Capitolo 14 - Solo noi

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Oramai era ora di cena e di certo non avevo voglia di starmene in camera da sola o di andare a cercare Niall per fare pace. Doveva essere lui a chiedermi scusa.

Decisi così di accettare la proposta di Harry nel portarmi a cena fuori in un pub frequentato poco dai Neo Perfetti perché a detta loro era di poco stile.

Harry ordinò un panino ripieno di insalata con una cotoletta enorme, io preferii una semplice piadina. Non avevo molta fame. Pensavo a cosa sarebbe successo domani al Quartier Generale ed ero preoccupata per Harry. Se non fossi riuscita nel mio obbiettivo? Dovevo impedire che Dott. Payne o altri toccassero Harry, doveva dirmi ancora tante cose.

Sapere che non ero l'unica a ricordare il mio passato, mi faceva sentire molto meglio e potevo avere dei complici nel cercare di capire davvero il perché di questa operazione.

"Pensi a domani?"

La voce di Harry mi fece tornare a guardare il panino che era appena arrivato al nostro tavolo, -"Si,come posso non pensarci?" – "Guarda me come sono tranquillo, ti fidi?" e senza esitare gli sorrisi.

***

"Ti confesso una cosa.." disse uscendo dal pub stringendomi sotto la sua spalla come oramai era solito fare, -"Ho un sonno bestiale!", ridemmo di gusto, -"Se siamo uguali, dovevo aspettarmi quest'affermazione! Anche io, parecchio.." –"Domani sarà una giornata intensa, conviene andare a letto subito". Al buio nelle stradine isolate dell'Isola, era ancora più bello del solito. I suoi occhi non smettevano mai di emanare una luce soave del loro verde intenso e piccoli frammenti bianchi brillavano a loro volta, come tante costellazioni in cielo, -"Niall ha detto che sono un tipo asociale, non è per niente vero.. preferisco stare da solo piuttosto che con gente poco affidabile e poco sincera.." –"Hai ragione,Harry" –"Vuoi dormire da me questa notte? Ti và?" mi chiese fermandosi a guardarmi, -"Magari posso passare dal dormitorio a prendere la mia roba per la notte e per domani?" –"Sicuro!"

Non potei rifiutare la proposta di Harry, sarei stata una folle a pensare di poter dire di no. Il mio corpo già quando mi lasciò salire per prendere le mie cose, stava impazzendo, fremevo per l'emozione e l'idea di poter stare insieme a lui tutta la sera ed anche il giorno dopo. Appena salimmo nella sua stanza, dopo che posai il mio zaino, non sapevo cosa fare e mi sedetti nel divano accendendo il televisore. Lui invece, andò in bagno e ne tornò a petto nudo di nuovo con quei pantaloni bianchi di seta.

"Cosa fanno in tv questa sera?" Si sedette al mio fianco, piegandosi le gambe e guardandomi. Risi sotto i baffi, -"Perché ridi?" –"Mi fai ridere, sei troppo tenero.." –"Mai nessuno mi ha detto questa cosa!" e continuando a sorridere con quelle fossette, mi abbracciò facendomi sdraiare sul divano. Sentii di nuovo quel calore strano nel mio corpo e capii che mi stavo illuminando, il salone era al buio solo con la luce della tv accesa e vidi nel suo volto, il colore rosso dei miei tratti del viso. –"Quando ti illumini per me, sei la ragazza più bella al mondo, lo sai?" ed avvicinandosi, mi baciò sulle labbra illuminandosi anche lui. Morbide, soffici e delicate erano le sue labbra e mi si sciolse ancora di più il cuore. Avevo desiderato quel bacio dalla prima volta che lo avevo visto e adesso finalmente, era successo.

"Andiamo a letto, vieni" e mi prese in braccio, -"No no dai, sono pesante!" –"Shhhh" e mi portò in camera da letto poggiandomi nel modo più delicato possibile sul letto. La stanza era tutta bianca con i mobili neri, al buio illuminata solamente da delle candele finte nei due comodini ai lati del lettone con un grande piumone bianco a strisce nere, proprio quello che vidi la prima volta quando dopo l'incidente mi mise lì a riposare.

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