Capitolo 2

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La partita era davvero combattuta.
Era passata mezz'ora e quella ragazza senza nome non aveva mai alzato la testa da quel quaderno.
Ma che scriveva?
"Shay! La palla!" -urlò Kevin.
La ragazza dai capelli neri si alzò, andò a prendere la palla poco distante da lei e la passo al suo amico.
Shay.. Era questo il suo nome!
Finalmente posò quel quaderno e iniziò a guardare la partita.
Ad un tratto si tolse gli occhiali e riuscii a vedere i suoi occhi. Erano di un'azzurro splendido. Non avevo mai visto un colore così bello. Azzurro con sfumature verdi. Wow.
"Bella! Attenta! La palla!" -urlò Laila.
Inutile dire che mi ero distratta a causa sua e che la palla mi colpì in testa.
Caddi e tutti iniziarono a ridere, me compresa. Cavolo però.. Che male.
Quando alzai lo sguardo vidi che aveva visto la scena e che stava ridendo. Era quasi contenta della cosa. Come se sapesse che era stata colpa sua. Beh.. lo era. Ma non pensavo se ne fosse accorta.
Il suo sorriso. Cazzo. Aveva i denti perfetti e poi le labbra. Carnose al punto giusto. Era veramente bellissima.

*Isabella! Ma che stai dicendo? Invece di pensare a quella ragazza pensa a giocare! E soprattutto.. Pensa a quei bei fusti che stanno giocando con te.*

I miei pensieri erano confusi.
La partita proseguì e la mia squadra vinse.
3 a 2. Ero fiera di me.
Adesso mi stava fissando.
Le passai accanto facendo finta di ignorarla, presi la felpa che avevo lasciato vicino a dove si era messa lei e tornai dai ragazzi.
Kevin mi si avvicinò e mi chiese di lasciargli il numero in caso avesse bisogno di una giocatrice. Sembrava un bravo ragazzo e così glielo lasciai.
Si erano fatte le sei e così decisi di tornare a casa dato che domani sarei dovuta andare ad iscrivermi nella mia nuova scuola.
Andai a dormire verso le dieci e mezza.

La mattina mi svegliai per colpa di quella sveglia maledetta.
Andai in bagno, mi lavai, mi vestii e scesi per fare colazione. Presi un cornetto e mi incamminai verso la scuola.
Non era molto distante da casa mia, circa 15 minuti a piedi.
Appena arrivata andai in segreteria.
"Isabella Stucchi vero? Benvenuta nella nostra scuola! In questo foglio ci sono i corsi che frequenti, il tuo armadietto è il 275. Buona lezione." -disse la donna.
Presi tutto e mi diressi alla ricerca dell'armadietto per posare i libri.
Salii al piano superiore e la prima cosa che vidi fu..
Ma è Shay!
Ok.. Shay che si baciava appassionatamente con una tizia.
Passai cercando di non farmi notare per andare al mio armadietto. Posai i libri e presi quelli che mi sarebbero serviti per la mattinata.
Prima ora, inglese.
Riuscii a trovare l'aula dopo aver girato come una trottola per dieci minuti.
Entrai in classe e il professore non aspettò un attimo per presentarmi alla classe.
"Allora ragazzi, lei è Isabella, si è trasferita da poco. Fatela sentire a suo agio." -disse lui per farsi intendere.
I posti erano quasi tutti occupati tranne due.
Destra o sinistra?
Quello di destra era al primo banco e.. No. Primo banco no.
Andai in terza fila. Nel banco di fianco al mio c'era una ragazza con il cappuccio appoggiata al tavolo. Dormiva?
Aveva i capelli neri.
"Che hai da guardare?" -disse lei senza alzare la faccia dal banco.
Merda..
"Umh.. Io? N-non ti stavo fissando" -dissi io sconvolta dalla sua affermazione.
Aveva una voce roca.. Molto sensuale.
"Ah no? Ne sei sicura?" -disse lei sicura di se mentre si voltava.
Oh merda. Era lei. Era Shay!
Era diversa dal giorno prima.. Era più cupa. Come se fosse incazzata con il mondo.
Per i cinquanta minuti restanti non fece altro che guardarmi con quei suoi occhioni azzurri.
Mi sentivo osservata. Non riuscivo a seguire la spiegazione con lei che mi fissava!
"Sei agitata?" -disse lei con aria maliziosa e facendo la voce più sensuale di quella che già aveva.
"Ehm.. N-no. " -dissi io non sapendo se guardarla o meno.
"No? Sembra il contrario sai? Ti da noia?" -disse lei accennando un sorriso.
Ma che cavolo stava facendo? Era impazzita?
"P-perché mi fissi?" -dissi io con un filo di voce.
"Perché non mi guardi?" -disse lei senza rispondere alla mia domanda.
"Devo seguire la lezione" -dissi io sempre senza guardarla.
Lei si staccò dalla parete alla quale si era appoggiata per fissarmi meglio e mi prese per il mento girandomi la faccia verso di lei.
Appena mi toccò feci un movimento brusco per staccare il mio mento dai suoi polpastrelli freddi. Non lo feci con cattiveria. Odiavo il contatto fisico. Solo la mia migliore amica riusciva ad abbracciarmi senza essere respinta.
Il suo sguardo cambiò. Rimase sorpresa dalla mia reazione. Ritrasse la mano e si riappoggiò al muro.
Ma che voleva da me?
"Sei brava a giocare a pallavolo" -disse poco dopo.
Allora mi aveva guardata..
"Ci ho giocato per cinque anni.. Ora vorrei ricominciare" -dissi io guardandola per pochissimo prima di voltarmi di nuovo verso il professore.
"Come mai te non hai giocato?" -chiesi dopo un breve silenzio.
"Non sono il tipo" -disse lei accennando un sorriso.
"E che tipo sei?" -chiesi io senza pensare.
Oddio, avevo appena detto quella cosa? Ho dei problemi.
Lei mi guardò con uno sguardo furbo e sorrise.
"Lo scoprirai" -disse con la sua voce roca.
Dopo di che suonò la campanella.

L'ora finì e appena suonò lei si alzò e se ne andò.
Quella ragazza è strana.
Uscii dall'aula per andare nel laboratorio di biologia. Passando la vidi appoggiata al muro che limonava con la tizia di stamani. Mi sa che stavano insieme.
Sospirai e entrai in classe.
La professoressa, dopo avermi presentata, ci fece fare un lavoro a coppie.
Io finii insieme ad una ragazza. Era alta, più di me, aveva i capelli fino alle spalle castani scuri. Susy. È stata molto gentile con me ed è anche molto simpatica.
La mia prima amica. Wow.
L'ora dopo avevo matematica e per fortuna anche Susy.
Anche lei giocava a pallavolo e così mi diede il numero dell'allenatore per sentire se potevo entrare in squadra.
Arrivò l'ora di pranzo e così andammo insieme nella mensa.
Era affollata. Troppo per i miei gusti.
Presi il vassoio e andammo a sederci in un tavolo vuoto.

Le porte della mesa si aprirono e una ragazza con il fisico slanciato, gambe perfette, un sedere perfetto e uno stile perfetto entrò con una camminata molto convinta seguita dalla tizia che avevo visto questa mattina.
Come potete immaginare la ragazza bellissima era Shay.
Rimasi incantata dalla sua presenza. In realtà tutta la mensa si fermò per guardarla.
Non riuscivo a non guardarla. Come se fossi attratta da lei. I miei occhi guardarono ogni suo movimento e ogni sua parte del corpo.
I suoi capelli lisci, i suoi occhi. Ad un tratto lei mi guardò. Oddio.. Stava guardando me?
Aprii leggermente la bocca, come se mi mancasse l'ossigeno. Lei accennò un sorriso, mi passò accanto lasciando una scia di profumo che mi invase le narici e mi fece chiudere gli occhi. Lo assaporai fino all'ultimo. Era buonissimo. Dopo di che uscii dal trans momentaneo e tornai in me.

Susy, essendo il suo quarto anno in quella scuola mi fece un quadro generale.
"Allora Bella.. Lei è Shay Grind. Dovrebbe essere in quinta ma è bocciata. È la ragazza più bella della scuola ed è desiderata sia dal sesso maschile che da quello femminile. Lei però accetta solo quello femminile essendo lesbica.
Tutti la vorrebbero ma lei adesso sta con Abbey, la tipa con i capelli corti e tinti. È odiosa. Non so come faccia a sopportarla. È in questa scuola da tre anni, prima abitava a Londra.. Non so perché si sia trasferita qua." -disse lei fiera di sapere tutte ste cose.
Sembrava un'enciclopedia.

Mi voltai di poco verso sinistra e vidi con la coda dell'occhio che si sedeva ad un tavolo poco distante dal mio con in mano il vassoio. Seduta appiccicata a lei c'era Abbey. Aveva un ciuffo rosso odioso. La sua mano era incollata alla sua coscia, come se avesse paura che qualcuno gliela rubasse.
Shay si voltò a guardarmi.. Inutile di che rimasi incantata. Lei sorrise e si voltò per mangiare in compagnia dei suoi amici e di Abbey che si accorse subito del mio sguardo sulla sua ragazza e non tardò a fulminarmi con i suoi occhi neri.
La cosa mi fece sussultare facendo voltare.

Ecco il capitolooo! Vi piace? Che ne pensate? Fatemi sapereeee :3

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