbara" mi disse Niall abbracciandomi, gli altri erano intorno a me, stretti vicini. Eravamo tutti in preda ai pensieri, alle preoccupazioni. Ma riuscii a fare una domanda ad Harry, -"Quale era la soluzione di cui avevi parlato quando dovevi vedere il Dott. Payne?" e mi rispose subito senza pensarci, -"Ci stavo per arrivare. Quando mio padre rifiutò di continuare a portare avanti gli esperimenti, il Dott. Payne ordinò a dei suoi scagnozzi di ucciderlo. Loro cercarono di ucciderlo ma mio padre li uccise a sua volta, e scappò insieme a tutte quelle persone che aveva cercato di salvare" –"E dove è fuggito??" –"In un luogo molto lontano da qui, una volta usciti il Quartiere Generale ci rintraccerebbe e scoprirebbe come arrivarci. Anche se non indossiamo le collane, siamo sempre facili da trovare a causa del nostro codice genetico sotto mano al Quartiere. Dopo poche ore di assenza, ti beccano facilmente. Andare sarebbe un rischio per noi ma soprattutto per loro.." –"Si, ma dimmi la soluzione!" gli dissi insistendo, -"Mio padre in parte ci ha creati ed ha la soluzione alla cura, per farci tornare come prima anche se non è detto funzioni.." ecco cosa intendeva, se il Dott. Payne lo avrebbe operato, grazie agli altri avrebbe trovato la strada per tornare dalla sua famiglia e farsi curare. Era tutto chiaro. Ma non riuscivo a capire perché ancora lui e gli altri si ostinassero a stare lì e non andare nella città misteriosa, -"Questo posto lo voglio lasciare. Non possiamo andare lì? Come si chiama?" –"La città è stata chiamata Buco nero.." esordì Louis, -"E' rischioso però, potremmo non tornare più qui.." –"E te ne pentiresti? Staremo meglio altrove, con i nostri simili" dissi, -"Non sono poi tanto simili a noi.." parlò Ellie ma non feci caso a questo particolare. Mi limitai ad alzarmi e girare intorno alla stanza, pensando a cosa fare.

"Chi parte con me? So che è rischioso ma adesso voglio almeno vedere Buco Nero e capire meglio. Poi possiamo sempre tornare!"

"Barbara, scoprirebbero la città.." disse Harry e potevo capirlo, lui aveva tutta la sua famiglia lì ed anche gli altri mentre io avevo appena scoperto di essere sola al mondo, in questo schifo di mondo che avevano creato, -"Prendo una librella e ci arrivo da sola, l'ingresso me lo ricordo, ci sono passata tante volte da quando Niall si operò.." e lo guardai, ricambiata dal suo sguardo preoccupato ma mi stupii quando Niall si alzò venendo al mio fianco e dicendo –"Ci sto, ti accompagno io" –"Ma sei pazzo? Nemmeno tu ci sei mai andato veramente!" disse Harry in tono severo, -"Non possiamo sapere le cose a metà, dobbiamo scoprire e cercare risposte. Magari possiamo salvare tutti i Neo Perfetti!" –"Mi accodo a voi" disse Ellie alzandosi e venendo al mio fianco, -"Contate pure su di me! Quando si parte?" disse Louis ridendosela di gusto e smorzando la tenzione, ma non potevamo partire senza Harry, l'unico che sapeva la strada. Mi avvicinai a lui e lui alzandomi mi abbracciò, -"Lo so che è rischioso per noi e per il tuo popolo ma ti prego, ne ho bisogno Harry, ti prego.." e piansi quando lui illuminandosi in volto mi guardò e disse –"Solo perché ti amo e so che non mi metteresti mai in pericolo. Mi hai già salvato una volta"

***

A detta di Harry, il viaggio era lungo e pericoloso, dovevamo organizzarci per bene.

Quella sera ognuno di noi andò nella propria stanza per preparare il borsone con i beni primari compreso del cibo per il viaggio. Al mattino seguente all'alba, ci incontrammo tuti all'uscita del parco con una librella a testa. La strada per andare al vecchio casolare fu facile, passata la vecchi a casa, il bosco era troppo fitto e non potevamo proseguire a piedi così, salimmo sulle librelle e ci alzammo fin su, volando contro vento. Dopo circa 2 ore di volo, in un preciso punto, Harry ci ordinò di gettare le nostre collane così che il Quartier Generale avrebbe perso le nostre tracce e come trovarci, almeno per qualche ora prima che venissero a recuperarci e cosi fecimo. Di lì, sorvolammo le varie isole evitando il Quartier Generale, passando fin sopra i dormitori dei brutti ed in lontananza riconobbi la nebbia fitta che precedeva le Rovine. Il paesaggio era sempre lo stesso, tutto devastato e metteva troppa tristezza. Librandoci fin sotto ad un palazzo, in lontananza scorgemmo una galleria, quella che Niall mi aveva indicato tempo fa. Harry andò avanti molto sicuro di se, con il suo corpo ben allenato sopra la librella mentre io e gli altri – di tanto in tanto – avevamo momenti di panico ed esitazione, non era per niente facile mantenere l'equilibrio. La galleria era piena di vita, verde, fiori, un vero e proprio bosco pieno di fiumi e cascate d'acqua ma Harry ci avvisò, -"Le librelle si alimentano grazie al metallo che fu posizionato sotto terra, qui si trova solamente sotto al fiume quindi dobbiamo volare proprio sopra di lui, sfiorando l'acqua! Pronti allo spettacolo?" e nemmeno finii la frase che iniziammo a volare proprio vicinissimi all'acqua che ci schizzava in volto per la troppa velocità e la librella prese a volare ancora più veloce di prima, tra le risate e l'adrenalina dell'avventura, non potei non notare il panorama mozzafiato. Il fiume non era sempre dritto, saliva a destra, scendeva a scivolo verso sinistra, come se fosse un parco giochi e ad essere sincera, era davvero divertente. Furono tante ore di traversata prima che il fiume finisse in una distesa prateria, senza nulla intorno. Di comune accordo, ci fermammo giusto a mangiare qualcosa, oramai era buio.

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