Capitolo 13

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Mi svegliai e Shay era sempre accoccolata a me.
Mi girai ritrovandomi il suo viso ad un millimetro da mio. Sentivo il suo respiro sovrastare il mio. Aprii gli occhi e incontrai i suoi azzurri. Ma era sveglia? Chissà da quanto tempo..
"Hey.." -disse sorridendomi.
Io sorrisi e la baciai. "Ciao"
Non avevo ancora realizzato quello successo poco prima e infatti mi sentivo tranquilla.
Mi alzai dal letto controvoglia e andai a prendere il telefono per vedere l'ora.
Erano le 19:30. Iniziavo ad avere fame.
Guardai verso il letto e la vidi.. Così dolce. Realizzai solo adesso quello che era successo. Ero felice. Avevo una strana sensazione dentro di me che mi portava a sorridere al nulla. Iniziai addirittura a canticchiare.
Mi sentivo strana. Come se ora appartenessi a qualcuno. Non ero più la ragazzina di 17 anni persa durante il percorso della vita. Adesso c'era Shay con me. Mi sentivo al sicuro, protetta da ogni cosa. Protetta da quelle paure che spaventano tutti ma che nessuno riesce a spiegare. Come se nessuno le conoscesse.
Andai in bagno e mi feci una doccia veloce. Presi il reggiseno e le mutande pulite dal cassetto visto che quelle che avevo erano sparse per la terra. Misi dei pantaloni grigi di una tuta e la felpa che avevo preso a casa di Shay. Presi i vestiti che erano a terra e li misi a lavare. Mi fermai davanti al letto. La osservai. Era così bella.. Non si vergognava.
E pensare che fino a qualche minuto fa quel corpo era completamente mio.
Iniziai a rimettere in ordine la stanza.
Shay si alzò, andò in bagno e si rivestì.
"Che facciamo per cena?" -chiese sistemandosi i capelli.
Sinceramente non ci avevo pensato.
"Laila mi ha chiamata dicendomi di andare alla pizzeria dove andiamo sempre. Ci sono anche gli altri. Se vuoi possiamo andare" -disse lei.
Laila.. Ah! Ora ricordo! Era veramente simpatica quella ragazza.
Accettai e corsi verso l'armadio per cambiarmi. Mettere la tuta era stato inutile. Misi una gonna nera alta e una camicetta bianca e un giacchetto. Finito di prepararmi scendemmo e andammo a casa di Shay dato che anche lei doveva cambiarsi.
Finiti i preparativi ci avviammo alla pizzeria. Erano le 20:30.
Parcheggiò la macchina nella via parallela e scendemmo.
Arrivati all'entrata incontrammo subito uno del gruppo. Come lo so? Si avventò su Shay. Si abbracciarono e poi lui ci accompagnò dagli altri.
Kevin non c'era (per ora) e la cosa mi tranquillizzò. Magari non sarebbe venuto. Mi spaventava quel ragazzo.. Soprattutto dopo quello che era successo. Non riuscivo ancora a crederci.
Arrivati al tavolo vidi subito Laila che si alzò e abbracciò forte Shay. Poi venne verso di me e fece lo stesso. In tutto questo non mollai neanche per un secondo la sua mano. La stringevo forte. Come se mi desse la forza.
Prima di sederci Laila mi prese per il braccio e mi portò poco distante per parlare.
"Mi sono persa qualcosa?" -disse con un espressione curiosa e voce euforica.
"Ehm.." -scoppiai a ridere.
"Ti sei messa con Shay?" -chiese quasi urlando.
Ma era impazzita? Che urlava?
"Ssh! Non urlare! Diciamo che.." -iniziai.
"Oh mio dio non ci posso credere! Siete bellissime! Io lo sapevo! Lo sapevo!!" -mi interruppe subito lei. Iniziò a battere le mani felice come una bambina.
Io la guardai sconvolta e iniziai a ridere. Quella ragazza era totalmente fuori di testa.
Quella domanda però mi fece pensare..
Ma io e Shay stiamo insieme? E se lei non provasse quello che sto provando io? Se fosse stata solo una "botta e via"? Una cosa così.. Perché le andava. I miei pensieri furono interrotti dalla voce di Shay che mi diceva di sedermi al tavolo. Misi la giacca dietro la sedia e mi sedetti. Shay era alla mia destra e Laila alla mia sinistra. Davanti a me c'era un posto vuoto che venne subito occupato da un ragazzo.
O no. Kevin..
Si sedette con estrema tranquillità, anzi, con spavalderia. Era odioso. Si sedette e mi rivolse uno sguardo strano con aggiunto un sorrisetto.
Misi istintivamente  la mano sulla gamba di Shay e la strinsi.
Lei sussultò. Non capiva.. ma prese subito la mia mano e ricambiò la strinta. Subito dopo si accorse che Kevin mi stava fissando. Serrò la mandibola e deglutì. Si vedeva che era arrabbiata. Io invece ero più schifata.
Ma non si vergognava di quello che era arrivato a fare? Aveva letteralmente toccato il fondo.
Per tutta la serata non dissi una parola e Kevin invece faceva lo stupido e parlava esclusivamente con doppi sensi rivolgendomi sguardi ambigui. Non faceva altro che fissarmi le tette. Che maniaco.
Finito di cenare restammo tutti seduti a parlare. Io non riuscivo ad essere me stessa con Kevin davanti e Shay se ne accorse.
"Ti porto a casa?" -disse piano al mio orecchio.
Io feci cenno di si con la testa tirando un respiro di sollievo. Non sopportavo più quella situazione.
"Dove vai dolcezza?" -chiese Kevin.
Dolcezza? Chiamaci tua sorella dolcezza! Ma con che coraggio mi rivolgeva la parola? Come riusciva a guardarmi negli occhi?
"Non sono affari tuoi Kevin." -rispose Shay al posto mio.
Mi prese per mano e mi portò fuori.
"Stai bene?"-chiese appena varcata la soglia della pizzeria.
"Meglio. Grazie per quello che hai fatto e grazie per quello che continui a fare" -dissi abbracciandola dolcemente.
Lei mi riprese per mano e mi portò alla macchina.
Durante il tragitto ascoltammo la musica ma non conoscevo neanche una canzone per poterla cantare.
Arrivate al cancello di casa mia le diedi un bacio sulle labbra. Stavo per uscire ma lei mi bloccò per il braccio.
"Pensi di cavartela così?" -disse sorridendo con la sua voce roca e dannatamente sexy.
Io la guardai con sguardo interrogativo.
Mi prese le guance tra le mani e mi baciò. Le nostre lingue si intrecciarono. Quando si staccò rimasi senza parole. Era davvero brava e ogni volta che mi toccava provocava in me strane sensazioni.
Arrossii.
Scesi di macchina e entrai in casa. Sentivo già la sua mancanza. Poco dopo di me arrivarono i miei con Anna.
Andai in camera, feci lo zaino, mi misi nel letto e mi addormentai. Ero stanchissima.

Quella maledetta sveglia suonò facendomi svegliare di soprassalto.
Finalmente sabato!
Come ogni mattina feci colazione alla velocità della luce per non fare tardi a scuola e feci il tragitto con Anna. All'incrocio ci separammo e all'entrata vidi Shay che mi stava aspettando.
"Buondì" -disse sorridendomi e lasciandomi un bacio sulle labbra.
"Come stai?" -le chiesi prendendole la mano.
"Ora bene e tu?" -disse guardandomi intensamente con quei suoi bellissimi occhi azzurri.
"Sono felice, è sabato!" -dissi ridendo.
Entrammo e ci dirigemmo agli armadietti.
Questa mattina avrei avuto storia, biologia, filosofia e due ore di matematica. La cosa "bella" è che avrei passato sia matematica che biologia con Susy, la cosa brutta è che non avevo inglese e che quindi avrei visto Shay solo a ricreazione e all'uscita.
Salutai Shay e andai in classe. La prima ora sembrava non finire più. Biologia la passai tutto il tempo a parlare con Susy, la prof ci richiamò anche svariate volte. Finita la seconda ora ci dirigemmo nell'aula al primo piano per fare matematica. La professoressa interrogò Susy ma lei essendo brava prese un bel voto. Finalmente suonò la campanella della ricreazione e finalmente avrei rivisto Shay.
Andai nel cortile e non la trovai. Guardai ovunque ma nulla, non c'era. Ma dove era finita?
Delle braccia mi avvolsero da dietro e delle labbra si appoggiarono sul mio collo e poi sulla mia guancia. Riconobbi l'odore.
"Hey! Dov'eri finita?" -dissi sorpresa.
"Qui" -disse ridendo.
"Senti.. Un tipo qualche giorno fa mi ha detto che stasera ci sarebbe stata una festa in una villa.. Tutto organizzato da lui. Ti va di andare?" -dissi facendo gli occhioni per convincerla.
"Mh.. Va bene!" -disse baciandomi dolcemente.
"Passo a prenderti alle 21:00" -disse subito dopo.
Presi il suo viso tra le mani e la baciai per ringraziarla.
Suonò la campanella e così ritornammo tutti in classe.
Le due ore successive durarono anche troppo e rischiai addirittura di addormentarmi sul banco.
Suonata anche l'ultima ora uscii da quell'inferno felice e assaporai l'odore della libertà.
Andai al parcheggio dove Shay lasciava la
macchina e lei si offrì di accompagnarmi a casa ma non accettai dato che Anna mi stava aspettando.
Mi avviai e all'incrocio dove Anna mi stava aspettando. Facemmo la strada parlando del più e del meno e poi, una volta arrivate a casa preparai il pranzo.
Verso le tre andai a studiare e alle 19:00, dopo varie pause e una dormitina, andai a farmi una doccia.
Per le 21:00 sarei dovuta essere pronta e in splendida forma.
Alle 20:00 mia mamma chiamò per la cena e tutti e quattro andammo a tavola. Mio padre fece i suoi soliti discorsi noiosi sul lavoro, i soldi, poi ci chiese della scuola, degli amici e infine ci chiese se avevamo impegni per la sera.
"Io vado ad una festa!" -dissi io.
"Anche io, sono ad un compleanno" -disse Anna subito dopo di me.
"Amore mio, le nostre bambine ci abbandonano. Seratina tutta per noi" -disse mio padre rivolgendosi alla mamma.
Erano una bella coppia. Nonostante i litigi, le discussioni a causa mia e di Anna, erano uniti. Ogni volta uscivano dalle brutte situazioni sempre più forti e innamorati. Ho sempre puntato a trovare una persona come papà.. O come la mamma. Sempre disponibile e disposta a fare di tutto per l'altra persona. Li ammiravo.
Mancava poco alle nove e così salii in camera per prepararmi.
Misi un vestito attillato nero con dei tacchi neri, capelli sciolti e mossi, profumo, trucco e via. Shay non era ancora arrivata e così per aspettarla aiutai mia sorella a prepararsi.
Era una schianto! Sono fiera di avere una sorella così!
*din don din don*
Suonò il campanello. Era lei.

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