Capitolo 28

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Man mano che ci avvicinavamo a questo posto ignoto i rumori aumentarono. Tantissime urla di bambini, ragazzi, genitori. Musiche che provenivano da vari posti.
"Ehm.. Cosa sta succedendo?" -chiesi preoccupata.
"Nulla, non preoccuparti" -disse lei controllando se la benda era messa bene.
"Shay non vedo niente, mi dici dove stiamo andando?" -chiesi stringendo il suo braccio.
"Stai tranquilla" -disse "e non sbirciare!"
"Non sbircio!" -la rassicurai.
Dopo un tempo per me interminabile ci fermammo.
"Cosa c'è? perché ci siamo fermate?" -chiesi allarmata.
"Isa rilassati! Che ansia!" -sbuffò.
"Ora puoi guardare" -annunciò finalmente.
Mi tolsi la benda dagli occhi e mi ci volle un po' per mettere a fuoco ogni cosa.
Cosa c'era davanti a me? Una marea di gente. Bambini con vestiti tutti colorati che correvano, gente con il gelato, altri con lo zucchero filato. Tante famiglie felici, clown, bancarelle di dolci e gelati.
Dove eravamo? Al luna park.
Più avanti c'erano tre montagne russe differenti (ovviamente una più alta dell'altra e con molte discese ripide da far gelare il sangue) , una giostra con i cavalli (quella per bambini) e altri giochi simili, gli autoscontri, le tazze che giravano, il bruco mela, la casa dell'orrore e poi la ruota panoramica.
Shay continuava a fissarmi, come se stesse aspettando una mia reazione.
Sinceramente ero sorpresa, non mi aspettavo di certo un'uscita al luna park.
"Andiamo!" -disse entusiasta prendendomi per mano e tirandomi da qualche parte.
"No Shay scordatelo. Io sulle montagne russe non ci salgo" -dissi bloccandomi e di conseguenza fermando il suo passo spedito.
"COSA? Daiiii" -disse tirandomi di nuovo per farmi muovere.
Io mi inchiodai a terra.
"No Shay, ho paura!" -dissi tirandola a mia volta verso di me.
"Isa ma di che hai paura? Avanti!" -disse guardandomi incredula. Non concepiva il fatto che avessi veramente paura.
"Shay sono terrorizzata dalle montagne russe, facciamo qualcos'altro ti prego" -cercai di convincerla.
"Facciamo il bruco mela" -disse ridendo.
"Il bruco mela è per bambini Isa, non puoi avere paura."
Ok, aveva ragione e infatti facemmo io bruco mela ma nonostante tutto rimasi tutto il tempo attaccata al suo braccio stritolandolo. Mi sentivo veramente idiota in quel momento. Una ragazza di 17 anni, su un bruco mela, circondata da bambini iperattivi che urlavano.
Che imbarazzo.
Scendemmo da quel bruco verde. Io diventai rossa come un pomodoro per l'imbarazzo e lei che mi prendeva in giro ridendo di gusto.
"Ti sfido. Facciamo gli autoscontri" -dissi fermandomi davanti a lei.
Finalmente smise di ridere e diventò un momento seria.
"E così Isabella Stucchi mi sta sfidando.." -disse avvicinandosi a me.
"Eh si. Shay Grind, hai intenzione di accettare la sfida o hai paura?" -dissi con voce provocante.
"Quella che ha paura qui sei tu. Ovviamente accetto la sfida" -disse avvicinandosi sempre di più. Mi prese per i fianchi e mi baciò senza lasciarmi via d'uscita.
Ci dirigemmo spedite verso la pista delle macchinine e dopo aver pagato per una corsa salimmo in due veicoli differenti.
"Vediamo che sai fare!" -disse facendo un sorriso di sfida.
*inserire il gettone* -disse l'omino al microfono. *via*
In pista ci fu una vera e propria guerra. Io che rincorrevo lei, lei che rincorreva me. Scontro frontale, laterale. Di tutto e di più.
Finito il tempo a disposizione scendemmo dalle macchinine ridendo e tre ragazzi ci si avvicinarono.
"Ciao belle, come va?" -chiese uno dei tre.
"Ciao.." -dissi titubante io.
"Vi va di fare un giro con noi?" -chiese l'altro.
Aveva notevolmente puntato Shay, aveva già la bava alla bocca. Lo avrei ucciso.
"No, mi dispiace" -dissi subito io.
Shay mi guardò e iniziò a ridere. I tre ragazzi ci rimasero notevolmente male. La gelosia prese il sopravvento e dopo averla presa per mano, la portai velocemente via da lì.
"Abbiamo una gelosa!" -disse lei ridendo.
Bene, ora avrei ucciso anche lei.
"Non sono gelosa" -dissi io convinta.
"No? Allora andiamo sulle montagne russe" -disse guardandomi con una faccia da schiaffi.
Non volevo dargliela vinta così. Ero combattuta. Da una parte volevo dirle di si solo per non darle la soddisfazione di avere ragione, ma dall'altra non avevo proprio intenzione di salire su quel coso.
"Beh?" -chiese interrompendo i miei ragionamenti.
"Okay, dato che non sono gelosa.. Facciamo le montagne russe" -dissi cercando di essere il più convincente possibile.
Ci mettemmo in fila e in quell'istante capii di aver fatto la più grossa cazzata della mia vita.
Shay sembrava entusiasta di salire su quel trenino della morte mentre io.. Beh, mi si leggeva in faccia cosa stavo realmente provando. Avevo scritto in fronte a caratteri cubitali "HO PAURA".
La fila avanzava e più si avvicinava il nostro turno, più la voglia di scappare saliva.
Sembravano tutti così tranquilli.. Uffa.
"Shay sono gelosissima facciamo un altro gioco adesso" -dissi prendendola per le spalle.
"Lo sapevooo! No ora facciamo questo" -disse lei ridendo.
"Te lo chiedo con il cuore in mano!" -dissi supplicandola.
Lei scoppio a ridere.
"Ti odio tantissimo, cazzo, ora muoio."
Non so perché ma le montagne russe mi avevano sempre spaventata. Forse avevo paura della velocità, non so.
"Isa smetti di essere così cagasotto" -disse abbracciandomi e ridendo.
"Dimmi addio"
"Daiii!" -disse continuando a ridere.

Non posso ancora crederci. Scesi viva da quel gioco. Ringrazio ancora tutti i santi per non avermi fatta crepare.
Ci dirigemmo al banchetto del gelato e ne prendemmo due.
Fiordilatte e crema, i miei preferiti e poi tiramisù e caffè, i suoi preferiti.
"Isa sei tutta sporca!" -disse guardando la mia bocca ridendo.
Spalancai gli occhi e mi sentii una bambina. Non ero neanche in grado di mangiare un gelato.
Lei appoggiò il suo pollice di lato al mio labbro inferiore, rimosse il gelato e poi si portò il dito alla bocca. Era dannatamente sexy.
La panchina su cui eravamo era completamente al sole e i suoi occhi azzurri risplendevano. Li avrei osservati per ore e ore.
Dopo qualche bacio ci alzammo e ci dirigemmo alle bancarelle.
Magliette, borse, orologi, cover per il telefono, anelli, bracciali.
La terza bancarella a cui ci fermammo vendeva orecchini, anelli, bracciali, collane.. Tutte queste cose qui.
"Ne prendiamo uno uguale?" -le chiesi indicando un braccale.
Aveva la catenina argentata e un ciondolino, dello stesso colore, che rappresentava il timone di una nave.
"Come mai proprio quello?" -chiese lei prendendolo e guardandolo attentamente.
"Mi piace.. È dolce" -dissi guardando il prezzo.
"Okay" -disse. "Prendiamo due di questi" -disse rivolgendosi al signore che le vendeva.
"Quanto costano?" -chiesi.
"Siete fidanzate?" -chiese l'uomo.
Rimasi un po' basita da quella domanda.. Che gli importava?
"Ehm.. Si" -dissi guardando Shay, anche lei sorpresa da quella domanda.
"Siete bellissime, ve le regalo" -disse l'uomo sorridendo.
"Oddio grazie.. Ma davvero, le paghiamo" -disse lei.
"Nono, è un regalo" -insisté lui.
Sarà stato un uomo sulla sessantina, bassino, con i capelli bianchi ed un sorriso molto luminoso. Metteva allegria.
Non riuscimmo a pagare e così, dopo averlo ringraziato a dovere, ci allontanammo per mano.
"Aspetta, te lo metto" -disse shay fermandosi davanti a me.
Ci mettemmo i braccialetti appena presi e poi seguii l'istinto.
Mi avvicinai a lei e la abbracciai. Mi alzai sulle punte, visto che sono più bassa e incrociai le mie braccia dietro al suo collo. Le sue fecero lo stesso dietro la mia schiena. La strinsi forte a me e poi chiusi gli occhi per inspirare il suo odore, come per paura di dimenticarlo. Tirai su più aria che potevo, finché i polmoni non si dilatarono il più possibile. Fino a che espirare non divenne un obbligo. Il suo odore stava diventando il mio ossigeno.

Hey! Ecco il capitolo!
Scusate il mega ritardo.. Ho avuto vari problemi ma ora l'ho pubblicato, ce l'ho fatta.
Vi avverto, per queste vacanze di Pasqua sarò fuori con i miei e non so se potrò aggiornare.. Quindi se non pubblicherò saprete il perché, non preoccupatevi.
Detto questo.. Basta ahah
So che non è un granché questo capitolo ma spero di poter rimediare con il prossimo.

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