Capitolo 23

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"Buongiorno fedeli telespettatori! Oggi ci troviamo nella principale spiaggia di San Diego e si tratta di una puntata mooolto speciale." -dissi inquadrandomi con il telefono.
"Come potete vedere ci troviamo di fronte ad un esemplare molto raro di balenottera.. che poverina si è arenata ma che comunque abbiamo la possibilità di esaminare" -continuai inquadrando un po' me e un po' Shay che nel frattempo si era alzata per mettersi a sedere e vedere che cosa stessi combinando.
"Ma che? Isa che stai facendo? Togli quel telefono!" -iniziò a dire. Si avvicinò a me cercando di togliermelo di mano.
"Cari telespettatori questo non era previsto, la balenottera si sta svegliando!" -continuai cercando di fare una ripresa decente e soprattutto cercando di non farla arrivare al telefono.
"smettilaaa"
"Potrebbe essere molto pericoloso" -fu l'ultima cosa che riuscii a dire prima che mi prendesse il telefono.
"Cari telespettatori la trasmissione finisce qui" -disse inquadrandosi per poi bloccare il video.

"Ma sei cattivissima!" -dissi riprendendo il telefono.
"Mi hai appena dato della balenottera" -disse lei mettendo il broncio.
Io iniziai a ridere e mi buttai tra le sue braccia.
Lei era seduta con le gambe incrociate e io appoggiai la testa sulle sue gambe.
"Shay?"
"Dimmi" -disse iniziando a giocare con i miei capelli mossi.
Restai qualche secondo a fissarla.
"No niente" -dissi girandomi e abbracciandole la pancia.
"Si gioca a pallavolo?" -propose lei.
Ovviamente accettai e così ci alzammo per andare alla ricerca di una palla.
Camminammo verso destra e notammo due ragazzi che stava appunto giocando tra di loro.
"Uniamoci a loro!" -dissi euforica.
"Se uno dei due ci prova con te lo uccido" -disse lei seguendomi.
"E se uno dei due ci provasse con te?" -dissi io fermandomi e guardandola.
"Tu non farai niente" -disse ridendo e superandomi.
Feci l'ultimo metro di corsa per raggiungerla.
"Ciao ragazzi, possiamo unirci?" -domandai io ad uno dei due.
Erano molto carini, entrambi con i capelli marroni. Uno portava gli occhiali da sole ed aveva un costume rosso mentre l'altro aveva un po' di barbetta e un costume blu scuro. Da come palleggiavano sembravano bravi.
Ci guardarono per un momento, poi si scambiarono un'occhiata e alla fine il tipo con gli occhiali parlò.
"Certo ragazze! Lui è Tom e io sono Andrew, voi siete?"
"Io sono Shay e lei è la mia.. Ehm, lei è Isabella" -disse rispondendo al posto mio.
Entrambi sorrisero e poi iniziammo a giocare.
Avevano un bel fisico entrambi e sapevano giocare abbastanza bene.
Shay era un pochino impedita e di certo non mancarono le risate.
"Andiamo a sederci a quel bar, ci conosciamo così" -proposero.
Noi accettammo, tanto eravamo stanche.
"Quanti anni avete?" -disse quello con la barbetta, Tom.
"Io 17"
"Io 18, quasi 19" -disse Shay.
"Che scuola fate?" -chiese l'altro, Andrew.
"Facciamo la High Pacific School, quella qua vicino" -dissi io.
"Ah! Noi andiamo alla Union Academy" -disse Tom.
"Avete il ragazzo?" - chiese Andrew.
A questa domanda sia io che Shay non sapevamo come rispondere.
"Si, siamo entrambe impegnate" -disse Shay.
I due ci guardarono con un velo di tristezza.
"Tu, sei brava a giocare" -disse Andrew sorridendomi.
"Uhm.. Grazie!" -dissi arrossendo.
Shay lo fulminò. Mi veniva da ridere a vedere Shay che tratteneva la gelosia.
"Sai? se molto bella" -disse.
"Ehm.. G-grazie" -risposi al complimento titubante.
Inutile dire che Shay iniziò a tossire per interrompere il tutto.
"Voi che sport fate?" -chiese.
"Io vado in palestra" -disse Tom.
"Io gioco a calcio" -disse Andrew.
"E tu bellezza, che sport fai?" -chiese Tom.
"Io non faccio nulla adesso" -rispose Shay.
"Davvero? Non lo avrei mai detto" -disse lui.
"Cioè?" -disse lei ridendo ma restando sulla difensiva.
"Nel senso che hai un fisico perfetto ed è strano che tu non faccia sport" -rispose lui.
Ok, adesso basta.
"Okay ragazzi! Noi dobbiamo andare!" -dissi io alzandomi dalla sedia e prendendo il braccio di Shay per farla alzare.
"Aspettate! Dove andate?" -chiese uno dei due.
"Via" -dissi io fredda come il ghiaccio.
Non aggiunsero altro e ci lasciarono andare.

Camminammo fino all'asciugamano in silenzio.
"Abbiamo una gelosona qua" -disse Shay prendendomi per i fianchi e stringendomi. Il mio sedere venne a contatto con la sua intimità e poi appoggiò il mento sopra la mia spalla.
"Non sono gelosa" -dissi ridendo e girandomi.
I nostri nasi si sfiorarono dolcemente.
"Si che lo sei" -disse avvicinandosi sempre di più. Le sue mani si appoggiarono sul mio sedere e lo strinsero.
"Ma che fai?" -dissi io ridendo e mettendo le braccia dietro al suo collo.
"Io.. Io non sono gelosa."
"Ah no?"
"Sono inn.. Ehm" -dissi io balbettandomi e bloccandomi sull'ultima parola.
"Sei?" -chiese subito lei con voce roca e dannatamente provocante.
"Si okay sono gelosa" -dissi rapidamente io.
Ero diventata rossa come un pomodoro e il cuore batteva troppo velocemente.
Cercai un po' di distaccarmi da dei per paura che sentisse il battito accelerato del mio cuore e abbassai lo sguardo (involontariamente incontrai il suo seno) per non far vedere quanto fossi imbarazzata.
Lei non mollò la presa, anzi, mi strinse ancora più forte e mi baciò.
Fu un bacio pieno di imbarazzo da parte mia e dolce e passionale da parte sua.
Ok, lo ammetto, bacia veramente bene.
"Ti esplode il cuore!" -disse ridendo sulle mie labbra. Io scoppiai a ridere e mi nascosi nell'incavo del suo collo.
"Sei un amore" -disse ridendo.
"Andiamo a casa?" -chiesi io.
"Va bene signorina" -disse lei ridendo e sciogliendo l'abbraccio.
Prendemmo tutte le cose e ci avviammo alla macchina.
"Ti aspettano per pranzo a casa?" -chiese lei prima di mettere in moto.
"No, non c'è nessuno oggi" -dissi io.
"Perfetto, oggi pranzi da me" -affermò lei.
"Okay capo" -dissi io ridendo.
Adoravo troppo questo suo modo di fare. L'avevo detto io.. Questa ragazza mi avrebbe rovinata.
Dopo circa cinque minuti arrivammo davanti a casa sua. Parcheggiò e scendemmo entrambe.
Era tanto che non andavo a casa sua, mi mancava l'odore che c'era. Alla fine c'era il suo odore sparso ovunque.
"Ti va bene la pasta?" -chiese dalla cucina mentre io girovagavo per il salotto.
"Si, va benissimo" -risposi io presa a guardare i dvd esposti.
"Ti piacciono gli horror?" -chiesi.
"Si e dopo ne guardiamo uno" -disse lei.
Coooosa? Lei è pazza. Io non posso vedere gli horror. Sono la persona più paurosa sul pianeta terra e lei che fa? Mi propone di vedere un horror. Certo.
"Scordatelo!" -urlai dalla sala ridendo.
Lei non rispose.
"Vieni, è pronto!" -disse poco dopo.
Andai al tavolo e lei stava mettendo la paste sia nel mio piatto che nel suo.
Restai un momento a fissarla, era veramente bellissima.
"Siediti piccoletta" -disse con tono affettuoso.
"Piccoletta?" -ripetei ridendo. "D'accordo mamma" -dissi subito dopo.
Mangiammo la pasta (forse un pochino scotta) ridendo e parlando del più e del meno fino a quando non entrammo in argomento *HORROR*
"No Shay non puoi capire, sono terrorizzata! Non ti sto prendendo in giro" -dissi ridendo nonostante fossi serissima.
"Ma sono film! È tutto finto" -disse ridendo a sua volta.
"E poi se hai paura ci sono io!" -continuò.
"No Shay, davvero! Uffa!" -non riuscivo ad essere seria.
"Se mi a... Ehm. Se.. se mi vuoi bene ne guardi uno con me" -disse facendo un'espressione soddisfatta.
Mi stava ricattando!
"No così non vale! Lo sai che ti voglio bene" -dissi io mettendo il broncio. Ovviamente durai per poco perché poi ricominciai a ridere.
"Allora guardiamone uno! Uno solo! Se non ti piace smettiamo!" -disse cercando di convincermi.
"Nononono non riuscirai mai a convincermi" -dissi io convinta.
"Ah no?" -disse lei alzandosi.
Venne vicino a me e iniziò a far camminare le sue dita lungo il mio braccio sinistro. Poi arrivò al collo. L'altra mano la appoggiò delicatamente sul mio fianco destro. Ero seduta che guardavo dritta di fronte a me. Un pochino ero spaventata. Avevo brividi ovunque toccasse. Iniziò a lasciare dolci baci vicino all'orecchio destro e poi sulla clavicola.
"Che fai?" -chiesi senza voltarmi.
"Se non guardi un horror con me.." -iniziò con voce roca.
"Che mi fai?" -chiesi io.

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