Capitolo 25

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"NANANANANANANAAAAAAA"
Si, sto urlando durante la scena più bella. Anzi più brutta.
"CHE CAZZO URLI ISA! Zitta che non si sente nulla"-disse Shay mettendomi la mano davanti alla bocca.
"NOOOO NANANA CAZZO SHAY MANDA AVANTI! CHE ANSIAAAAAA" -continuai ad urlare.
"ISA È UN FILM" -disse spalancando gli occhi sorpresa da ciò che stavo facendo. Si, non stavano succedendo cose normali.
"DAIII! POI QUESTA MUSICHETTA HA ROTTO LE SCATOLE! Togli il volumeeeee" -dissi cercando di arrivare al telecomando.
"Isa ti uccido, stai ferma! E zitta, che non si sente"- disse allontanando il telecomando e alzando il volume.
"Non c'è nulla da sentire! C'è solo la musichetta e il respiro di questa tipa che tanto morirà tra due secondi" -dissi io terrorizzata.
"Ma smettila! È la scena più bella!" -disse lei.
Molto probabilmente mi stava odiando con tutta se stessa in quel momento.
"No dai Shay! Sta arrivando, cammina troppo piano quel coso ambiguo! Cazzooooooooo togliloooooo" -urlai io tappandomi gli occhi.
Lei iniziò a ridere di gusto e mi prese le mani per farmi vedere la scena. Io chiusi gli occhi e nascosi il viso sulla sua pancia.
"No isa devi guardare!" -disse lei cercando di tirarmi su.
"Lasciami in paceeeee, sei antipatica" -dissi io tutta rannicchiata.
"Ma sei veramente fifona!" -disse ridendo e cercando di farmi alzare facendomi il solletico.
"Ma che ho fatto di male?" -dissi disperata.
"No isa, non puoi capire! Stiamo guardando uno dei film più belli e che fai? Ti tappi gli occhi!" -disse guardando ipnotizzata la tv.
"Più belli? PIÙ BELLI? Stai scherzando vero?" -dissi io. Questo film mi stava traumatizzando.
"Dai ora puoi guardare, non c'è niente" -disse lei tranquillamente.
Io alzai lo sguardo e proprio in quel momento una scena raccapricciante si svolse davanti ai miei occhi.
"NO, TI ODIO BASTA. ME NE VADO" -dissi io alzandomi dal divano.
"Dai scema! Dove vai?" -chiese lei ridendo.
"Ho paura" -dissi guardando dalla parte opposta della tv e incrociando le braccia.
"Vieni qua" -disse lei bloccando il film.
Io tornai sul divano buttandomi tra le sue braccia che mi strinsero subito. Sembravo una bambina in collo alla mamma, rivolta verso di lei con le spalle alla tv. Lei mi stringeva e io affondai il viso nell'incavo del suo collo appoggiandomi con la fronte.
"Quanto sarai scema?" -chiese lei dolcemente con la sua solita voce dannatamente sexy.
Io non risposi. Chiusi gli occhi e con la mano sinistra le girai il volto facendo incontrare le sue labbra con le mie.
"Shay?" -dissi a voce bassa tenendo sempre gli occhi chiusi.
"Hai ancora paura?" -chiese lei. "Non devi avere paura, ci sono io"-aggiunse.
"No, ti voglio bene"-dissi io baciandola subito dopo.
"Ti voglio più che bene" -affermai.
"Anche io" -disse lei ricambiando il bacio.
"Isa.. Ehm.. Tu hai mai detto "ti amo" a qualcuno?"-chiese.
Questa domanda mi spiazzò. Rimasi qualche secondo in silenzio per pensare.
"Si e no. Al mio ragazzo, quello di New York. Ce lo siamo detti una volta sola, una delle ultime sere prima che partissi. In realtà lui me lo aveva già detto molte volte ma io la maggior parte delle volte, anzi tutte, non rispondevo e l'unica volta che glielo dissi.. Ci siamo dovuti lasciare"
"Ah.. E come mai?" -chiese incuriosita.
"Non lo so.. Non sentivo di farlo."-dissi io iniziando a giocare con il laccio del cappuccio della sua felpa.
"Hai paura?" -chiese attirando il mio sguardo.
"No.. Io.. Ehm.. S-si, ho tanta paura" -dissi con tono insicuro.
"Di che hai paura?"-chiese avvicinando il suo viso al mio e appoggiando la sua fronte sulla mia tempia e stringendomi ancora più forte.
"Non lo so.. Sono due parole importanti. Hanno un bel significato, non trovi?"
"Si, hai ragione"-disse subito lei.
"Te lo hai mai detto?" -chiesi io.
"Si, io si.. Alla mia ex" -disse lei guardandomi dritta negli occhi.
"Ad Abbey?" -chiesi io rattristandomi.
"No! Non ad Abbey. A quella prima.. Siamo state insieme per quasi due anni" -disse abbassando lo sguardo.
Una forte e dolorosa fitta di gelosia invase il mio corpo.
"Ti manca?" -azzardai a chiedere.
"No.." -disse subito lei.
Questa sua affermazione mi risollevò.
Feci un respiro profondo e iniziai a liberarmi di un peso.
"Ho paura a dire 'ti amo' perché non voglio restare sola, non voglio.. Non voglio andare di fretta, sono terrorizzata dal fatto che potrebbe non essere ricambiato questo mio sentimento e poi.. Ho paura a dirlo perché troppo amore manda via le persone. E non voglio. Non voglio che tu vada via." -dissi con la voce tremante. Molto probabilmente mi stavo trattenendo da un pianto liberatorio.. Da uno di quei pianti che ti aiutano a sfogare ogni tensione.
"Ma io non andrò da nessuna parte" -disse dopo qualche secondo di silenzio.
Io non riuscii a dire nulla e la baciai. Fu uno di quei baci che dai per un bisogno. Sentivo il bisogno di baciarla, come se fossi in astinenza. Come se senza.. Sopraggiungesse la morte.

Restammo abbracciate così per qualche minuto, in silenzio.
"Hai fame? Facciamo merenda?" -propose lei.
Sinceramente avevo una certa fame.
"Va bene" -dissi io alzandomi assonnata.
Presi il telefono che avevo appoggiato sul tavolino e guardai l'ora.
Erano le 17:27
Panico.
"Cazzo Shay! È tardissimo! Devo tornare a casa, Anna mi aveva chiesto di aiutarla con matematica e poi devo studiare anche io e alle sette ho gli allenamenti!" -dissi tutta agitata.
"Aspetta! Ti accompagno!" -disse subito lei.
"Ma no tran.."
"Zitta, prendi le tue cose e andiamo" -disse interrompendomi e non lasciarmi alcun margine di scelta.
Presi lo zaino e mi diressi alla porta. Aspettai che Shay chiudesse per andare alla macchina.

"Quando avrete una partita potrò venire a vederti?" -chiese sorridendo.
"Nonono te sei pazza" -dissi subito io.
"Ma daaai, perché?"-chiese subito lei.
"Perché mi vergogno! E poi sennò ti metterai a guardare il culo delle mie compagne o delle avversarie e io non voglio" -spiegai convinta.
"Ma che dici" -disse ridendo. "Semmai starei tutta la partita a fissare te e ovviamente il tuo sederino" -disse convinta.
"Certo, come no. E se qualcuna o qualcuno ci provasse con te? Io non potrei intervenire" -ribattei io.
"Guarda che dovrei essere io la gelosa della situazione. Siete tutte femmine e per incoraggiarvi vi date una pacca sul culo! Non è normale come cosa. Insomma, che lo tocchino al loro ragazzo. Che vogliono da te?" -ribatté a sua volta lei.
"Ma come minimo sono tutte etero! Shay suvvia, non dire cavolate!" -dissi ridendo.
"E se fai colpo su qualche ragazzo? Uno spettatore magari" -continuò lei.
"Impossibile" -dissi subito.
Ripensai a ciò che ci stavamo dicendo e iniziai a ridere. Il bello era che lei le diceva queste cose con assoluta convinzione. La mia risata la contagiò e si mise a ridere anche lei.
Arrivammo a casa mia, aspettai che fermasse la macchina per lasciare un bacio su quelle labbra perfette e poi scesi.
"A domani!" -disse lei abbassando il finestrino.
"Certo!" -dissi prima di aprire il cancello e dirigermi in casa.

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