Capitolo 3

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Si chiamava Niall ed era un brutto come me.

Per tutti questi anni non sapevo dell'esistenza di un dormitorio per soli maschi, mi sembrava aiutassero il sistema generale a creare tutto ciò che mi circondava ed invece mi ero sbagliata.

"Non potresti uscire a quest'ora della notte"

"Nemmeno tu, brutto!"

"Sono così orrendo? Tanto manca poco e abbandonerò questo postaccio." Disse facendomi la linguaccia.

Era brutto, veramente : più basso di me, goffo, viso enorme e mani piene di calli, per non parlare del naso pieno di nei. Credo si accorse del mio sguardo poco cordiale.

"Tranquilla, è il mio ultimo giorno da brutto. Domani non sarò più così"

"A me resta un anno per poter rivedere i miei amici!"

"Non ti riconosceranno.." mi disse abbassando lo sguardo.

A quella frase, la mia mente si oscurò e la mia felicità svanì in un solo istante.

"Cosa dici? Sono amiche mie, stavano al dormitorio con me e ne abbiamo passate tantissime!"

"E' effetto dell'operazione. Nessuno deve ricordare la sua vita precedente quando diventa Neoperfetto"

"Non è possibile.." e mi alzai prendendo la librella in braccio.

"Come ti chiami, scricciolina ? Ti ho detto il mio nome ma tu non mi hai detto il tuo" mi chiese bloccandomi per la spalla.

"Barbara...Mi chiamo Barbara"

"E' il mio ultimo giorno e voglio divertirmi per l'ultima volta almeno, mi farai compagnia?"

Era brutto ma sapeva trascinarti con la sua spontaneità.

"D'accordo!"

Abbiamo volato sopra le librelle sfidandoci a chi andava più veloce, nel buio della notte sotto le stelle e all'aria gelida che non sentivamo nemmeno a causa della nostra pelle grezza e spessa. Il bosco sotto di noi iniziava a farsi più fitto e una nebbia strana era quasi davanti a noi quando il nostro orologio interfaccia iniziò a vibrare ed illuminarsi di rosso avvertendoci di pericolo : stavamo uscendo dalla zona protetta.

"Hai paura?"

"Ci siamo allontanati troppo, torniamo indietro" dissi a Niall che oramai avevo lasciato davanti a me.

"Voglio tornarci, così capisci cosa esiste oltre il dormitorio e l'isola dei Neoperfetti!!" e si spinse ancora oltre librandosi leggero e sicuro tanto da non potermi tirare indietro.

Lo seguii e lo spettacolo che vidi fu il più brutto di sempre.

Rovine ovunque, palazzi distrutti, macerie e resti di qualsiasi tipo di materiale lasciati sul terreno.

"Dove siamo?" mi fermai per guardare meglio.

"Siamo alle Rovine" e con un cenno di mano da sinistra a destra mi mostrò il paesaggio disastrato, "Qui vivevano i nostri antenati prima dei dormitori e delle isole. Quando sono andati via hanno lasciato tutto in questo stato"

"Ma come? Hanno lasciato la loro città lasciandola cosi? Non ti sembra strano?" gli chiesi. Perché mai avrebbero lasciato tutto cosi e non ci avrebbero permesso di visitare questi posti ? Non mi convinceva questo posto, per niente.

"Non mi hanno detto altro e quando chiedo, mi danno una pacca sulla testa e fa male .." e si toccò i capelli come a ricordare una brutta esperienza, "Ma ti devo dire una cosa ..."

"Dimmi Niall, ti prego, voglio sapere di più!"

"Esiste un posto, giù per quella grotta che non porta ai Perfetti né ai Neoperfetti" e si avvicinò assicurandosi che nessuno potesse vederci, "Tanti miei amici che non hanno voluto operarsi, si sono rifugiati in questa città nascosta chiamata Nube e vivono come i nostri antenati, tranquilli, brutti senza nessuna operazione"

"Non è possibile, gli Ispettori se ne sarebbero accorti .."

"Se nessuno fa la spia no. Sanno che scompaiono ma non si sono mai interessati a capire di più! Figaccio no?!" e fece una capriola sopra la librella che rimasi a bocca aperta.

"Tu domani compi gli anni, cosa decidi di fare?" gli chiesi sfiorandogli la guancia.

"Voglio vedere i miei amici ma voglio anche scoprire il mondo dei Perfetti.. quindi mi farò l'operazione sperando di ricordarmi dopo tutto ciò che ho vissuto prima per poter tornare qui e andare anche da loro. Cosa ne dici?"

Lo guardai con in mente una confusione celestiale, non sapevo cosa dirgli "E' un'idea fantastica Niall, ce la farai!"

" E poi ci sarai anche tu tra qualche mese no? Ci rivedremo neoperfetti e riparleremo di tutto questo, lo spero tanto, non voglio perdere anche te.." e mi abbracciò. Fu un abbraccio fetido ma forte e vero.

"Ti prometto che ti verrò a cercare Niall"

"Giuriamolo per davvero" e dicendo cosi, scese dalla librella e con un coltellino che aveva in tasca, si tagliò il polso. Lo guardai strano e preoccupata ma ci teneva tanto a quanto pare. Scesi anche io dalla librella e gli diedi il mio polso che tagliò con cura, fissandomi.

"Questa nostra promessa è eterna, Barbara. Ti prometto di cercarti ovunque sarai dopo l'operazione e la cicatrice mi ricorderà sempre di te" ed unì il suo polso sanguinante al mio, "Promesso" e così, memorizzai quell'ingresso sotto un edificio distrutto e guardai il sorriso storto di Niall che mi riempì il cuore di speranza e positività nonostante le mille preoccupazioni.

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