Capitolo 34

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Ivan's pov
Adesso capisco come si sentiva Ben quando Brook era sotto i ferri, è proprio come mi sto sentendo io in questo momento. Allison è in sala operatoria da circa due ore da quando ho chiesto all'infermiera e da quello che ho capito, o si risveglia dopo l'intervento o non lo farà mai più. Solo il pensiero di poterla perdere mi fa raggelare. Questa attesa mi sta uccidendo, non sono mai stato così in ansia come lo sono in questo momento e vorrei andare indietro con il tempo, ritornando al giorno in cui tutto questo inferno ebbe inizio e prendere io quel colpo al posto suo. Non ho detto niente né a Ben e né tantomeno a Brook poiché rovinerei loro la felicità che sicuramente in questo momento staranno provando; è buffo pensare che in uno stesso momento c'è una persona che nasce e un'altra che lotta contro la morte, e l'ultima cosa che voglio è festeggiare una nascita e piangere una perdita contemporaneamente. Dopo le parole pronunciate da quell'infermiera il mio cervello è stato come se non ci volesse credere, insomma ho pregato così tanto affinché non fosse lei quell'urgenza eppure...

Dopo questa estenuante attesa, mentre sono seduto viene verso di me un medico con ancora la mascherina, appena lo vedo mi alzo di scatto e osservo la sua espressione che non promette nulla di buono. Si toglie lentamente la mascherina e inizia a parlare "L'intervento..." dopodiché fa un sorriso enorme "Va tutto bene la tua ragazza di rimetterà presto"

Non ci posso credere! D'istinto abbraccio il medico che un po' sorpreso ma sempre con il sorriso sulle labbra ricambia l'abbraccio, di colpo però mi stacco "Posso vederla?" lui annuisce, così mi catapulto nella stanza numero 14.

Cerco di fare meno rumore possibile aprendo la porta visto che lei ancora dorme, ma la differenza è che non è più attaccata a quegli stupidi tubi e quella macchinetta che ogni volta che faceva un 'bip' mi saltavano i nervi. Mi siedo al mio solito posto e come sempre le afferro la mano e aspetto che si svegli del tutto poiché non è proprio addormentata e incomincia a muoversi e poi apre un occhio, ma se lo copre subito con il braccio per la troppa luce, ormai abituata al buio.

"Ciao... Bentornata" sussurro, credo che nessuno possa capire la felicità che sto provando io in questo momento

"Ivan..." è così bello ascoltare la sua voce dopo 9 mesi! Poi apre gli occhi abituandosi alla luce e Dio, quanto mi sono mancati!

Non posso fare a meno di sorriderle e lei fa lo stesso, ho aspettato così tanto tempo per questo che ad un certo punto ho pensato che non sarebbe mai successo, ma come si dice? La speranza è l'ultima a morire.

La aiuto a mettersi seduta sul letto aggiustandola anche il cuscino "Come ti senti?" domanda stupida direi "Come se fossi morta e resuscitata e ho dolori dappertutto" lo dice facendo una smorfia, persino questo mi è mancato!

"Promettimi che non farai mai più una cosa del genere perché mi hai spaventato a morte. Inoltre non facevo altro che pensare che in questo letto ci dovevo essere io, non tu" abbasso la testa dispiaciuto come un bambino che è stato appena rimproverato dalla mamma "Come ti è venuto in mente?" alzo la testa e la guardo negli occhi "Non hai pensato a Gabrielle?"

"In quel momento c'eri solo tu che hai fatto tanto per me e volevo dimostrarti quanto io tengo a te" dice a bassa voce di una persona che si è appena svegliata dopo una bella dormita (ciò che servirebbe a me e che non faccio da nove mesi)

"So che tu tieni a me, ma non c'è bisogno di rischiare di morire facendoti sparare per dimostrarmelo" ammetto che adesso sono un po' arrabbiato dal suo ragionamento

"Senti, io ti prometto di non andare mai più in una missione suicida solo se anche tu mi prometti una cosa" annuisco e continua a parlare "Ti prego, non abbandonarmi mai. Se anche tu lo farai io non penso di poter continuare a vivere"

10 anni dopo...

Allison's pov
"Mamma! Dov' il mio vestito?" sbuffo alzando gli occhi al cielo, possibile che non trova mai niente? "Amore! Hai visto per caso le mie scarpe?"mio marito e mia figlia sono qui davanti a me pretendendo che io trovi sempre tutte le loro cose (esatto, avete capito bene, mio marito). "E no, possibile che non posso vestire il piccolo Aaron in santa pace che ci deve essere sempre uno di voi due a disturbarmi?"

Che dire, sono passati dieci anni da quando è successo tutto quel casino con John, come si è già capito mi sono sposata con Ivan, due anni fa abbiamo avuto un figlio tutto per noi, un bel maschietto che abbiamo deciso di chiamare Aaron e che dire di Gabrielle, lei ormai ha 12 anni e diventa sempre più bella. Ha imparato a chiamare Ivan papà da quando ci siamo sposati e ogni volta che lo fa mi commuovo. Andrew ha la stessa età di Gabrielle e ormai sono diventati inseparabili, dove va lui va lei e viceversa. La piccola Kate ha compiuto da poco 10 anni e oggi è il giorno del matrimonio della mia migliore amica, dovrei andare da lei per aiutarla, ma questi due non hanno intenzione di lasciarmi andare. La mia vita è perfetta, non desidero altro se non quello che già ho.

Non abbandonarmi mai || Shawn Mendes Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora