Capitolo 2

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Ivan's pov
Mentre camminavo per le strade di Londra pensando alla bellissima ragazza che avevo appena incontrato, mi squilla il cellulare "Pronto?"
"Ah Ivan! Ho bisogno che tu mi faccia un favore"
È mia madre, e sinceramente non è una di quelle persone che ti chiede favori in continuazione, ma quando lo fa vuol dire che è sempre "grosso"
"No mamma ti prego, lo so che mi chiederai chissà che cosa, perciò ti dico già di no" è meglio se vado dritto al punto altrimenti non la finisce più
"Tesoro per favore! Il fatto non posso andare a prendere Andrew dall'asilo, ma siccome io sto cucinando e non posso spostarmi, ho pensato che siccome tu sei già uscito da scuola, magari potevi..."
"...andare a prendere Andrew dall'asilo" dico completando la frase
"Esatto!"
"Ok, ma che sia l'ultima volta" rispondo per poi riattaccare

Mentre aspetto che il mio caro fratellino esca da scuola, tra tutte le mamme e i papà che sono qui per prendere i proprio figli, vedo una persona che credevo non avrei mai incontrato da queste parti: Allison.

Allison's pov
Gabrielle mi viene incontro gridando "Mammaaaaaaaa!!!!" e mi salta in braccio. La stringo forte e la faccio girare "Ciao piccola, come è andata oggi?"
"Bene, abbiamo giocato e poi la maestra ci ha fatto colorare una giraffa"
È tutta la mia vita, è solo grazie a lei se la mia vita ha un senso
"Mi scusi, sono la maestra di Gabrielle, signora avrei bisogno di parlarle" mi dice una donna sulla quarantina mentre si avvicina a noi
"Certo, arrivo subito" la donna annuisce e si allontana
"Mamma, sai che ho fatto amicizia con Andrew?"
"Veramente? E dov'è adesso?" le chiedo abbassandomi in modo da essere alta quanto lei
"Lì" mi indica con il dito un bambino quanto lei e un ragazzo quanto me... Ivan!
"Amore, perché non vai da loro nel frattempo che io parlo con la maestra?"
Gabrielle annuisce e si allontana.

"La bambina ultimamente piange spesso, soprattutto appena tutti gli altri bambini parlano dei genitori che gli hanno comprato qualcosa, oppure quando raccontano la loro vacanza... Ha per caso idea del perché sua figlia reagisce così?"
Ovvio, non vedo John da 2 anni e non si degna nemmeno di andare a trovare sua figlia: capisco che non è bello diventare papà a 14 anni, ma che vuoi, mi hai messa tu incinta, un po' di responsabilità potevi anche prendertele
"Il fatto è che io e il padre di Gabrielle non abbiamo un buon rapporto, lui non viene a trovarla quasi mai e lei ci soffre..." rispondo abbassando la testa
"Mi dispiace, ma lei è giovane e ha tutta la vita davanti, e poi ha il diritto di trovarsi un altro uomo che le vuole più bene" mi incoraggia la donna
"Certo..." rispondo non tanto sicura.
Mi allontano andando a prendere Gabrielle per poi andare a casa, ma non mi sono ricordata del fatto che ha fatto amicizia con Andrew e che quest'ultimo è venuto a prenderlo Ivan
"Ehi, come va?"
"Ciao Ivan..."
"Gabrielle mi ha detto che questo pomeriggio tu lavori e che lei deve stare con Katy che è la sua babysitter, ma mi ha detto anche non gli piace stare con Katy, perciò ho pensato che forse oggi pomeriggio potrei stare io con lei, così Andrew e lei stanno anche un po' insieme, che ne dici?"
Ecco, Gabrielle che parla sempre troppo, spero che da grande non diventi una pettegola. E adesso? Come posso dirgli di no? Però sarebbe anche positivo, perché risparmierei e farei riposare Katy per un pomeriggio visto che lavora tanto
"D'accordo a oggi pomeriggio allora" dico prendendo la mano della bambina e allontanandomi, ma Ivan mi prende per il polso e mi fa girare. Ci risiamo: il suo sguardo incastrato al mio, e anche se volessi distogliere lo sguardo, non ci riuscirei.
"Ne approfitto anche per parlarti" mi avvisa per poi andarsene mano nella mano con il bambino.

Sto tranquillamente giocando con le costruzioni con Gabrielle quando suonano alla porta. Vado ad aprire e mi ritrovo davanti Ivan ed Andrew, li faccio entrare e gli faccio accomodare e Ivan mi sussurra nell'orecchio "Dobbiamo parlare ricordi?"
"Non qui" dico alzandomi, prendendogli il polso e trascinandolo al piano di sopra. Appena chiude la porta alle sue spalle mi chiede "Perché quella bambina ti ha chiamata mamma e... perché lavori a 16 anni? E poi, perché vivi da sola?"
In questo momento voglio sotterrarmi, sparire dalla faccia della Terra, non posso parlargliene perché lo conosco a malapena e non so nemmeno se mi posso fidare di lui e poi perché, parlandogliene, sarebbero riaffiorati i ricordi. "Ivan... Non è che non voglio parlartene, ma io in fondo non ti conosco e non so perché ti ho invitato a casa mia a badare mia figlia e..." mi metto la mano sulla bocca accorgendomi solo ora di quello che ho appena detto
"Figlia? Gabrielle è tua figlia? Stai scherzando? Hai 16 anni e lei ne ha 2!" mi dice alzando il tono della voce
"Ivan te l'ho già detto, non sono pronta ad affrontare l'argomento, soprattutto con te. E poi tu non vieni a scuola con me se sei amico di Ben? Perché non mi conosci, mi conoscono tutti lì?! Per loro sono "la ragazza che ha partorito a 14 anni", hai idea di come mi sento?" Non piangere, non piangere Allison, sii forte mi ripetevo nella mente mentre cerco invano di trattenere le lacrime, visto che già hanno rigato il mio volto
"Oh mio Dio scusami! Non ne avevo idea che ti facesse così male parlarne..." si avvicina e mi asciuga le lacrime, dopodiché mi abbraccia e mi sussurra n nell'orecchio "Non piangere per favore, mi si spezza il cuore"
No caro, il cuore l'hai fatto sciogliere a me con quelle parole! Non è giusto però! Perché mi sento così  con lui? E poi nelle sue braccia mi sento così al sicuro, e ha anche un buon odore. Sarei rimasta così per sempre.

Non abbandonarmi mai || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora